Capitolo1 🌷

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Oggi è il gran giorno, devo incontrare quel ragazzo misterioso.
Ci ho pensato tutta la sera, chi è questo ragazzo?
E perché ha tutte queste informazioni su di me?

Per quanto mi riguarda questo incontro potrebbe essere rischioso, e se fosse veramente il vecchio pedofilo della biblioteca?
Beh se in tal caso fosse quel tizio non può fare nulla in un luogo pubblico.

Mi siedo a un tavolo contemplando il mio vassoio con il pranzo, come se ci fosse qualcosa di interessante.
Tipo il mio mini hamburger, così striminzito e secco, come il mio cervello al mattino.

Ma non lo sto più guardando, ho un primo piano del faccione di mio cugino ora.

«Ei, mi dai un po' della torta al cioccato?»

«Allora, mettiamo le cose in chiaro. Io sono tua cugina, ma non posso darti sempre la mia torta al cioccolato»

«Però-»

«So già cosa vuoi dire: "Però io sono nella squadra di football quindi ho bisogno di energie ma le signore della mensa non mi danno il cibo di cui necessito, gne gne..."»

Sono seriamente stanca di condividere una delle poche gioie della mia giornata.

«Primo, io non parlo così. Secondo, solo un pezzettino piccolo piccolo, per favore»

«Tieni, sappi che è l'ultima volta»

«Dici sempre così, e sempre cedi comunque»

«Perché sei adorabile quando mi supplichi»

Si alza e se ne va con un ghigno, quando si gira alza il dito medio.

Di certo Max non è noto per la sua educazione, ma riesce sempre a farmi sorridere con la sua sfacciataggine.

Vedo che va verso l'uscita della mensa, dove c'è il suo gruppetto formato da: Zack Cooper, Thomas Davis e... Luke Miller.

È il migliore amico di mio cugino e praticamente non ci sopportiamo, tutte le volte che esco con Max e c'è anche lui ci ignoriamo il più possibile.
E mi da fastidio che invece di chiamarmi "Iris" come ogni persona normale, mi chiama con il mio cognome "Morgan".
Io ci provo ad essere gentile con lui, ma dopo un po' perdo la pazienza perché si comporta sempre da stronzo.
Sono una persona gentile e carina, ma solo lui riesce a tirar fuori il mio peggior lato.

Mi alzo, prendo il vassoio, e mi avvicino ai bidoni. Dopo aver buttato la spazzatura lascio il vassoio sul mobile accanto.

Esco dalla mensa e mi dirigo alla lezione del corso avanzato di letteratura, nonché la mia ultima lezione della settimana visto che domani è sabato.

Mi sento soddisfatta per aver passato anche questa settimana in totale tranquillità facendo i miei doveri da ragazza sedicenne.


💐


«Visto che questa è la terzultima lezione prima delle vacanze estive volevo assegnarvi un ultimo compito. Scrivete un autobiografia, raccontate di un avvenimento che ha sconvolto la vostra vita»

Alex alza la mano e il prof annuisce, speravo non lo facesse dal momento che le sue domande sono il 200% delle volte inutili.

«E se qualcuno non ne ha uno?»

«Questa è una delle domande a cui preferirei non rispondere, ma sarebbe impossibile che tu non ne abbia uno»

«Oh no prof, non chiedevo per me»

Dopo aver pronunciato quelle parole si gira verso di me e mi fa l'occhiolino.

Viscido, stronzo, coglione, raro essere umano che ha il cervello riempito di merda come quella che si fuma. Questo è Alex, in poche parole.

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