Sergio è innamorato di Mattia, è sempre stato innamorato di lui ma non ha mai avuto il coraggio di dirglielo in faccia.
Si era limitato a vederlo crescere insieme a quel sentimento che covava dentro di sé, in attesa del momento giusto.
Gli era sempre stato vicino, fin da piccolo, in tutte le gare, in tutte le cose belle e brutte che erano avvenute nella sua vita, lo aveva spinto a fare amicizia con la sua comitiva di amici e tutto il resto...
Insomma, aveva fatto la qualunque cosa per ingraziarselo però niente era mai abbastanza.C'era sempre qualcuno che gli soffiava il primo posto nella vita del biondino: prima era Andrea, che però riusciva a sopportare perché si vedevano solo l'estate, poi Diego e ora era Christian. Quest'ultimo lo tollerava anche meno che agli altri due!
Insomma, come faceva Mattia a pendere dalle labbra di uno che aveva conosciuto in un paio di mesi in un programma tv?!
Si era fatto addirittura un tatuaggio con lui!
Con un tizio che conosceva da neanche 8 mesi!
E lui?!
Lui che c'era sempre stato dal principio?
No, con lui niente.Aveva tutto il diritto di essere arrabbiato e innervosito dalla cosa.
E come se non bastasse, ora doveva anche subirsi i due "gemellini" stare appiccicati tutto il giorno sotto i suoi occhi!
Non ne poteva più del caro amico Christian, avrebbe voluto volentieri sbarazzarsene e non averlo più nei piedi con quella sua aria da "io Mattia lo conosco bene e nessuno lo conosce quanto me".
Ma chi si credeva di essere?
Insomma, Sergio aveva certamente più possibilità di chiunque altro con Mattia ed era il momento di testare la sua teoria, facendosi finalmente avanti."Ti devo parlare" - è il messaggio che arrivò sul telefono di Mattia quel pomeriggio.
"Ti chiamo?" - rispose con un'espressione stranita in volto.
"Vediamoci in palestra"
"Ora?"
"Si"
"Ok" - rispose secco, sbuffando.
—Che succede? - gli chiese Christian, che si trovava sdraiato sul suo letto accanto a lui.
—Sergio vuole vedermi... Ora. - disse piano, infilandosi una canotta.
—Va bene. Devi andare solo o...? - la stava buttando sul casuale, quando moriva dalla voglia di andare con lui.
—Veramente volevo chiederti se venivi con me... - mormorò, giocando con le sue stesse dita.
—Qualcosa non va? - gli si avvicinò il corvino.
—No, è solo che... - sospirò, prima di lasciarlo andare. —Sergio ultimamente è strano, mi sembra di non riconoscerlo più e...
—E?
—È brutto quello che sto per dire... - disse con voce colpevole. —Insomma, ci conosciamo da una vita e c'è sempre stato per me, ma inizio a non sopportare più il suo continuo starmi addosso. Fa quasi concorrenza a mia madre! - esclamò, facendo ridere il moro.
—È proprio brutto quello che hai detto! - esclamò teatralmente l'altro come se stesse parlando con un bambino piccolo.
—Smettila, scemo! Ihihihihihihi! - fece ridere il più piccolo.
—Il tuo scemo. - sussurrò con la faccia da pesce lesso il maggiore, tirandosi a sé il ragazzino per poi baciarlo. —E se rimanessimo a casa a baciarci?
—No, Sergio ci aspetta. - mormorò il biondo, mettendo le mani sul petto di Christian per allontanarlo.
—Ti correggo: ti aspetta. - il suo tono uscì più scocciato di come suonava nella sua testa, per poi cambiare tono quando realizza che "l'intruso" non sa che ci sarà anche lui. —Muoio dalla voglia di vedere che faccia farà, quando vedrà che ci sono anche io.
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Raccolta di OS -Zenzonelli
Storie d'amoreRaccolta di Os sui polli ||Tutto è frutto di immaginazione||