Cap.26 - Cuore, Hiroshima pt.4

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"'Tsugahara'...un nome davvero d'altri tempi, non trovi? Non ricordo di aver mai incontrato nessuno che si chiamasse così, neppure tra i pazienti più anziani di cui mi sono occupata in ospedale."
"Altroché, anch'io non credo di averlo mai sentito prima d'ora."

Appena arrivati alla seconda pagina il loro interesse fu subito catturato dalla foto in bianco e nero leggermente logorata e dai bordi zigrinati che era incollata in alto a destra, raffigurante un giovane militare decorato dall'aria arguta e severa che pareva la copia carbone di Atsumori e a cui Razen e Jin somigliavano in maniera impressionante.

"Cielo, Razen, guarda..." Sussurrò Hanami stupefatta sfiorandola piano con le dita. "Già..." L'altro si avvicinò per osservarla incuriosito. "...se leggere 'Yubiwa' non fosse stata una conferma sufficiente del fatto che questi documenti riguardano davvero il bisnonno direi che questa foto invece non lascia alcun dubbio."

Luogo di nascita: Hiroshima, Prefettura di Hiroshima
Data di nascita: 10/03/1914

Stato di Servizio

Agente strategico e operativo di Primo Livello
Autorizzazione informazioni top secret livello 10

• 20/01/1933 – 15/12/1936
Flotta Armata della Marina Imperiale di Tokyo
Ufficiale di Guardia
Assistente pilota incrociatore ammiraglio

• 08/01/1937 – 10/02/1941
Intelligence Navale
Quartier Generale della Marina Imperiale di Tokyo, Prefettura di Tokyo
Caporale
Analista Dati – Unità di Analisi Strategica della US Navy
Identità: Ibiki Namashiro, gestore investimenti presso Istituto di Credito Nakajima (attività di copertura dell'Intelligence n. 12/1s - Tokyo)
Dettagli incarichi e soggetti affiliati: Rapporto Alfa

• 11/02/1941– 07/12/1941
Missione operativa top secret di ricognizione e raccolta informazioni inerenti alla base navale USA di Pearl Harbour, Hawaii – Secondo agente in carica, fasi preventive 'Operazione Z', 07/12/1941
Identità: Shinei Nemoto, storico e scrittore
Nome in codice: IIIII
Dettagli incarico e soggetti affiliati: Rapporto Beta

"Pearl Harbour..." Hanami si voltò come al rallentatore verso Razen, allibita. "So che dovrei averci fatto l'abitudine ormai, ma scavare nel passato della vostra famiglia non manca mai di lasciarmi senza parole."
"Beh, puoi credermi, in questo momento mi sento esattamente come te." Replicò Razen con la stessa espressione basita; voltarono pagina e proseguirono assorti nella lettura.

• 08/12/1941 – presente
Intelligence Navale
Sede distaccata della Marina Imperiale di Tokyo, Hiroshima, Prefettura di Hiroshima
Capitano
Sovrintendente alle Attività Operative – Unità di Analisi Strategica della US Navy
Identità: Hiro Namiashi, capoufficio investimenti presso Istituto di Credito Nakajima (attività di copertura dell'Intelligence n. 12/2s - Hiroshima)
13/12/1941: Insignito dell'Ordine al Merito e del grado di Capitano per riconoscimento del fondamentale contributo al successo di azioni militari cruciali – 'Operazione Z', 07/12/1941
Dettagli incarichi e soggetti affiliati: Rapporto Gamma

"Ci siamo." Dichiarò Razen pochi istanti dopo riconoscendo il nome ormai familiare che li aveva guidati fin lì. "Le informazioni che cerchiamo devono essere sicuramente incluse in questo rapporto." Proseguì poi indicando la fine del paragrafo.
"Già, e a giudicare dalla precisione con cui qui è catalogato il materiale..." Hanami ricambiò il suo sguardo elettrizzato e molto delicatamente voltò ancora pagina, scoprendo un consistente plico di documenti raccolti da un sottile nastro rosso ormai liso e scolorito. "...ecco, infatti; dai un'occhiata, 'Rapporto Alfa'. É il primo che viene menzionato nello stato di servizio, perciò..." "...quello che ci interessa sarà stato inserito per ultimo; aspetta, ti do una mano." Intervenne Razen. "Grazie; sai, se in questi giorni ci fossimo in qualche modo resi conto di essere finiti fuori strada con l'ipotesi dell'agente segreto avrei comunque continuato ad essere certa del fatto che 'Hiro Namiashi' fosse un nome falso, o quantomeno che lo fosse il cognome." Riprese quindi Hanami mentre l'altro la aiutava ad alzare il fascio di fogli e a spostarlo con cautela verso la sponda superiore del tavolo; come si aspettavano un secondo plico denominato 'Rapporto Beta' comparve davanti a loro: era spesso almeno il doppio dell'altro, raccolto da un resistente cordino chiaro di cotone. "D'accordo, discutendone mentre studiavamo il piano ci siamo convinti che fosse in ogni caso una copertura dal momento che l'unico modo per fuggire in tempo dalla città prima del lancio della bomba sarebbe stato quello di intercettare casualmente una comunicazione statunitense e intuire la gravità del pericolo, cosa che, oltre all'essere in grado di scrivere una lettera del genere, avrebbe potuto fare soltanto qualcuno che ricopriva un qualche tipo di posizione governativa, ma non mi sto riferendo solamente a questo." "Capisco che vuoi dire, e credo che nessuno di noi si sia mai posto alcun dubbio a riguardo." Commentò Razen intanto che iniziavano a spostare con la massima cura anche quella pila di documenti; l'archivista non aveva esagerato con le raccomandazioni, ogni carta all'interno di quel fascicolo aveva l'aria di potersi sgretolare al minimo movimento brusco. "In nessun caso il nonno avrebbe scelto di vivere la sua vita utilizzando un cognome che non fosse davvero il suo." "É proprio quello che intendevo; non sarebbe stata affatto una cosa da lui." Replicò Hanami. "No, decisamente no." Razen ricambiò il suo leggero sorriso ed entrambi si concentrarono sul plico successivo che era apparso di fronte a loro; era l'ultimo del fascicolo, spesso all'incirca quanto il primo mazzo di fogli e raccolto dal medesimo e consunto nastro rosso.
"'Rapporto Gamma'." Lesse mormorando Razen. "Trovato." Sussurrò Hanami quasi all'unisono; a poco a poco quest'ultima sciolse il nodo liberando le pagine e insieme cominciarono ad esaminarle: la maggior parte riportava quelli che sembravano dei resoconti stenografati dal contenuto del tutto indecifrabile, ma pochi minuti dopo si imbatterono nella prima di una serie di schede informative battute a macchina e tenute insieme da una graffetta ormai ossidata, dove un uomo serio e baffuto in alta uniforme li stava squadrando dalla foto spillata in alto a destra.

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