2 - Fuga

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Poi ho sentito uno sparo.

Guardai scioccata Bill... sembrava a posto. Allungai il collo per guardare dietro di lui, anche Georg e Gustav sembravano stare bene, guardavano in direzione di Roman e Kristina, di conseguenza mi voltai anch'io.

C'era molto sangue Kristina era sdraiata sul pavimento, il suo corpo era immobile. Roman guardò inorridito il suo corpo senza vita a terra, la sua bocca era spalancata ma non emetteva alcun suono. Mi sentii sollevata dato che questa puttana aveva distrutto la mia vita con Tom, aveva finalmente avuto ciò che si meritava.
Ma... chi le aveva sparato? Anche Georg e Gustav sembravano sorpresi. Guardai di nuovo Roman che iniziò a urlare a squarciagola.

"COME È POSSIBILE?!" Alzò lo sguardo dal corpo di Kristina per guardare dietro di noi.
Non osavo girarmi per vedere chi ci fosse dietro di noi.

"PENSAVO FOSSI MORTO!"

Iniziai a realizzare, ill mio corpo iniziò ad intorpidirsi, il mio cuore iniziò a battere due volte più velocemente.

Poi sentii un secondo sparo, Roman cadde all'indietro, il suo cervello si sparse sul pavimento di cemento.
Georg, Gustav e Bill erano già dietro di me. Rimasi spiazzata, timorosa di voltarmi e forse di rimanere delusa.

"Taylor" Sentii una voce familiare chiamare il mio nome, mi voltai.

Eccolo lì non era cambiato nulla in lui, tranne che ora aveva un po' di barba corta.

"Oh mio..." sussultai. Non potevo credere ai miei occhi. "Tom?"

Le lacrime iniziarono a rigarmi le guance, non riuscivo a smettere di sorridere, venne lentamente verso di me ed io corsi verso di lui e mi lasciai cadere tra le sue braccia, piansi tra le sue braccia.

"I-io pensavo davvero che fossi morto." riuscii a dire attraverso i miei singhiozzi.

"Anch'io piccola. Anch'io." Disse mentre mi passava le dita tra i capelli.

Ero così felice che fosse vivo, Tom ruppe l'abbraccio e mi prese per le spalle per osservarmi, lo guardai nei suoi occhi scuri, percepii che volesse dire qualcosa. Tom guardò rapidamente il pavimento e rifletté per un momento.

"Cos'è c-" Mi interruppe.

"Non abbiamo molto tempo prima che gli uomini di Roman facciano irruzione nell'edificio." Disse senza guardarmi.

Mi prese per il polso e iniziammo a correre fuori dall'edificio. Vidi che c'erano due auto nere parcheggiate dietro la fabbrica, corremmo verso le auto. Quando arrivammo, Tom lasciò andare il mio polso e notai che cercava un contatto visivo con Bill. Indicò con la testa che avrebbe dovuto salire in auto, ma Bill si limitò a sorridere mentre saliva in macchina con Gustav e Georg. Tom sospirò e mi aprì la porta.

Non riuscivo ancora a credere che fosse vivo, che non sarei mai dovuta tornare in quel buco di merda, che Kristina e Roman fossero morti. Era così troppo in una volta. Poi i ricordi mi colpirono.

Ria... da quando mi sono svegliata dal coma non ho avuto tempo per pensare a lei. Mi rendo conto solo ora di quanto mi mancasse anche se fu lei a trascinarmi in tutto questo schifo.

Fui distolta dai miei pensieri dal forte sbattere della portiera della macchina. Tom era seduto accanto a me, senza guardarmi, lo sguardo sul suo viso era triste. Avviò la macchina e sfrecciò lungo la strada.

"Qual'è il piano?" Chiesi.

Mi guardò brevemente con occhi tristi, poi il suo sguardo vagò sul mio stomaco e poi tornò rapidamente sulla strada.

"Torniamo a Tokyo, ci sono ancora alcune cose da fare, poi ci sposteremo dipende da come va". Non dissi nulla e passarono alcuni minuti.

"Ho letto il referto dell'autopsia." dissi con le lacrime agli occhi. Tom mi guardò scioccato e fece per aprire la bocca per dirmi qualcosa, ma parlai per prima.

"E' stato orribile, ma non ci credevo. Roman ovviamente non aveva foto... ma quando ho incontrato Georg e lui non ti ha nominato i-io ho pensato.." Sospirai e cercai di calmarmi. "Tom, perché non volevi farmi sapere che eri vivo?" Non mi aveva ancora degnata di uno sguardo.

"Pensavo ti saresti sentita meglio così, invece di sapere che il ragazzo che ha abusato di te fosse ancora vivo." Disse senza nemmeno battere ciglio. Lo guardai scioccata dalle sue parole. Pensavo che avevamo superato tutto ciò, pensavo che fossimo passati oltre.

"10 minuti dopo la tua morte non ce la facevo più. Mi sono puntato la pistola alla tempia e ho sparato, ma all'ultimo momento un poliziotto mi ha tirato in avanti il braccio".

Entrambi guardavamo la strada, nessuno dei due sapeva cosa dire.

"Stavi dicendo qualcosa prima." dissi con gli occhi ancora sulla strada. Mi guardò confuso.
"Quando stavo parlando del referto dell'autopsia."

"Oh giusto, ho dimenticato cosa volessi dire." Rispose.

Potevo capire che stesse mentendo. L'auto si fermò, aprii la bocca per dire qualcosa ma Tom mi interruppe.

"Ci siamo."

3. Beautiful lie 2 -Tom Kaulitz (ITA) by billysbluecarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora