Diana si strinse le ginocchia al petto, qualche minuto prima un terribile incubo l'aveva svegliata. Da quel momento se ne stava tremante sul letto con la schiena che poggiava alla testiera e l'abate jour accesa.
In quegli ultimi giorni il suo solo pensiero fisso era Grace, tanto che adesso la perseguitava persino nei suoi sogni.
Non l'aveva mai vista ma nei suoi sogni se la figurava come una sorta di Bloody Mary coperta di sangue dalla testa ai piedi.
Ciò che aveva appena sognato era stato l'incubo peggiore fino a quel momento, poiché oltre a 'Bloody Grace' c'erano sia Lisa che Alexander, e i due si stavano schifosamente baciando.
Anche Lisa era una delle persone che ultimamente aveva preso la mania di perseguitarla, le girava attorno come una pantera in attesa di attaccarla.
E un sacco di volte Giulio era stato costretto a trattenere Diana dall'iniziare una rissa. Più perché temeva ci fosse uno scisma tra i Blue Dragonflies che perché temesse la sconfitta della sorella.
«Diana... io non penso che tu stia bene.»
Mormorò il suo gemello, mezzo addormentato a pancia in giù e con un'occhio chiuso e uno aperto.«Dormi male e mangi poco... anzi per niente.»
Continuò il ragazzo con voce ancora più flebile.«Lo so ma... l'ho sognata di nuovo.»
Diana attese le rassicurazioni di suo fratello, ma queste non arrivarono.
Si voltò verso di lui ma si accorse che era tornato a dormire.Frustata afferrò un cuscino e glielo scagliò addosso, ma questo non servì a svegliarlo. Sbuffò furiosa, non voleva più andare avanti così, voleva mettere la parola fine a questa storia, e per farlo doveva partire dall'origine.
L'occasione perfetta per trovare le risposte di cui bisognava si presentò qualche giorno più tardi. Diana, Ellie e Kylie avrebbero dovuto vedersi alla Sweet house ma Ellie aveva disdetto all'ultimo minuto.
Diana aveva già pensato di iniziare la sua ricerca da Kylie, e pensò che quella fosse l'occasione più giusta.
«Kylie io non ce la faccio più, quindi te lo chiederò direttamente. Chi è Grace?»
Kylie rimase bloccata per un momento, con la bocca aperta e la mano a mezz'aria. Diana si rese immediatamente conto che avrebbe dovuto essere meno diretta, ma ormai il danno era fatto.
«Te l'ha detto Alexander?»
La ragazza scosse il capo.«Non proprio.»
Kylie sospirò in fin dei conti avrebbe dovuto aspettarsi che prima o poi quella storia sarebbe ritornata, era stata un'illusa a credere che sarebbe finita.
«Forse non dovremmo parlarne qui.»
Era una scusa per evitare quell'argomento, ma lo sguardo supplicante dell'amica riuscì a convincerla.«Grace è l'ex ragazza di mio fratello.»
Rivelò Kylie spiazzando Diana che quasi si alzò di soprassalto.Di certo non era questo quello che si era aspettata. Il pensiero di Alexander e della fantomatica Grace le fece venire il voltastomaco, peggio di pensarlo con Lisa.
«E c-che le è successo?»
Kylie la guardò negli occhi, sapeva che Diana sapeva.«Morta, overdose... lei si è suicidata.»
Diana aggrottò le sopracciglia confusa, se Grace si era suicidata non vedeva come la sua morte potesse essere stata inflitta da Alexander e Lisa.
«P-perché lo ha fatto?»
«Suppongo per lo stesso motivo che hanno tutti gli altri che lo fanno. Che vuoi che ne sappia io!?»
Diana si morse il labbro inferiore e abbassò lo sguardo.
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Come siamo arrivati a questo?
RomansaDiana Valentini ha diciassette anni, un'infanzia che non è delle più semplici e un gemello sempre pronto a sostenerla. Dimostra forza anche se ormai si sente vuota e distrutta, consapevole di avere ferite nell'animo che non si rimargineranno mai com...