Capitolo 4

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«Ecco a te!»
Disse Giulio passando a Diana la lattina di coca cola appena comprata.

I due gemelli si trovavano al Sara Roosevelt Park da almeno un paio di ore. Da quando annoiati com'erano avevano deciso di farsi un giro, servendosi della nuova moto che loro padre gli aveva recentemente regalato.

Diana aprì la lattina e alzò lo sguardo verso l'alto, osservando il cielo invernale grigio leggermente tinto di rosso, pronto a scurirsi e a lasciare posto alla notte.

Le dava una sensazione di freschezza e pulizia. Adesso capiva perchè l'inverno fosse la stagione preferita di molte persone, e irrimediabilmente si ritrovò a chiedersi quale fosse la sua. Con tristezza si accorse di non avere preferenze a riguardo.

Forse il nonno aveva ragione quando le rimproverava di avere un carattere difficile a cui non stava mai bene niente.

«Quelli non sono Dustin e Ellie?»
Le chiese Giulio indicando due ragazzi poco lontano da loro che ridevano assieme e si tenevano per mano.

Diana li guardò schifata, era orribile avere a che fare con quei due quando erano insieme. Erano l'incarnazione della dolcezza e prima o poi le avrebbero fatto venire il diabete.

«Che ci fate qui?»
Chiese Dustin, mentre si avvicinava a loro, Diana lo fissò ironica.

«Perchè non possiamo uscire di casa senza chiederti il permesso?!»
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo, mentre Giulio si scusava per l'aggressività della sorella.

«Che ne dite di venire con noi?»
Propose allegra Ellie mentre Dustin la guardava come se fosse impazzita.

Questo accese ancora di più la curiosità dei gemelli che non vedevano l'ora di sapere dove erano diretti.

«Ellie no.»
L'apostrofò immediatamente Dustin scambiando uno sguardo di scuse con i fratelli.

«Dove non possiamo venire?»
Chiesero all'unisono ricevendo uno sguardo sorpreso e ammirato dai due fidanzatini.

«Stiamo andando ad un incontro dei Blue Dragonflies. Alex vuole parlarci dei Dark Souls, molto probabilmente ci sarà uno scontro.»

La menzione ad Alexander bastò a Diana a farle quasi cambiare idea, poi però la curiosità ebbe la meglio, e di certo non poteva lasciare Giulio da solo.

Con un sospirò esasperato Dustin invitò i gemelli a salire sulla moto di Giulio, mentre lui è Ellie montavano sulla sua, e poi a seguirlo.

Li guidò attraverso vari vicoli più o meno illuminati per poi fermarsi di fronte ad un palazzo. Davanti ai gemelli spiccava una scritta al neon: Game Haven.

Intorno a loro erano stanziate un numero indefinito di altre moto. Allie e Dustin smontarono dalla loro, così Diana e Giulio fecero lo stesso.

«Non allontanatevi da me. Non fate casino. Non litigate con nessuno e soprattutto non causate risse interne. Alex le odia!»
Ordinò Dustin mentre li guidava attraverso un sentiero nel bosco.

«Ma certo, povero Alex che odia le risse interne.»
Lo prese in giro Diana, mentre Ellie e Giulio sghignazzavano.

Dustin sperava che non sorgessero casini quel giorno, soprattutto perché a causa dei Dark Souls erano tutti nervosi, soprattutto Alexander.

«E smettila di prendere in giro il capo. Non tutti hanno voglia di scherzare.»
L'avvisò.

«Allora lui dovrebbe smettere di chiamarmi Didi! Te l'ho detto che l'altro ieri mi ha chiamato così fuori da scuola?!»

«Questa è la cinquantesima volta!»
Sbottò esasperato Giulio guadagnandosi un occhiataccia dalla sorella.

All'ingresso c'erano un sacco di persone intende a fumare mentre alla porta erano stanziati due ragazzi enormi. Giulio iniziò a sudare freddo, ma fortunatamente le cose filarono liscie.

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