L'uomo misterioso

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L'uomo continuava a guardare la donna che dormiva da oltre cento anni, ripensando a quanto solitaria fosse stata la sua vita negli ultimi secoli. Aveva dedicato innumerevoli esperimenti e ricerche per poterla ridestare dal sonno che gli impediva di rivedere quel sorriso che l'aveva conquistato.

Dopo aver viaggiato per tanto tempo e aver speso ore, giorni, mesi, anni e infine secoli alla ricerca di una soluzione, si era ritrovato in una sperduta cittadina americana chiamata Beacon Hills. Odiava quel territorio, lo trovava sempre cupo e freddo, preferendo la sua amata Grecia, piena di colori e calore.

Anche se negli ultimi secoli anche lei era cambiata molto, manteneva sempre quel profumo nell'aria che poteva chiamare casa. Ed era a casa che voleva tornare, ma voleva farlo con lei, possibilmente sveglia, perché per poter chiamare un posto "casa", deve includere qualcuno con cui tornare o da cui tornare. E lui aveva quella persona di fronte a sé, bloccata da una maledizione che le impediva di svegliarsi.

Il potere richiesto per risvegliarla era enorme e poteva essere generato solo da un amore perduto, dal puro dolore che solo l'amore può causare. Ballate, racconti, leggende e tutto ciò che può essere narrato da un cantastorie parlano sempre del vero amore o della sua purezza e di quanto sia forte il suo potere, capace di rompere catene e maledizioni.

Non è del tutto vero, poiché questo è uno di quei rari casi in cui anche l'altra faccia della medaglia ha la sua utilità. L'amore è sicuramente forte e lui ne era la prova in quel momento, poiché faceva tutto per amore di lei, ma a muoverlo davvero era il dolore causato da quell'amore sottratto. Il dolore che lui stava provando da secoli era ciò di cui aveva bisogno per risvegliarla: il puro dolore di un amore perduto.

Il filo rosso del destino è raro che appaia. Per anni lui l'aveva atteso e persino consultato le Moire per cercare di capire come funzionasse e se fosse possibile accelerarne il processo di apparizione, ma ogni volta le tre sorelle avevano risposto che non era nelle loro capacità. Le aveva sempre ritenute inutili.

Perfino ora che si erano unite per salvare quei due umani, le aveva reputate ridicole, intromettersi in questo modo per dei miseri comuni mortali, come erano cadute in basso.

Era chiaro che i tempi erano cambiati, un tempo gli umani li pregavano e li veneravano, e ora? Credevano che la loro esistenza fosse una leggenda o una fiaba raccontata dai libri di storia, anche se Beacon Hills lo aveva sorpreso su quel campo; appena arrivato aveva scoperto un'intensa attività soprannaturale. Il potere che emanava quella città era molto forte, non si era stupito se il filo rosso si era manifestato in quella città sperduta.

Un tempo forse avrebbe provato pena per la triste storia che era toccata a quei due ragazzi, ma pietà e compassione avevano abbandonato il suo cuore, vendetta e dolore lo muovevano.

Il filo rosso non sempre era una benedizione; erano pochi i casi in cui una coppia benedetta da esso avesse un lieto fine. Tutte le più belle tragedie che l'essere umano conosceva erano state scelte dal destino, un destino che era toccato anche a quei due ragazzi. Le Moire potranno intromettersi quanto vogliono, ma la storia di quei due ragazzi è già stata segnata: uno dei due morirà per mano dell'altro.

Nella sua triste storia lui aveva avuto le sue colpe, il loro amore non era nato fin da subito, era nato come un fiore in una terra arida, aveva avuto bisogno di tempo, di cure e attenzioni, ma alla fine era sbocciato ed era stato il fiore più bello e più puro.

Tutto era iniziato quando l'aveva vista per la prima volta, era una ragazza così solare e gentile, l'aveva vista sorridere ad una pianta. Quale creatura potrebbe mai parlare e sorridere con una pianta? L'aveva trovata strana, ma quella stranezza aveva colpito il suo cuore.

Lui l'amore non l'aveva mai conosciuto, era stato destinato al sottosuolo, convinto che una creatura bella e gentile come lei non avrebbe mai guardato una persona buia e triste come lui. Un giorno l'aveva rapita e rinchiusa nel suo regno.

La madre di lei non si era mai arresa, e alla fine, convocando anche la sua famiglia, erano arrivati a un compromesso: per due mesi l'anno, la fanciulla sarebbe andata in superficie per incontrare la sua famiglia. Per molto tempo le cose funzionarono e lentamente loro due ebbero il tempo di conoscersi e innamorarsi, ma non avevano messo in conto che la famiglia di lei non si sarebbe arresa e alla fine accadde. Piuttosto che saperla innamorata di lui, la privarono della sua energia vitale e la mandarono in uno stato di sonno per l'eternità.

Stanco l'uomo si alzò dalla poltrona situata davanti al letto di giada, salì al piano di sopra ed uscì dalla casa che aveva trovato appena giunto in quella città, per fortuna la forte energia del nementon gli aveva permesso di trovare un punto su una forte energia tellurica, e la villa era in un punto molto isolato, perfetta per nascondere una ragazza dormiente su un letto di giada.

Uscito fuori dall'abitazione, tirò un grosso sospiro. Ricordare il passato gli faceva sentire il cuore stretto da grossi fili ricoperti di spine.

Sicuramente lei non avrebbe approvato quello che stava facendo, ma non gli importava. Preferiva ritornare nella sua patria con lei, anche se l'avrebbe odiato per sempre, piuttosto che stare fermo a osservarla dormire.

Mentre camminava per le strade buie della città, l'uomo si sentiva tormentato dai dubbi e dai rimorsi. La decisione di risvegliarla era stata una delle più difficili che avesse mai preso. Sebbene sapesse che il potere richiesto per farlo fosse enorme e potesse portare conseguenze gravi, il desiderio di riaverla al suo fianco era troppo forte da ignorare.

Ogni passo che faceva lo allontanava sempre di più dalla sua dimora, ma anche dalla sua vecchia vita. La paura di perderla definitivamente era in conflitto con la gioia di poterla riavere al suo fianco, ma l'idea di condannarla a un destino incerto lo faceva sentire in colpa.

Giunto sul punto di non ritorno, si fermò e si trovò a guardare il cielo stellato, cercando una risposta nell'infinito. Si chiese se le Moire avessero pianificato tutto questo da tempo, se il loro incontro e il destino che li legava fossero stati predisposti.

L'uomo prese una decisione: non avrebbe rinunciato al suo piano. Sebbene sapesse che un tragico destino li attendeva, era disposto a tutto pur di averla al suo fianco, anche se ciò significava vederla odiarlo per sempre.

Con il cuore ancora pesante, proseguì per la sua strada, determinato a completare il compito che si era imposto. I suoi pensieri erano un caos di emozioni contrastanti, ma la speranza di riuscire a spezzare la maledizione e riavere la sua amata al suo fianco gli dava la forza di andare avanti.

Arrivato nel luogo in cui avrebbe iniziato il rituale per risvegliarla, prese una profonda inspirazione e si concentrò su ogni dettaglio del processo. Sapeva che ciò che stava per fare sarebbe stato rischioso, ma nulla poteva fermarlo ora.

In quel momento, il ricordo del loro primo incontro tornò prepotente nella sua mente. Il sorriso di lei, la sua gentilezza e la sua luce lo avevano rapito fin dall'inizio. Era disposto a lottare per loro, per il loro amore e per infrangere la maledizione che li separava.

Con le mani tremanti, iniziò il rituale con determinazione e speranza. Il potere magico si manifestò intorno a lui, e sentì il cuore stringersi nuovamente, ma questa volta era diverso. Era deciso a portare a termine ciò che aveva iniziato, fosse costato quello che fosse.

Il futuro era incerto, ma una cosa era chiara: era disposto a lottare per l'amore, anche se ciò significava affrontare un destino oscuro e sconosciuto. La speranza di poterla tenere tra le sue braccia nuovamente lo guidava, perché, per lui, non c'era nulla di più importante di lei e del loro amore.

E così, con il cuore carico di emozioni, l'uomo continuò il rituale con determinazione, affrontando il destino con coraggio e speranza. Quello che il futuro gli avrebbe riservato era ancora sconosciuto, ma lui sapeva che avrebbe fatto tutto ciò che fosse in suo potere per riavere la sua amata al suo fianco.

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