—Orsetto! Ho una proposta da farti! - esclamò entusiasta Christian, buttandosi sul divano del suo salotto mentre parlava al telefono con Mattia.
"No, non lo faremo qui all'evento con Bolle, puoi scordatelo!"
—Ma cos-- Non volevo chiederti quello! - esclamò per poi fermarsi e decidere di prenderlo un po' in giro. —Anche se non sarebbe una cattiva idea, sai che-
"CHRI!"
—Adoro quando urli il mio nome. - sorrise compiaciuto.
"Continua pure eh"
—Ritornando al punto... Sono stato invitato a un evento, quello di YSL, del profumo, e mi stavo chiedendo se ti andrebbe di accompagnarmi stasera.
"Mi stai chiedendo di uscire?"
—Sì, di accompagnarmi all'evento.
"Quindi è un appuntamento?"
Il maggiore arrossì solo per un attimo, prima di capire il gioco del più piccolo. —Ti diverti molto, non è così?
"Sì ihihihihihihi"
—Vedi come riderai quando mi divertirò io. - lo minacciò bonariamente, lasciando intendere bene come si sarebbe divertito.
"Ti devo ricordare che questa settimana siamo a casa dei tuoi?"
—Ti devo ricordare che lo abbiamo già fatto praticamente ovunque in casa mia e anche nello stanzino della scuola di mia madre?
"Shhhhh!" - sussurrò arrossendo.
—Fai il timido ma eri tu quello che mi chiedeva di metterlo a pecora mentre te lo spingevo fino infondo.
"Non dire queste cœse!" - rise il più piccolo imbarazzato.
Mattia si sta preparando.
Ci aveva messo ben venti minuti netti per farsi entrare i pantaloni neri che gli aveva gentilmente "prestato" Christian.
Gli sentiva stretti fin troppo stretti nel lato B, ma la vista allo specchio è a dir poco perfetta.
La camicia che aveva scelto era nera e trasparente, l'aveva lasciata aperta di proposito mezza sbottonata e mezza no.
E in quel momento si trovava davanti allo specchio, intento a farsi due codini che fossero quasi asimmetrici.
Era finalmente pronto, quando vide gli occhiali da vista sul mobiletto dove aveva posato il phon e un'idea fece breccia nella sua mente...—Oh no, principino... Non farmi questo, non stasera. - disse Christian, non appena vide il più piccolo spuntare dal bagno.
—Cosa? Non vado bene? - chiese il più piccolo, iniziando a girare su sé stesso di proposito.
—Vai anche fin troppo bene e lo sai, piccolo diavolo. — prese per i fianchi il suo ragazzo. —Questi pantaloni stanno meglio a te che a me. Guarda qua. - enfatizza, portando le mani sulle due rotondità.
—Questo è perché tu non carichi con questo peso. - sbuffò fingendosi dispiaciuto.
—Se ti stanchi a caricare questo peso, dimmelo e io lo sostengo per te. Così. - disse, palpando ancora più, causando che il più piccolo scoppiasse in una risata.
—Che scemo!
—Tu mi fai diventare scemo. — disse con tono dolce il maggiore, lasciando un bacio sul naso perfetto del suo fidanzato.
—Sei un esagerato!
—Sono esagerato a dire che il mio ragazzo è il più bello del mondo? - gli chiese con un sorriso di lato, di quelli che facevano impazzire il barese.
—SÌ! Ihihihi!
—Adesso, però, chiudiamo questa bella camicia... - disse, iniziando ad abbottonarla.
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Raccolta di OS -Zenzonelli
RomantizmRaccolta di Os sui polli ||Tutto è frutto di immaginazione||