Capitolo 26

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Diana stava spalmando la nutella su una fetta di pane tostato quando Joseph fece il suo ingresso in cucina. Vivevano assieme da ormai tre settimane.

Dopo tutto ciò che era accaduto Diana aveva deciso di non tornare a casa. Non sapeva che cosa ne pensasse suo padre, ma Stefania non aveva opposto resistenza, quindi non si era fatta alcun problema.

Joseph, invece, aveva deciso di andarsene da casa per sempre e cambiare vita.

Così Diana si era auto-invitata nel suo appartamento, ma non volendo pesare sulle sue finanze alla fine si era decisa a trovare un lavoro.

«Buongiorno.»
La salutò lui.

«Cosa fai oggi?»
Gli chiese Diana passandogli una tazza di caffè.

«Lavoro. Sai qualcuno deve pagare le bollette.»

«Eddai! Anche io ho un lavoro.»
Finse di lamentarsi lei.

«Questi sono i tuoi.»

Joseph gli passò i biscotti, per poi sedersi davanti la sua tazza fumante di cappuccino.

«Grazie. Tu invece, che farai?»

«Non saprei. È il mio giorno libero.»

In realtà c'era una questione che la preoccupava, quella sera Stefania e Valerio sarebbero ritornati in Italia. Mandy aveva organizzato una sorta di festa di addio, alla quale l'aveva pregata di partecipare.

«Che succede?»
Le chiese lui smettendo di mangiare guardandola negli occhi.

La ragazza abbassò lo sguardo, ormai erano diventati amici, o almeno Diana vedeva la questione in questo modo, ma non voleva annoiarlo.

«Nulla, c'entra la mia famiglia.»

Lui annuì preoccupato, in quelle settimane aveva sviluppato per quella ragazzina lo stesso affetto che provava per i suoi fratelli, che al contrario di quando gli altri credessero era molto forte.

Diana lo stava aiutando molto coi suoi problemi di rabbia e a capire cosa aveva sbagliato fino a quel momento.

«Qualsiasi scelta farai, so che sarà quella giusta.»
La rassicurò lui.

Alla fine Diana decise di andare a quella festa, anche se non appena si ritrovò davanti il portone di casa un moto di insicurezza le rimescolò lo stomaco. Avrebbe voluto soltanto scomparire dalla faccia della terra.

«Tesoro! Ormai non ci speravo più!»
Esclamò dolcemente Mandy, facendola entrare.

Lo sguardo di suo padre e dei suoi fratelli le fece capire che non erano a conoscenza dell'invito di Mandy. Ritrovarseli tutti davanti le fece salire il senso di ansia e oppressione.

Suo padre sembrava stupito di vederla lì, Stefania e Valerio sembravano felici. Dustin appariva pensiero, mentre Giulio aveva il viso abbassato Samuele fu l'unico ad andarle incontro.

«Ane, rimani qui. Vero?»
Diana scosse la testa e Samuele le mise subito il broncio.

«Ehm, prego Diana prendi quello che preferisci.»
Suo padre cercò di toglierla dall'imbarazzo, e per assurdo ci riuscì.

Dustin e Giulio tornarono a confabulare tra di loro, stessa cosa fecero Stefania, Mandy e suo padre.

Diana si avvicinò a quella sorta di buffet e iniziò a riempire un piattino di plastica con delle patatine e una fetta di pizza.

«Dovresti riempirlo di più.»
Le consigliò Valerio.

«Non ho molta fame, ho già mangiato.»

«Bugiarda.»
La sorella sbuffò annoiata.

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