Posso essere il tuo gatto (pt. 5 long version)

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Pov. Yoongi

La parte inferiore del mio corpo era completamente nuda, grazie all'aiuto del mio micio, mentre la parte superiore del mio corpo era ancora ricoperta da un sottile strato di stoffa, a causa della mia T-shirt, la quale venne rimossa pochi attimi dopo dalle mie stesse mani, facendomi ritrovare completamente nudo, dinanzi agli occhi felini affamati. L'eccitazione nell'aria era palpabile.

Ma di certo non avrei sprecato tempo a palpare lei se potevo benissimo palpare le natiche del mio piccolo e così feci, con una mossa felina lo afferrai per i fianchi riportandolo sul letto, ma capovolgendo le posizioni di prima; infatti ora ero io a dominare tutta la situazione.

Decisi di stuzzicarlo ancora un po; non mi sarei mai stancato di sentire quei lamenti tanto affascinanti, quanto eccitanti, uscire dalle sue splendide labbra di zucchero filato alla fragola.

Con sensualità portai il mio viso nell'incavo del suo collo, leccandolo leggermente e lasciandovi anche un morso fugace al di sopra, il quale, a quanto pare gli piacque anche molto; infatti la sua risposta non tardò ad arrivare . "Ahh~",

"Mh, la situazione si fa interessante, vedo che ti piace soffrire; non è forse così Baby?" gli sussurrai sempre ad un soffio dal suo collo, catturando la sua vita con le braccia in modo da farlo finire con il petto contro il materasso e il viso impresso all'interno del cuscino.

In quella posizione il suo fondoschiena si trovava perfettamente tra le mie gambe, infatti il mio cazzo si ritrovava sulla sua spaccatura, sembrava quasi perfetto li, ma sapevo fin troppo bene che quella non era la sua posizione, essa era un po più in profondità.

Preso dall'attimo e dalla consapevolezza che anche lui fosse sadomaso, non quanto me, ma il quanto basta per farlo godere di piccole sofferenze, come le sculacciate;

la mia mano si infranse contro la sua natica producendo un suono idilliaco e al dir poco armonioso; nonostante l'unica fonte di luce a nostra disposizione fosse la luna, si riusciva ad intravedere una sfumatura di rosso prendere vita sulla sfera colpita,

"Basta, basta, ti p-prego padrone!" esclamò lui dimenandosi tra le mie gambe, facendo peggiorare solo di più la situazione lì in mezzo; "Come osi ribellarsi al mio tocco se continui a gemere e a volerne sempre di più?" mormorai innervosito dal suo corpo, o meglio dal suo comportamento falso, sapevo che tutto ciò gli stava piacendo, ne ero fottutamente convinto.

La mia parte da padrone prese il sopravvento in me e mi portò ad andare a recuperare un qualcosa che poco prima avevo gettato sul pavimento.

"Ora staremo a vedere chi comanda" dissi ritornando ai piedi del letto con, una cintura stretta tra le mani, lo girai in modo che avesse la schiena rivolta sul letto e gli presi i polsi legandoglieli alla testata del letto.

"Cosa stai facendo? SLEGAMI SUBITO" si rivolse a me con fare rabbioso, non era consapevole che la sua aggressività e il suo fare ribbelle risultavano dannatamente eccitanti ai miei occhi.

"Quanto mi piace quando fai il trattenuto micio" dissi catturando il suo mento con le mie dita facendogli alzare la testa, in modo che mi guardasse dritto negli occhi.

I suoi occhi mi osservavano senza alcun pudore, scavando sempre più in profondità nella mia anima, riuscendo a trovare delle cose che nessuno era mai riuscito a vedere prima. Quel suo sguardo, un misto tra un cucciolo impaurito e un abile cacciatore di anime, mi stava traforando nella mente alla ricerca di qualcosa, di una qualsiasi cosa.

Non avevo mai sostenuto un gioco di sguardi così lungo, forse se qualcuno ci avesse guardato da lontano avrebbe intravisto delle piccole scariche elettriche passare tra le nostre iridi.

I suoi occhi mutarono da un momento all'altro, senza preavviso, divendo degli specchi, neri; ma pur sempre degli specchi, in cui non mi ci rivedevo riflesso, o meglio, ciò che vedevo riflesso lì non era ciò che mi aspettavo, era un'immagine tutta nuova di me che non avevo mai visto prima.

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Pov. Jimin

Mi stava fissando negli occhi da tempo ormai indefinito, mi fissava come un bambino guarda il suo giocattolo preferito, come un pittore guarda la sua più bellaopera d'arte, come una persona comune guarda...

la persona di cui è innamorata.

Con pupille dilatate e piene di vita che vi scorre al loro interno, come un flusso continuo.

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Pov. Yoongi

Distolsi lo sguardo dai suoi occhi e lo puntai sui suoi polsi uniti, con cautela vi avvicinai le mani tremanti e li slegai, per poi guardarlo di nuovo in viso, ma non senza puntare di nuovo lo sguardo nei suoi occhi, non ne avevo più il coraggio.

Percepì i miei occhi farsi lucidi e mi alzai con fare fulmineo dal suo corpo dal suo corpo, ma non prima che una goccia scivolasse dal mio controllo, andandosi ad infrangere con il suo addome.

Prima che mi potessi allontanare dal letto mi trattenne per il polso, con le sue mani così delicate; eppure così forti, capaci di farmi congelare lì sul posto.

"Che hai?" mi chiese con voce flebile, "Niente" risposi io con tono fintamente neutro; fece qualcosa di inaspettato si alzò in piedi e mi abbracciò, mi strinse così forte a sé che quasi mi sembrò di soffocare nelle sue braccia, portai le mie mani sui suoi fianchi e le feci passare con delicatezza dietro la sua schiena, abbracciandolo con così tanta delicatezza per paura di fargli del male, sembrava così piccolo e fragile tra le mie braccia.

Poi...

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Buio.

🔮SPAZIO AUTRICE🔮

Ciao a tutti e grazie per aver letto anche questo capitolo🥰

Spero vivamente che anche questo capitolo pieno di colpi di scena vi sia piaciuto, fatemi sapere con un commento cosa ne pensate.

In caso vi sia piaciuto;

ci rivedremo nel prossimo capitolo🤗

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