Pioggia

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Una ragazza dalla pelle diafana dormiva su un letto di giada, la luce che esso emanava aiutava a mantenerla in vita, in uno stato di sonno perenne.

Una figura oscura si era avvicinata silenziosamente come se avesse paura di disturbare il sonno della ragazza, allungò una mano per simulare una dolce carezza sulla guancia, poi dalla mano fece scivolare la sfera luminosa che aveva catturato quella sera, ed essa venne assorbita dal corpo della fanciulla dormiente.

- Quelle tre streghe hanno solo tardato il tuo risveglio, tagliare quel filo non fermerà il destino di quei due, ed io sarò pronto ad assorbirli per donarli a te e questa volta nessuno potrà allontanarti da me. –

Rimase ad osservarla ancora un po', la sera le raccontava di quella città e del suo piano per risvegliarla, sapeva che lei poteva sentirlo o almeno lo sperava, credere che lei potesse ascoltare le sue parole, gli alimentavano la speranza che lei fosse ancora lì con lui, al suo fianco a donargli la forza per continuare a lottare.

Stanco la creatura d'ombra andò nella sua camera e si sedette a guardare il cielo notturno di Beacon Hills, come ogni notte, chiudeva gli occhi riportando a galla i loro ricordi felici. Viveva di ricordi e quello lo aveva reso un'ombra che si trascinava giorno per giorno, si aggrappava a quei sorrisi e a delle parole d'amore sussurrate, ma ormai anche i ricordi stavano diventando delle ombre sbiadite.

Mentre una lacrima scivolava su un volto sbiadito e consumato, un'altra scivolava su una pelle diafana di una ragazza addormentata.

Da quando Stiles era stato dimesso, Scott non lo aveva lasciato solo nemmeno per un momento, perfino lo sceriffo si era stancato della presenza del moro, ed era abituato ad averlo sempre in casa da quando si erano conosciuti all'asilo, in quei giorni però gli aveva rubato il ruolo di genitore.

Per fortuna Ethan apparve su un cavallo bianco e salvò il povero ragazzo dalla presa di Scott, quel pomeriggio si era offerto di riaccompagnare Stiles a casa per farsi dare una mano con i compiti di aritmetica e chimica.

Da quel pomeriggio i due ragazzi si avvicinarono molto, si erano ritrovati più volte a studiare insieme in biblioteca, a chiacchierare durante l'ora di pranzo e a camminare dopo la fine delle lezioni, scoprirono di avere molte cose in comune e questo fece accrescere la loro amicizia.

Scott stava sbadigliando per l'ennesima volta, ripetere con i due amici era diventata una tortura per il povero alpha, però i suoi voti avevano bisogno di aiuto e Lidya era stata chiara che con lui si era arresa, dopo dieci minuti gli aveva urlato contro con il suo potere da banshee.

Mentre riguardavano gli appunti delle lezioni della mattina, il cellulare di Stiles si era illuminato di rosso, l'app che aveva creato per spiare la radio della polizia stava segnalando l'ennesimo caso di ritrovamento di un cadavere, se all'inizio sembrava che puntasse solo ragazze, adesso si era capiti che le vittime non avevano nessun collegamento fra di loro, o almeno così era sembrato ai loro occhi.

Chiusero i libri e andarono in centrale a trovare lo sceriffo, per chiedere dell'ultima persona che avevano trovato.

Appena arrivati in centrale lo sceriffo li stava aspettando, aveva capito da tempo che il figlio aveva trovato un modo per ascoltare la loro radio ma quando aveva distrutto l'ennesimo tentativo, si era arreso e lo aveva lasciato fare.

Seduto dietro la sua scrivania si fingeva occupato, aspettava che i tre adolescenti lo riempissero di complimenti e attenzioni, almeno ne ricavava qualcosa di buono da quei tre mascalzoni.

- Papà ti ho portato un po' di caffè dalla caffetteria vicino la scuola, so che ti piace molto. – Stiles passò il bicchiere contente la bevanda al padre.

Incubi del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora