TAYLOR P.O.V.
Gustav rientrò nella stanza dopo un po', aveva lo sguardo preoccupato.
"Dobbiamo andare in ospedale, hanno sparato a Bill." Disse guardandomi.
Il senso di colpa prese il sopravvento su di me ma non potevo mostrarlo, nessuno poteva sapere che era colpa mia.
"Cosa? Oh mio Dio! È ancora vivo?" chiese Stella con la sua voce acuta.
Alzai gli occhi al cielo, lei balzò in piedi e corse da Gustav, ma lui la respinse.
"Non puoi venire con noi."
Lo guardò meravigliata "Cosa? Perché?"
Mi guardò e annuì con la testa, per farmi capire che dovessi andare anch'io con lui, ignorò semplicemente Stella. Non so se ero pronta a rivedere Tom, ma mi ripresi per Bill.
Mi alzai e superai Stella, la conoscevo da appena 10 minuti e mi stava già infastidendo."Perché lei si e io no?"
Questo mi fece smettere di muovermi.
"Perché tu sei solo un animale domestico e io sono la ragazza di Tom." Le sputai addosso.
Rimasi scioccata dalle mie stesse parole, ma non avevo più tempo per pensarci, Gustav era già scomparso attraverso la porta.
Gustav salì in macchina e io salii dietro di lui, mi sentivo male, se Bill dovesse morire a causa mia, non me lo sarei mai perdonata... e Tom ancor meno. D'altra parte, ero così arrabbiata e ferita che non mi importava davvero cosa pensasse Tom, avevo fatto così tanto per riaverlo e ora non riuscivo guardarlo senza pensare al bambino che avevo perso e il fatto che me l'avesse nascosto poteva solo significare che in realtà era contento che lo avessi perso.
Il viaggio in macchina non fu lungo e entrammo nel parcheggio dell'ospedale.L'odore del disinfettante mi pizzicava il naso e la luce fredda e intensa mi faceva male agli occhi,
attraversammo le numerose stanze finché incontrammo Georg seduto su una poltrona. Alzò lo sguardo su di noi e mi rivolse un lieve sorriso."Bill e Tom sono nella stanza." Fece un cenno con la testa verso la porta che era proprio di fronte a noi.
Mi innervosii quando fece il nome di Tom, ora potevo muovermi e parlargli, potevo vederlo, attraverso le tende potevo vedere la sua alta figura, camminava avanti e indietro, doveva essere nervoso anche lui, si fermò e alzò la testa nella mia direzione. Poi si diresse verso la porta, io fui leggermente presa dal panico, non ero ancora pronta per vederlo, mi voltai freneticamente verso Gustav e Georg.
"Ehm... devo andare in bagno." dissi prima di incamminarmi velocemente lungo il corridoio finché non vidi un bagno.
Entrai e mi chiusi nel primo box "Fanculo!" Affondai il viso tra i palmi delle mani, qualche lacrima mi scese sulle guance, il mio petto si alzava e si abbassava rapidamente, non sapevo nemmeno perché stessi avendo un attacco di panico, dopo qualche minuto mi calmai. Aprii la porta e andai al lavandino per guardarmi allo specchio, avevo un aspetto terribile, i miei capelli erano arruffati, i miei occhi erano rossi e gonfi, per non parlare del vestito che indosso.
La porta si aprì e guardai attraverso lo specchio per vedere chi fosse entrato, il mio cuore si fermò quando vidi la fin troppo familiare figura maschile dietro di me, mi esaminò da cima a fondo."Taylor..." sussurrò piano, sembrava quasi un po' senza fiato.
"Questo è il bagno delle donne, non puoi semplicemente entrare qui così. Arrivo subito." dissi mentre mi dirigevo verso la carta per asciugarmi le lacrime dal viso.
"Perché stai piangendo?" Ignorò la mia affermazione e si avvicinò un po'.
Mi voltai arrabbiata "Perché piango? Tom, mi hai tenuto nascosto che ero incinta di te! E mi hai semplicemente chiuso fuori dalla tua vita come.. come se non valessi niente per te."
I suoi occhi brillavano di lacrime, ma riuscì a non perderne nessuna. "Volevo solo proteggerti Taylor! Non capisci? Non volevo che tu lo venissi a sapere così non avresti dovuto sopportare il dolore che sto sopportando io."
Si avvicinò ancora di più, dovetti ricompormi per non cadere tra le sue braccia, non volevo altro che sentire la sua vicinanza, ma non potevo, non potevo perdonarlo così facilmente, distolsi lo sguardo per non dover vedere il suo viso perfetto.
"Taylor, guardami per favore." Mi prese il mento e la mia testa si voltò di nuovo verso di lui da sola.
Era troppo tardi, guardai nei suoi bellissimi occhi castani tristi, dimenticai tutto intorno a me.
"Volevo solo proteggerti... ma ora so che sei più al sicuro con me." Disse calmo.
I miei occhi ricominciarono a lacrimare "Mi.. mi sei mancato così tanto." Dissi.
Potei vedere il dolore nei suoi occhi, distolse lo sguardo ma gli presi il viso tra le mani e lo baciai... finalmente. Sembrava sorpreso ma dopo pochi secondi ricambiò il bacio, le sue mani si mossero dietro la mia testa per intensificare il bacio, non era un bacio lussurioso, era solo pieno di amore e desiderio. Mi strinsi più vicino a lui, mi stavo rendendo conto solo ora di quanto mi mancasse, il suo tocco, i suoi baci, proprio tutto. Interruppe il bacio e mi guardò negli occhi.
"Anche tu mi sei mancata Taylor."
*COMMENTO*
Vi chiedo un favore per chi non l'avesse ancora letto, andate a leggere il messaggio che ho scritto ieri sul mio profilo.Detto ciò i capitoli escono una volta al giorno senza un orario preciso perché ogni settimana al lavoro cambio turno e quindi non so a che ore mi sveglio/ho tempo/ finisco di lavorare, di base sempre il pomeriggio o la sera grazie.🤍
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3. Beautiful lie 2 -Tom Kaulitz (ITA) by billysbluecar
FanfictionTraduzione del sequel di A beautiful lie - Tom Kaulitz L'autrice originale è billysbluecar. ‼️‼️ ‼️TRIGGER WARNING‼️‼️‼️ ALCUNE SCENE POTREBBERO INCLUDERE STUPRI, TAGLI E TENTATI SUICIDI! (Contiene persone mature e temi oscuri come ad esempio espl...