Capitolo 22

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Mentre ritornava indietro Diana venne intercettata da Giulio e Josh.

«Di cosa parlavi con Matthew?»
Le chiese il suo gemello curioso.

Con un solo sguardo gli fece capire che per saperlo doveva attendere un altro po'.

«C'è un posto dove possiamo parlare senza essere interrotti o ascoltati?»
Domandò sbrigativa a Josh.

«Beh c'è il terzo piano, ma... penso che abbia un altro scopo.»
Era la prima volta che Diana ne sentiva parlare, ma preferì non chiedere intuendone la funzione.

Decisero quindi di uscire fuori e inoltrarsi nei vicoli lasciando perdere il sentiero principale.

«Siamo sicuri che riusciremo a tornare indietro?»
Si lamentò Giulio.

«Conosco questo posto come le mie tasche.»

«Se ci perdiamo ti uccido.»
Sorrise candidamente Diana, mentre mentalmente lo malediva in tutte le lingue che conosceva.

Si stanziarono nei pressi di una casa evidentemente dimenticata, sulla quale Diana si sedette.

«Allora di cosa volevi parlarci?»

Diana sapeva di dover partire dell'inizio, anche perché non aveva ancora detto niente a Giulio riguardo all'incontro con Claire Sharp.

«Ok, allora... sono andata all'incontro...»
Venne immediatamente interrotta da Josh.

«Quale incontro?»

«Una ragazza ha messo un biglietto nell'armadietto di Diana dicendo che le voleva parlare.»
Rispose per lei Giulio.

«Sì, si tratta di Claire Sharp. Questo nome vi dice qualcosa?»

Entrambi i ragazzi scossero la testa straniti, non capivano perché una sconosciuta dovesse fare una cosa del genere.

«Ha detto che è venuta a sapere di alcuni piani contro di me.»
Rivelò Diana, che ormai si sentiva come se parlasse da sola.

A causa del buio che la circondava, infatti, non riusciva a vedere né Giulio né Josh, e tutto questo perché quel genio di suo fratello aveva spento la torcia.

«Che significa? Perché qualcuno dovrebbe farlo?»
Domandò furioso Giulio a Josh che lo ignorò per rivolgersi di nuovo a Diana.

«Ha aggiunto qualcos'altro?»

«No, solo che ho un sacco di nemici che non conosco.»
Il ragazzo annuì serio mentre Giulio la guardava preoccupato.

«Su questo non ha torto.»
Ragionò Josh a voce alta dando ragione a Claire.

«Bene perché sono l'unica a non sapere di essere in pericolo di vita?!»
Sospirò Diana arrabbiata.

«Si, ma insomma... cioè non sono seri, è un gioco. V-vero?»
Obbiettò Giulio, che voleva a tutti i costi delle rassicurazioni.

«Ma si è ovvio, non dobbiamo esagerare adesso.»

Josh sembrava tranquillo e spensierato ma il suo sguardo serio fece capire a Giulio che sia lui che sua sorella facevano bene a preoccuparsi.

«Perchè non me l'hai detto?»
Si lamentò Diana con un filo di voce.

«Alex non voleva che ti preoccupassi.»
Ammise l'amico, la ragazza sbarrò gli occhi incredula.

«Oh bene. Adesso inizia pure a scegliere ciò che devo o no sapere.»
Sbottò rabbiosa.

«Comunque hai qualche sospetto?»
Giulio cambiò discorso, più perché non ce la faceva a reggere la preoccupazione che gli attanaglia il cuore, che perché gli importasse.

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