22 - Io Ricordo

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Il sole splendeva sul mio viso e mi svegliai lentamente. I miei occhi si spalancarono e mi voltai. Rimasi sorpresa per un momento, ma poi i ricordi della scorsa notte tornarono nella mia mente. Davanti a me giaceva Tom nudo, sembrava così tranquillo quando dormiva.
È così bello, ma questo non cambia il fatto che sia uno stronzo.

Mi odio, perché l'ho perdonato?

E poi ho lasciato che mi fottesse! Gli ho dato esattamente quello che voleva... non ha avuto alcuna conseguenza per il suo comportamento delle ultime due settimane! Sono diventata debole e non ho resistito, è stato un errore.

Mi misi i pantaloni della tuta e una maglietta grande. Fortunatamente Tom aveva un sonno super profondo, quindi non si accorse quando mi alzai dal letto e lasciai la stanza.

*Toc Toc*

"Vieni!" gridò Bill.

Aprii la porta e perlustrai con gli occhi tutta la stanza. Sembrava essere in camera da letto così andai in soggiorno. Stavo per appoggiarmi allo stipite della porta quando vidi che Bill era a letto. Nudo... con la donna dai capelli neri di ieri.

"Lui- oh scusa!" Mi voltai velocemente.

"Oh Taylor! Sei tu, scusa pensavo fossi Tom."

Sentii le coperte frusciare dietro di me.

"Quindi tu sei Taylor." Sentii una voce femminile dire. Mi voltai lentamente e notai la sua faccia gelosa e stronza. Bill ormai indossava dei pantaloncini.

"Sì, sono io. Qualche problema?" Le chiesi.

"Oh no.. pensavo solo che la stronza che ha mandato a puttane la notte tra me e Tom fosse più carina."

La mia mascella cadde, prima che potessi dire qualcosa "Penso che sia meglio che tu vada ora". Disse Bill incazzato.

Non lo vedevo così serio e arrabbiato da molto tempo. Sussultò non solo a causa di Bill, ma come se solo ora si fosse resa conto di quello che aveva appena detto e in quale situazione si trovasse effettivamente, annuì e raccolse le sue cose dal pavimento. Si avvicinò a me e io la guardai dall'alto in basso con disgusto.

"Oh e..." disse Bill e la donna si girò verso di lui. "Chiedi scusa a Taylor." Si voltò verso di me e si costrinse a sorridere falsamente.

"Scusa."

"Niente di grave." dissi e mi spostai un po' di lato in modo che potesse attraversare la porta. Finché non fu fuori dalla stanza, io e Bill ci guardammo. Sentii la porta chiudersi sbattendo e Bill sospirò.

"Non farti domande ok." Disse e io mi avvicinai a lui.

"Ehi, non ti sto giudicando. Sei stato in ospedale per 2 settimane e lei era lì. Solo la prossima volta dovresti prenderti del tempo per trovarne una più carina." dissi e soffocai una risata.

Mi guardò per un po' e non posso negarlo qualcosa in lui mi attraeva ma in modo diverso rispetto a Tom.

"Va bene... allora perché sei qui?" Ruppe il silenzio e distolse lo sguardo.

"Ah sì giusto... forse ho fatto sesso con Tom stasera..." La sua testa scattò velocemente nella mia direzione. Sembrava sorpreso e ferito allo stesso tempo.

"Beh, va bene, no?" chiese.

"No, non va bene! Non avrei dovuto perdonarlo così facilmente... non che io l'abbia perdonato, ma ha comunque ottenuto quello che voleva."

Lo guardai in attesa. Come se potesse aiutarmi, ma cosa avrebbe dovuto fare? Sapevo che non poteva aiutarmi, ma speravo che avesse qualche buon consiglio. Guardai lentamente la sua parte superiore del corpo ancora nuda. La sua cicatrice, che aveva a causa mia, non doveva essere trascurata. Senza pensarci, alzai la mano e la accarezzai leggermente.

"Mi dispiace tanto." dissi.

Sospirò e poi si morse le labbra. I suoi occhi da orsacchiotto mi guardavano disperatamente e potevo vedere che stesse lottando. Fece un passo indietro e la mia mano si allungò nel vuoto. Scossi la testa e cercai di rimettermi in sesto.

"Allora ehm, cosa ne pensi?" gli chiesi mentre si avvicinava al suo armadio per tirar fuori una camicia.

"Beh, finché usate i preservativi." Non dissi niente. Bill si voltò e mi guardò in attesa.

"Avete usato il preservativo vero?" Ero imbarazzata... come due stupidi adolescenti avevamo appena scopato senza pensare alle precauzioni, scossi la testa.

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"Okay grazie." dissi e mi voltai verso l'uscita della farmacia. Bill mi stava aspettando fuori.

"L'hai presa?" mi chiese mentre camminavo verso di lui. Scossi il pacchettino argentato con dentro la pillola del giorno dopo.

"Questa piccola cosa è super costosa!" Mi lamentai.

"Beh sì, un preservativo sarebbe stato più economico." Disse Bill con tono di rimprovero.

"Sì va bene scusa mamma! Non succederà più." Mi guardò ma non poté fare a meno di ridere.

"Dai, prima lo prendi meglio è, ho dell'acqua in macchina."

Ci avvicinammo alla sua bella macchina rossa e salii a bordo. Bill mi passò la bottiglia d'acqua e tirai fuori la pillola dal pacchetto. Con la coda dell'occhio notai Bill che mi osservava. Pensai di fare un commento divertente al riguardo, ma era meglio di no. Dalla notte in aereo c'era una tensione tra noi che si faceva sempre più forte.

"Mi ricordo."

3. Beautiful lie 2 -Tom Kaulitz (ITA) by billysbluecarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora