•Gin's first song•

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Ginger era arrivata in camera di corsa con Duff dietro che l'aveva raggiunta in due passi che erano il doppio dei suoi.
"Darling! Darling aspetta!"
Ma Gin non voleva ascoltarlo.
Una volta nella stanza, si buttò sul letto rompendo un'asse che lo sosteneva. Cacciò la faccia sotto al cuscino, si tolse le scarpe spingendole coi piedi e rimase lì, immobile
Il biondo le si avvicinò.
"Vai via Michael!"
"No. Tu stai male e hai bisogno d'aiuto!"
"Non ho bisogno di aiuto!"
"Sì invece."
Ginger lanciò via il cuscino e si girò di scatto verso il biondo.
"Te lo ripeto: IO NON HO BISOGNO DI AIUTO!" gli urlò in faccia.
Duff rimase attonito e stupito. Non aveva mai pensato che Ginger avesse quel carattere. Lui la vedeva come una ragazza simpatica, gentile, solare, allegra ma, nel contempo, stanca della vita, odiata dal mondo e da sé stessa. Lui la conosceva da appena una settimana ma sentiva già che quella ragazza così spaventosa ma così
attraente avrebbe portato grandi problemi nel suo cuore.
Dall'altra parte c'era lei. Ginger. Una ragazza che vedeva in Duff un rompicoglioni carino e premuroso ma che lei conosceva da troppo poco tempo per essere sicura di potersi fidare di lui.
Lei lo guardava con le lacrime agli occhi.
"Non volevo, scusami!" disse a un certo punto la rossa, allontanandosi sempre di più dal ragazzo.
"Non fa niente! Sono io che devo scusarmi! Ti va di raccontarmi cosa succede?"
"Da dove inizio?"
"Da questa mattina. Perché sei così stronza oggi?"
"Ehi! Non sono stronza!" disse sorridendo Ginger, tirando un pugnetto amichevole sulla spalla di Michael.
Lui rise. Il clima di tensione nell'aria si era calmato.
"Allora." iniziò Ginger: "Prima di tutto Viktor e Stefan, la mia ex band, ha tirato su un gruppo nuovo senza neanche chiamarmi. Dopo ho trovato Stefan, che ormai abita con delle puttane, mezzo andato seduto per terra, con gli occhi rossi e tutti i sintomi di quelli che si sono drogati fino alla morte. Poi ho trovato Axl che si stava scopando una ragazza nel letto dove anch'io devo dormire. Poi, come se non bastasse, ho litigato con Stefan. Andando al lavoro ho incontrato James-"
"Chi cazzo è James?"
"Uno stronzo che ho incontrato al Roxy. Poi ho avuto un attacco di ansia. Sai, soffro di ansia sociale. Per ultimo ho fatto litigare Axl e Slash. Direi una fantastica giornata!" disse ironicamente Ginger.
"Non è colpa tua se Axl e Slash hanno litigato. Quei due non passano un giorno senza litigare! Non preoccuparti per l'ansia, passerà. Devi trovare quella cosa che ti fa calmare e vedrai che il panico se ne andrà. Per la questione della litigata, non ti meriti un amico come lui!"
"Non sei molto bravo a consolare le persone vero?" chiese Ginger sorridendo.
"Vero?" disse Duff, grattandosi la nuca.
"Grazie comunque!"
"Non c'è di che!"
Erano saliti anche gli altri dal garage e stavano già disfando la casa alla ricerca di birre, whisky e altre schifezze con cui quei ragazzi vivevano.
Axl entrò in camera e vide rossa e il biondo insieme che parlavano allegramente e ridevano di gusto. La sua faccia si rabbuiò di colpo. Ma cercò di fare finta di niente.
"Noi andiamo a fare un giro per la città? Vi unite a noi?"
Duff si voltò verso Ginger.
"Io non me ho voglia ma se tu Michael vuoi andare, vai pure!"
"No, no. Andate voi. Divertitevi!"
Axl chiuse la porta.
Ginger lo sentì dire:"I VIP non vengono. Sono troppo fighi per girare con gente normale!"
E se andarono sbattendo la porta.
"Allora... cosa facciamo?"
"Scriviamo!" esclamò Gin.
"Va bene! Prendo un foglio e una penna!"
"Vuoi una sigaretta?" gli chiese la rossa, tirando fuori dal cassetto un pacchetto di Marlboro nuovo di zecca.
"Non mi piacciono le Marlboro! Preferisco le Winston Blue!"
"Ho anche quelle! Tieni!" porgendo al ragazzo una sigaretta.
Duff la prese, la accese il suo Zippo oro e accese anche quella di Ginger.
Poi recuperò un pezzo di carta che trovò in camera sua, una penna blu e tornò da Ginger.
"Hai già qualche idea?"
"Certo! Potrebbe iniziare così:

I'm a cold heartbreaker
Fit to burn and I'll rip your heart in two
And I'll leave you lyin' on the bed
I'll be out the door before you wake
It's nothin' new to you
'Cause I think we've seen that movie too, oh..."

"Ci sta! È una bella idea!"
"Poi potrebbe andare avanti:

'Cause you could be mine
But you're way out of line
With your bitch slap rappin'
And your cocaine tongue
You get nothin' done
I said you could be mine, oh"

"Vai avanti! Sta venendo bene!"
"Allora:

Now holidays come and then they go
It's nothin' new today
Collect another memory
When I come home late at night
Don't ask me where I've been
Just count your stars I'm home again, oh
'Cause you could be mine
But you're way out of line, ow
With your bitch slap rappin'
And your cocaine tongue
You get nothin' done
I said you could be mine
You could be mine
per quattro volte
You could be mine, mine, mine, mine
Ooh, you've gone sketchin' too many times
Ooh, why don't you give it a rest
Why must you find
Another reason to cry?
While you're breakin' down my back and
I been rackin' out my brain
It don't matter how we make it
'Cause it always ends the same
You can push it for more mileage
But your flaps are wearin' thin
And I could sleep on it 'til mornin'
But this nightmare never ends
Don't forget to call my lawyers
With ridiculous demands
And you can take the pity so far
But it's more than I can stand
'Cause this couch-trip's gettin' older
Tell me, how long has it been?
'Cause five years is forever
And you haven't grown up yet
Oh, you could be mine
But you're way out of line
With your bitch slap rappin'
And your cocaine tongue
You get nothin' done
I said you could be
You should be
You could be mine
Oh, you could be mine (you could be mine)
E questo pezzo per otto volte, aggiungendo un Yeah ogni tanto."
Duff era senza parole. Rimase ad ascoltare incantato la voce fantastica di Ginger che recitava quelle parole d'oro.
Non sapeva a chi fosse dedicata quella canzone ma sapeva solo che a chiunque Ginger avesse pensato scrivendo quel capolavoro, era una persona fortunata.
"È una canzone bellissima! Non sapevo che tu fossi una poetessa!" sì complimentò il biondo.
"Ma va la! È la prima cosa che mi è venuta in mente!"
"Non ci credo! È una canzone bellissima!"
"Ti piace davvero?" chiese Gin.
"Certo!" rispose Duff. Si avvicinò sempre di più alla bocca della ragazza, cercando un bacio. Ma trovò solo un mano sulla guancia..Si allontanò subito.
Ginger lo stava fissando.
"Non ci pensare proprio!" gli disse.
"Va bene." rispose Duff rassegnandosi.
Passarono ore e ore a scrivere accordi, assoli, cambiando titoli su titoli e ride di come dei matti.
"Vado di là. Ti aspetto." disse Duff verso le 3 e mezza di notte.
"Arrivo." rispose la rossa.
Poi aspettò che il ragazzo se ne andasse, piegò a metà il foglio con la canzone, scrisse sopra "Per Michael ♥️" e lo nascose nel suo cassetto, sotto alle mutande. Successivamente raggiunse il biondo in soggiorno.
Verso le 4 di mattina tornò anche Steven con Izzy.
Ginger e Michael erano in soggiorno che guardavano un film d'azione.
"Slash e Axl stanno ancora in giro." disse Izzy.
"Sempre in giro quelli!"
Ginger si alzò dal divano aiutandosi con le mani.
"Io vado a dormire. Cercate di non disfare la casa. Buonanotte!"
E andò in camera.
Duff la guardò allontanarsi, incapace di prenderla e portarla in camera sua.
Ginger si addormentó beata.

In the name of rock || Duff McKagan Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora