—Guarda qua.
Era un pomeriggio qualunque in casa Zenzola, Franco e Giulia erano scesi in spiaggia, mentre Daniele ormai passava più tempo al ristorante di GioEppy che a casa sua!
Perciò in casa era rimasti solo Mattia e Christian, che era andato a trovarlo in uno stacco lavorativo per passare un po' di tempo con lui.
Infatti, proprio in quel momento, i due ragazzi se ne stavano tranquilli stravaccati sul letto del più piccolo con il ventilatore puntato in faccia.—Vuoi andare a un concerto di Ricky Martín? - domandò stranito il maggiore.
—No, che hai capito!? - esclamò il biondo. —C'è una polemica.
—E quando mai... - rispose sarcastico. —Stiamo parlando di Twitter, c'è una polemica ogni ora!
—Scemo. - lo spintonò Mattia.
—Sentiamo... Cosa ha di interessante questa polemica? - chiese, rivolgendogli la sua completa attenzione. —Tanto so che muori dalla voglia di raccontarlo.
—Quanto mi conosci bene... - sorrise il più piccolo, prima di continuare. —Ricky Martín ha fatto salire un fan sul palco e lo stava per baciare mentre stava cantando ma quello ha rifiutato perché è fidanzato! Ci pensi? E ora tipo c'è questa polemica che si divide in chi dice che ha ragione e chi dice che è uno stupido.
—Ha fatto bene. È un ragazzo leale. - disse il corvino, passandosi una mano fra i capelli.
—Cosa? No! Si tratta di Ricky Martín!
—Per me potrebbe anche essere Madison Beer, se sono fidanzato, sono fidanzato e punto.
—Io lo bacerei...
—Che fai tu, mh? - disse con quel suo sorriso strafottente, mentre lo afferra per il collo.
—A-andiamo Chri... - balbettò per l'improvvisa presa sulla sua pelle. —Stiamo parlando di Ricky Martín!
—Ancora? - lo avvicinò al suo viso, accarezzando con il pollice il battito che sentiva sotto il suo palmo.
—Stiamo parlando di un grande uomo... e di che pezzo di uomo stiamo parlando! - si lasciò sfuggire Mattia.
—Stai tirando la corda, biondino. - disse, tirando il suo labbro inferiore con i denti.
—C-Chri...
—Devo ricordarti che sei fidanzato? O forse devo ricordarti a chi appartieni, mh? - chiese, vedendo come il più piccolo si dimenava sotto il suo tocco quando andò a torcergli un capezzolo da sopra la maglietta.
—C-Chri... I miei potrebbero tornare da un momento all'altro...
—Non ci provare, Mattia. - sussurrò al suo orecchio, pur sapendo che l'intera casa fosse vuota e che nessuno poteva sentirli
—Aspetta, aspetta... - disse, cercando di prendere tempo. —Fammi chiudere il ventilatore o i miei moriranno alla vista della prossima bolletta.
—Va bene. - rispose il moro, non vedendoci nulla di male mentre lasciava andare l'altro.
—Ci hai creduto! - esclamò, dopo aver spento il ventilatore mentre scappava via.
—Stuetco'! - si alzò di corsa il maggiore, correndogli dietro.
Arrivarono fino in cucina e dopo un paio di giri intorno al tavolo tra le risate e gli sguardi di sfida, Christian riuscì finalmente ad acchiappare il barese per la vita.
Il più grande sorrise sghembo alla vista di quel sorriso "innocente" che inscenava il più piccolo dopo avergli detto qualcosa di osceno che gli mandava il sangue dal cervello a un punto ben preciso a sud dell'equatore tutto.
Amava fottutamente tanto quel piccolo ragazzino biondo dagli occhi azzurri...
STAI LEGGENDO
Raccolta di OS -Zenzonelli
RomanceRaccolta di Os sui polli ||Tutto è frutto di immaginazione||