Era una soleggiata giornata di marzo, e i gemelli si trovavano al Roosevelt Park, aspettavano Josh che sarebbe arrivato a momenti.
«Jules mi ha detto tutto. Auguri al nuovo capitano della quarta divisione.»
Si congratulò Diana appena il ragazzo arrivò.Era compiaciuta del fatto che alla fine Alexander l'aveva ascoltata.
Giulio le aveva riferito che i risentimenti si erano appianati e tutti erano tornati di buon umore. Tutti tranne Evan, che a quanto le era stato riferito, era da molto che non mostrava la sua faccia in giro.
«È stato tutto merito tuo. E di Jordan che ha convinto Alexander ad ascoltarti.»
Josh si sedette sulla panchina affianco a Giulio.«Avresti dovuto vedere l'espressione di Evan. È diventato quasi viola e sembrava gli avessero dato la peggior notizia del mondo.»
Giulio cercò di scimmiottare Evan, facendo sghignazzare sia la sorella che l'amico.
«A proposito cosa credete che farà adesso?»
Chiese Josh preoccupato.«Forse si arrenderà.»
Ipotizzò Giulio.Diana trovava questa prospettiva fin troppo ottimista, non credeva che una persona machiavellica come Evan si sarebbe arresa così presto. Piuttosto era più probabile che avesse una sacco di piani d'emergenza.
«Beh, non possiamo fare nient'altro se non aspettare.»
Mormorò pensierosa.«Vabbè io devo andare... ho un'appuntamento!»
Annunciò felice più rivolto a Giulio che a Diana.«Vedi?! Te l'avevo detto che avrebbe funzionato. I miei metodi d'approccio non sbagliano mai.»
Si pavoneggiò l'altro ragazzo.Josh si era appena alzato ed era pronto ad andarsene quando Lisa e Billie fecero la loro comparsa, l'una affianco dell'altra ed entrambe con espressioni scure stampate sul volto.
«Ma ciao Diana, che strano incontrarti da sola.»
Le rivolse un sorriso falso.
Diana alzò gli occhi al cielo, non le andava di iniziare uno scontro, ma se Lisa avesse iniziato a infastidirla non sarebbe di certo stata lei a trattenersi.
«Ma di che stai parlando?»
Lisa sorrise ironica.«Beh, di solito stai sempre appiccicata ad Alex.»
Diana sospirò.Nonostante il suo tono fosse scherzoso sapeva che la ragazza non aveva alcuna intenzione di scherzare.
«Non è vero. Ma se anche fosse non vedo come questo dovrebbe essere un problema tuo.»
Decise di andarsene prima che la situazione potesse degenerare, ma Lisa la fermò.
«Ed è qui che ti sbagli. Dovresti smetterla di fare la sgualdrina con ragazzi già occupati.»
Diana per poco non scoppiò a ridere, Lisa le sembrava quasi una bimba capricciosa. Non le avrebbe dato molto peso se non avesse saputo quello che aveva fatto a Grace.
Conoscere uno dei segreti più profondi di Lisa la faceva sentire potente e non aspettava altro se non il momento giusto per rinfacciarglielo.
«A voi Alexander risulta occupato?»
Chiese Diana a Josh e Giulio, ricevendo come risposta uno scontato 'No'.Vide Lisa arrossire per l'umiliazione e per quanto fosse una cosa brutta da fare se ne compiacque.
«Sai Diana, sono stanca di ripeterti le cose, se proprio non vuoi ascoltarmi con le buone, dovrò spiegartelo con le cattive.»
La spintonò all'indietro.
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Come siamo arrivati a questo?
RomansaDiana Valentini ha diciassette anni, un'infanzia che non è delle più semplici e un gemello sempre pronto a sostenerla. Dimostra forza anche se ormai si sente vuota e distrutta, consapevole di avere ferite nell'animo che non si rimargineranno mai com...