16 - Confessione

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La porta si aprì e la nostra attenzione si rivolse su Gustav che stava sbirciando attraverso la fessura della porta.

"Bill è sveglio."

Tom ed io ci guardammo e contemporaneamente corremmo fuori dal bagno in direzione della stanza di Bill.

"Taylor!" disse Bill eccitato, anche se la sua voce era debole, allungò la sua mano per prendere la mia.

Mi sedetti sulla sedia accanto al suo letto. "Come ti senti?" gli chiesi con un lieve sorriso sulle labbra, era difficile guardarlo senza che il senso di colpa mi colpisse.

"Mai stato meglio." Ridacchiò leggermente e non potei fare a meno di sorridere ampiamente.

Non mi mancava solo Tom ma anche lui, e sapere che è colpa mia se è qui in questo letto mi spezza il cuore.

Il suo sorriso svanì e i suoi occhi si chiusero. Il bip della macchina mi ronzava in testa.

"Bill?" Mi voltai verso Tom, il panico e la paura erano nel suo sguardo, si spinse davanti a me e prese la mano di Bill.

"Bill!" Si poteva sentire dalla sua voce che stava cercando di non piangere. "Bill svegliati!"

Un medico e un'infermiera entrarono nella stanza e mi  fecero diverse domande, ma io non capivo niente, mi sentivo così male, quasi come se stessi per vomitare.

"Cos'ha che non va?!" Tom pianse, ormai le lacrime gli rigavano le guance.

"Signor Kaulitz, deve lasciare la stanza."

Lui scosse la testa "Non lo lascerò solo!"

Il dottore mi guardò per chiedere aiuto, presi la mano di Tom e quando si girò verso di me il mio cuore si fermò per un momento, non l'avevo mai visto così pieno di paura, mi faceva male il cuore, ma ora dovevo essere forte per lui.

"Vieni lascia che i dottori facciano il loro lavoro, andrà tutto bene. Ho solo bisogno che tu venga con me ora, okay?"

Si calmò un po' e poi annuì, uscimmo dalla stanza e altri dottori si avvicinarono a noi.

Guardai l'orologio ed erano le 6 del mattino, i dottori non uscivano dalla stanza da ore, mi faceva male lo stomaco per la fame ed ero così distrutta dal senso di colpa, potevo solo sperare che Bill ce la facesse. Doveva farcela.

TOM P.O.V.

La mia testa era piena di pensieri ma allo stesso tempo vuota, notai che non succedeva quasi nulla intorno a me, non so nemmeno dire da quante ore stavo fissando questa porta, aspettando che si aprisse. Voglio solo che stia bene. Perché non può stare bene?Perché devo preoccuparmi sempre di qualcuno? Sono stufo di questo.

Taylor attirò la mia attenzione con il suo continuo dimenarsi della gamba, la guardai e notai che sembrava molto nervosa, si mordeva le unghie e guardava avanti e indietro tutto il tempo.

"Ehi, va tutto bene?"

Si limitò ad annuire e non mi guardò nemmeno, stavo per chiederglielo di nuovo, ma poi sentii lo scatto della porta. Balzai dalla sedia e andai verso il dottore, spaventato da quello che stava per dire, sembrava completamente esausto e quasi mi dispiaceva per lui.

"Signor Kaulitz, suo fratello è stato molto fortunato, il proiettile non ha colpito nessun organo importante, ora è stabile."

Sospirai di sollievo. "Posso parlargli?"

Il dottore guardò me e poi il suo orologio. "Non è ancora sveglio. Ma puoi entrare a trovarlo."

Volevo attraversare la porta ma il dottore mi prese per la spalla. "Qui è in buone mani, tu ei tuoi amici sembrate molto stanchi, dovreste andare a casa." Mi sorrise leggermente e poi se ne andò lungo il corridoio.

Mi sedetti sul bordo del letto e lo guardai, avevo sempre dato per scontato che sarebbe stato sempre e comunque con me, mi sentivo così male per tutte le cose che gli avevo fatto, avevo sparato al suo primo amore e lui mi aveva perdonato, volevo persino sparare a lui!

La mano che mi accarezzava la schiena mi distolse dai miei pensieri. "Tom hai bisogno di dormire, possiamo tornare più tardi, i dottori hanno detto che non si sveglierà comunque nelle prossime 5 ore."

La guardai e notai come si premeva le unghie sui palmi. "Perché sei così nervosa?" le chiesi.

Distolse  lo sguardo. "Io... Sono solo stanca, tutto qui."

Non ci credevo, Taylor era una pessima bugiarda di per se, ma con me ancora di più. "Andiamo Taylor, so esattamente quando menti, dimmi che ti prende adesso."

Si guardò intorno impotente nella stanza, i suoi occhi cominciarono a lacrimare "È tutta colpa mia!"

Volevo prenderla tra le mie braccia e dissuaderla da questo pensiero, ma lei indietreggiò.

"Non capisci! Ho mandato io a Mike il mio indirizzo, sapevo che se fossi stata in pericolo saresti venuto a salvarmi! Ho fatto di tutto per rivederti." Sussurrò l'ultima parte.

Ero scioccato, non sapevo cosa fare con queste informazioni. Non mi arrabbiai nemmeno ero solo deluso, la Taylor di cui mi ero innamorato non l'avrebbe mai fatto, è fottutamente pazza.
Mi guardò in attesa.

"Tu vai con Gustav." Fu l'unica cosa che dissi,  la superai uscendo dalla stanza.

TAYLOR P.O.V.

Gli corsi dietro ma non riuscii a stargli dietro, salì sulla macchina di Georg e corse via, mi fermai e Georg e Gustav vennero accanto a me.

"Quindi vieni con noi?" Chiese Gustav e io annuii semplicemente.

Dopo un po' arrivammo al garage sotterraneo, l'auto di Georg era al suo posto andai avanti ma mi fermai quando notai che Gustav si era fermato a guardare il suo cellulare, aveva un'espressione perplessa sul viso, ma poi venne verso di me.

"Ti mostro la tua stanza."

Ora ero confusa, avevo la mia stanza?Perché?
Quando entrammo, Georg andò dritto in camera sua.

"Ci è rimasta una stanza, sembra che ora sia tua." disse Gustav mentre lo seguivo.

Mi aprì la porta e io entrai nella stanza, sembrava una camera d'albergo molto costosa, niente effetti personali e tutto in ordine, mi voltai per affrontarlo. "Tom ti ha detto qualcosa?" gli chiesi.

Lui annuì "Ma non ti dirò cosa. Non voglio essere coinvolto." Lo guardai delusa "Buonanotte Taylor." Disse e chiuse la porta dietro di sé.

Ero a casa di Tom, ma ancora più lontana da lui di quanto non fossi mai stata prima lo avevo ferito non era nemmeno arrabbiato, e questo mi fece preoccupare così tanto. Normalmente sarebbe semplicemente impazzito, ma questa volta non aveva... nessuna emozione, speravo di riuscire a farmi perdonare da lui.

3. Beautiful lie 2 -Tom Kaulitz (ITA) by billysbluecarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora