Red Camellia

Cap.14 - Principio

Le labbra di Hanami erano soffici, profumate dello stesso aroma fruttato della crema che doveva essersi messa poco prima sul viso; lei esitò per un momento prima di dischiuderle, e quando sentì la lingua morbida di Jin cercare con delicatezza la sua facendole assaporare il gusto deciso della vodka si lasciò andare completamente al suo bacio.

Forse avrebbero complicato le cose, o forse no, ma a lungo Jin aveva continuato a passare invano di donna in donna nella speranza di poter andare avanti e provare per un'altra anche soltanto l'ombra di ciò che provava ancora per Kazumi, mentre Hanami aveva trascorso gli ultimi quattro mesi e mezzo a combattere tra le difficoltà dell'essersi ritrovata all'improvviso da sola e la consapevolezza di aver sprecato quasi tre anni della sua vita in una malsana relazione con uno stronzo maschilista: non potevano prevedere che cosa sarebbe successo, ma quel viaggio aveva instaurato qualcosa, tra loro; erano stanchi, avevano una miriade di pensieri per la testa, e in quell'attimo entrambi erano semplicemente ciò di cui avevano bisogno l'uno per l'altra.

Si allontanarono appena, guardandosi di nuovo negli occhi.

Hanami avvertì un delizioso crampo di eccitazione scendere dallo stomaco al basso ventre quando lui le aprì la vestaglia e gliela sfilò dalle spalle accarezzandole lentamente la schiena; gli tolse a sua volta la T-shirt facendogli scorrere piano le mani sul busto fino al torace e si morse involontariamente un angolo delle labbra nel seguire il profilo scolpito del suo corpo: di fronte a quel gesto e sentendo quelle dita esili e lievi indugiare sul suo petto, il desiderio che già si era acceso in Jin si infiammò all'istante.
Si impadronì ancora della sua bocca nello stesso momento in cui lei lo tirò a sé prendendolo dolcemente per i capelli: le fece scivolare le mani sui fianchi e si intrufolò sotto l'orlo della sottoveste stringendole i glutei, risalì piano lungo la sua schiena trascinandosi dietro la stoffa e prima che anche quell'indumento cadesse a terra avevano già ripreso a baciarsi appassionatamente indietreggiando verso i futon.
Si inginocchiarono insieme su uno dei due soffici materassi; lei ansimò quando sentì le sue mani scivolarle di nuovo con decisione lungo i fianchi ed afferrarle i seni, si appigliò con più forza ai suoi capelli strappandogli un gemito rauco per attirarlo a sé distendendosi sul letto e in un attimo anche le sue mutandine finirono sul pavimento insieme ai pantaloni e ai boxer di lui.
Iniziò a baciarla sul collo, sul petto, sul seno, e mentre le sue labbra continuavano a scendere Hanami percepì la sua mano percorrerle l'interno della coscia destra e raggiungere la sua intimità: sembrava saper leggere il suo corpo come una mappa; in pochi istanti era già arrivata al limite e nel vederla aggrappata al cuscino in preda all'orgasmo Jin non fu capace di resistere oltre. Soffocò in un bacio i suoi ultimi gemiti ed entrò lentamente dentro di lei cominciando a muoversi piano; Hanami sentiva all'orecchio i suoi ansiti rochi, le sue spinte farsi sempre più profonde, sempre più focose, in breve fu sopraffatta ancora dall'orgasmo e quando la udì gridare affondandogli le dita nelle spalle anche lui ne fu investito di colpo smorzando un grido contro il suo collo.
Rimasero distesi l'uno accanto all'altra con il respiro affannato per qualche momento finché Jin non la strinse a sé, si scambiarono teneramente un ultimo bacio con un sorriso e Hanami tirò su il piumino morbido per coprire entrambi prima di rannicchiarsi sul suo petto.
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TRE GIORNI PRIMA

'Due ore fa hanno ritrovato il cadavere di Kurosu.'
'Era nella sua auto insieme all'autista e alla guardia del corpo.'
'Mabuchi ha lasciato la macchina all'ultimo piano di uno dei parcheggi vicino ai moli ovest del porto e dopo deve essere tornato a piazzare le camelie.'

'Gran bel lavoro per un non professionista.'
'Quasi al tuo livello.'

'Già. Quasi, appunto.'
'Shin Gekko sta per parlare in diretta proprio ora, appena potete guardate il video.'
'Arrivati?'