Capitolo2 🌹

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Il sabato mattina ha sempre un certo fascino: mi sveglio non prima delle 11, passo circa un'ora al telefono, mio padre non c'è e di solito viene Max a farmi compagnia.

A volte viene con i ragazzi, ovviamente non Luke perché sa che lo odio. Ma preferisco quando siamo solo noi due, abbiamo le nostre tradizioni.
Come guardare i cartoni disney, fare karaoke, saltare sul mio letto, ascoltare la musica in giardino e se è estate facciamo la gara dei tuffi più strani in piscina.

Sono le 12:06, dovrei alzarmi, e con molta poca voglia lo faccio.
Vado in bagno e cerco di sistemarmi questi capelli, essere riccia è una maledizione.

Vedendo che la situazione non migliora mi lego i capelli in una coda decisamente disordinata.

Oggi mi sa che mi faccio i pancake, con la crema al pistacchio ovviamente.
Anche se non ho voglia di prepararli, ma a volte fa bene fare cose che non desideri, nella vita si fanno sacrifici, un giorno dovrò farne di molto più importanti invece di questa colazione.

«Allora mi servono uova, latte, lievito, farina, sale, zucchero.... e basta mi sembra, bene iniziamo!»


💐


Preparato l'impasto l'ho fatto riposare mezz'ora e ora ho iniziato a farli, ne ho già 3, ne cucino altri due.
Ecco qua, adesso devo solo aspettare che si facciano le bolle per toglierli con la paletta.

Mentre contemplo la ciotola dell'impasto, ormai vuota, qualcuno suona al citofono.

«Chi potrebbe essere... mio padre? Non credo, ha detto che oggi sarebbe rimasto fuori. Ad ogni modo, chiunque sia stato mi ha fatto venire un colpo al cuore»

Apro la porta per vedere chi è, quel coglione di Thomas una volta è riuscito a sfasciarla, solo perché non gli avevamo aperto nel preciso istante in cui il campanello ha squillato.

Mi trovo davanti Max.
«Perché sei qui così presto?»

«Perché volevano venire anche i ragazzi e non potevo dirgli "No aspettiamo che la principessa si svegli"»

Che mongoloide, oggi volevo stare solo con lui, però non posso dire agli altri di andarsene, li sopporterò.

«Ok, e dove sono?»

Si sposta e dietro di lui appaiono tutti, ma mi soffermo su una persona in particolare: Luke.
Ormai abbiamo fatto pace, però mi fa ancora senso vederlo.

«Ei Iris, cosa c'è? Hai visto un fantasma?»

Ho sempre provato una certa antipatia per Zack, e quel poco che parliamo non è che le nostre conversazioni siano tanto entusiasmanti, infatti rispondo in modo veloce alla sua domanda ignorandolo poco dopo.

«No Zack, sto benissimo. Entrate pure»

«Stai facendo i pancake Isis?»

La voce di Luke mi crea uno strano formicolio allo stomaco, ma penso sia per la fame, infatti annuso l'aria in cerca di quel buon odorino di qualcosa di pronto.
Invece c'è solo puzza di bruciato.

Certo come ho fatto a dimenticare i pancake sulla padella accesa.

«Mi avete fatto bruciare la colazione!»

Mi fiondo in cucina e tolgo i pancake completamente bruciati dalla padella.

«Cuginetta stai tranquilla ne hai altri 3 da mangiare»
Mi tranquillizza Max.

Questo lo dice mentre sta mangiando uno di quelli rimasti, si sente tanto simpatico mentre io muoio di fame.

«Non ti dispiace se ne prendo uno anch'io vero?»

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