Capitolo 10

12 4 0
                                    

A quest'ora c'è il prof di tecnica: Lanfranco Battistelli. È un professore molto particolare: è... più che in sovrappeso, ha dei nei enormi sulle mani e sulla faccia, non si taglia mai le unghie e per questo sono molto lunghe, dure e gialle, non ha alcuni denti sull' arcata superiore della bocca e per questo quando parla non si capisce niente e sputa dappertutto; ha una macchina rossa e indossa sempre un maglione nero, dei pantaloni neri e delle scarpe da ginnastica nere e, non so perchè, sempre infangate.

Spesso fa delle battute che non fanno ridere, ma io rido per non mancare di rispetto; interroga sempre e lo fa in questo modo: prende un dizionario enorme, poi una pagina "a caso" e infine fa dei calcoli strani con i numeri della pagina. Il numero che capita, e cioè la persona corrispondente sull' elenco della classe, viene interrogato\a.

Quando entra con sotto il braccio la sua cartella di pelle, dice:

"Vediamo chi dobbiamo interrogare oggi..." Sfregandosi le mani.

Prende il suo dizionario e poi dice:

"Simona...vieni qui cara e prendi una pagina a caso."

Lei si alza e intanto in classe tutti stanno in silenzio pregando che non tocchi a loro. Prende il dizionario e una pagina verso la metà: 286.

"Allora...2+8+6...il 16!!! Chi è?" Dice lui con un sorriso maligno il volto.

Tutti si guardano intorno...il 16 è Beatrice.

"Beatrice Profizi!!! Oh, Beatrice! Visto che sei la prima interrogata quest' anno, puoi scegliere tu l'argomento su qui parlare. Non aver paura...io non mangio mica!" ○_●

"Hmmm... il legno." Dice lei.

"Oh cara, troppo vecchio quest' argomento, parlami degli alimenti." Non aveva detto che poteva sciegliere???

"Hmmm... nel mondo ci sono diversi alimenti...gli alimenti contengono...le proteine, i grassi, i carboidrati..." E la sua interrogazione finì così, nel silenzio...

"Vediamo...chi posso interrogare ancora..." Dice il prof guardandosi intorno. Ah, e comunque era scontato che alla povera Beatrice abbia messo 5.

La lezione proseguì così finché il prof non notò Francesco:

"E tu chi sei?"

"Francesco Salariati, signore, sono nuovo."

"Oh!!! Uno nuovo, benvenuto!" Una nuova preda da interrogare...

"Perché non hai un vicino di banco...o una vicina?" Dice il prof.

"Hmmm... ce l'avevo una vicina ma si è spostata perché sono stato cattivo con lei." Patetico...ma vero...

"E chi sarebbe?" Dice il prof... scommetto che mi interrogherà.

"Maria." Rispose Francesco. Quando disse il mio nome si poteva capire che non era orgoglioso di quel che aveva fatto.

"Maria?" Dice il prof voltandosi verso di me. Poi girandosi di nuovo verso Fra disse:

"Vuoi che si rimetta accanto a te?" La odio prof...

"Dipende da lei."

"Prof vengo volontaria io!" Dice Giulia per evitare la domanda che stava per fare il prof. Non doveva farlo però...

"Una volontaria? In 30 anni di lavoro non ho mai sentito questa parola uscire dalla bocca di qualcuno."

"Sì, vengo volontaria. Mi interroghi su quel che vuole."

Mantre il prof la interrogava (e devo dire che sta andando benissimo) Francesco mi stava guardando e nei suoi occhi c'era una specie di supplica perché io tornassi accanto a lui, ma deve soffrire ancora un po', come io ho sofferto quando si è comportato da idiota.

AmandoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora