•A new family for Ginger•

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Duff suonò il campanello posto a lato della porta.
"Entra testa di cazzo!" disse la voce metallica dal citofono che, nonostante questo, Ginger riconobbe essere quella di Axl.
"Buona sera ragazzi!" salutò Ginger entrata in casa.
"Ciao bellezza!" ricambiò Axl prendendola per i fianchi.
"Levati coglione!" sussurrò lei guardandolo con aria di sfida.
"Mai!"
Ginger gli mollò una gomitata in piena pancia.
"Ahia" esclamò il rosso, richiamando l'attenzione di tutti.
"Duff! La tua ragazza è un'assassina!" obbiettó lui.
"Non è la mia ragazza!"
"Esatto! Non sono la sua ragazza!"
"Va bene, va bene! Non volevo offendervi!" rispose Axl, alzando le mani al cielo e scoppiando a ridere.
Gli altri ragazzi si misero tutti a ridere a parte Duff che diventò tutto rosso in viso e Ginger che si trattenne dal tirargli un altra gomitata e sussurrò tra sé e sé: "Ringrazia che non te l'ho tirato da un'altra parte!"
Poi si sedettero tutti sul divano e iniziarono a parlare di musica.
"A me piacciono i Foo Fighters." disse Slash.
"A me piacciono i Sex Pistols!" rispose Duff.
"A me gli AC/DC. La loro musica spacca!" fece Axl.
"Per me i Rolling Stones sono forti!" aggiunse Izzy.
"E per te Steven?" chiese incuriosita Ginger ma quando si girò verso il ragazzo lo trovò che dormiva come un bambino.
"E a te Ginger?" domandò Axl, rivolgendo un'occhiataccia a Steven.
"A me piacciono molto i Sex Pistols, i Clash, i Nirvana, i Rolling Stones, i Dire Straits, gli AC/DC, i System of a down, i Metallica, i The Smith e gli Aerosmith."
"Cazzo! Non sai proprio deciderti!" le disse Duff, sorridendole e guardandola con aria sognante. Axl se ne accorse e lo fulminò con lo sguardo. Il biondo la vide di sfuggita e fece un pensiero che non avrebbe mai voluto fare: "Dovrò meritarmi Ginger perché altrimenti qualcuno ti porterà via per sempre!"
Erano le 20 e Steven si era svegliato con la pancia che brontolava.
"Ho fame!" si lamentò appena sveglio.
"Cretino! Tu hai sempre fame!" disse Slash, lanciando la bottiglia di birra che aveva in mano contro il muro. Il vetro si frantumò per terra con un rumore assordante che fece ammutolire Ginger che si mise le mani sulle orecchie per non sentire quel fracasso. Lei odiava i rumori forti! Axl e Duff se ne accorsero e guardarono il malo modo il riccioluto per poi scambiarsi un occhiata di sbieco tra di loro, il tutto in contemporanea.
"In effetti, avrei fame anche io!" fece notare Izzy.
"Pizza?" propose la rossa, facendo passare lo sguardo da Slash fino a Steven.
"Sì!" risposero in coro tutti. Sembravamo dei bambinoni troppo cresciuti.
Gin tirò su la cornetta e chiamò la sua pizzeria preferita.
"Salve vorrei ordinare 5 pizze."
"Come?" risorse una voce dall'altra parte. La ragazza spostò la cornetta dall'orecchio al palmo della mano.
"Ragazzi come la volete la pizza?"
"Una con le patatine fritte!" saltò su Steven.
"A me una margherita." disse Izzy.
"Io mi accodo a Steven." rispose Slash.
"Io una prosciutto e funghi." disse Axl.
"E per te Duff?" chiese la rossa, voltandosi verso il ragazzo che si era messo dietro di lei.
"A me una margherita per favore." rispose il biondo.
Poi Ginger appoggiò di nuovo la cornetta all'orecchio e diede le ordinazioni che sarebbero arrivate alle 20:30.
Finita la telefonata, mise giù la cornetta e tornò dai ragazzi, si sedette sul divano in modo molto poco aggraziato e prese la lattina di Coca Cola che stava sorseggiando.
"Allora piccola." incominciò Slash: "Volevo farti tre domande; fumi?"
"Sì."
"Allora siamo in sei. Bevi?"
"No! L'alcool mi fa schifo e inoltre mi fa anche vomitare."
"Ti droghi?"
"Spesso." rispose lei, curiosa della reazione del ragazzo che, nonostante la risposta, non fece una piega.
"Cosa avete da bere ne frigo?" chiese poi la rossa, alzandosi e andando verso la minuscola cucina che ospitava a malapena un frigo, un tavolo, un lavandino e un forno. Già le sedie facevano fatica a starci.
Aprì il frigo e rimase sorpresa. Avevano solo birra su birra, qualche bottiglia di Vodka, qualche riserva di Jack Daniels e basta.
"Ragazzi!!!" strillò lei. L'urlo fece spaventare tutti i presenti.
"Che c'è darling?" chiese Duff spaventato accorrendo in cucina, pensando che Gin si fosse fatta male.
"Non avete neanche un po' di Coca Cola, della Fanta? Manca pure l'acqua minerale! Siete tutti alcolizzati in questa casa?!" chiese stizzita Ginger.
"Darling. Vuoi che ti accompagni a prendere qualcosa al supermercato qui a fianco?" sì offrì il biondo.
"Non serve grazie, vado io." rispose lei spingendolo contro il frigo.
Poi prese la giacca e uscì così com'era vestita. Entrò nel supermercato e si mise a cercare le bevande. Girando tra le corsie di imbatté nell'ultima persona che avrebbe voluto vedere: Viktor. Ginger cercò di ignorarlo ma il suo piano non andò a buon fine.
"Carissima Ginger!"
"Ciao stronzo."
"Sempre cordiali vedo."
"E tu sempre con la stessa faccia da culo."
"Siamo incazzati oggi!"
"No, vederti mi fa quest'effetto!"
Lui la fermò, la girò verso lo scaffale, facendola sbattere con la schiena contro ai prodotti che c'erano sul ripiano e avvicinò le sue labbra a quelle di Ginger. Lei, disgustata, lo spinse via e fece per andarsene quando sentì una mano afferrarla delicatamente per il braccio.
"Ginger. Io... ti amo." disse tutto d'un fiato Viktor.
La rossa si inchiodò. Non era più capace di muoversi.
"Lo so che sembra strano." continuò lui, non curandosi del fatto che Gin si stava arrabbiando.
Lei riuscì a liberarsi dalla presa del ragazzo e corse via. Pagò la Coca Cola e se ne tornò a casa dai ragazzi. Per strada cercò di dimenticare le parole di Viktor.

Nel frattempo le pizze erano arrivate.
Si sedettero tutti per terra, con i cartoni della pizza appoggiati alle gambe.
"Alla nuova famiglia per Ginger!" esclamò Duff, alzando la lattina della birra.
"Alla nuova famiglia per Ginger!" seguirono gli altri facendo la stessa cosa.
La serata proseguì benissimo.
Ginger era molto insicura su tante cose ma di una cosa era certa: quella famiglia era la migliore.

In the name of rock || Duff McKagan Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora