MONDI OPPOSTI

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ACHILLE

Esco dalla doccia immerso da mille pensieri.

È un mese che io e la mia Aria stiamo insieme, vorrei tanto chiederle di venire a vivere da me, vorrei farla mia per sempre, ma so che devo darle una vita migliore, serena, e non la mia. Ma come posso fare? Come posso uscire da questo mondo di merda! Fatto di sangue e dolore.

Afferro i boxer e i jeans e me li infilo al volo, poi mi soffermo sulla mia canotta nera, proprio ieri sera l'aveva usata lei, per coprire il suo corpo dopo aver fatto l'amore con me.

Me la porto al viso e chiudo gli occhi inspirando il suo odore, il suo dolce profumo, che amo e che mi fa impazzire.

Me la porto al viso e chiudo gli occhi inspirando il suo odore, il suo dolce profumo, che amo e che mi fa impazzire

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Decido di mettermela per sentirla vicina. Tra poche ore dovrò andare in un locale per affari, un traffico di opere d'arte, e mi viene da vomitare. Ma devo farlo, al momento non devo destare sospetti che voglio lasciare, ma per farlo, io e Aria dovremmo...

"ACHILLE!!!" la voce di Luigi che mi chiama mi riporta alla realtà e vado in salotto da lui, sono le dieci di sera, tra poco dovremo andare.

Appena mi vede mi porge un bicchiere
"Vuoi brindare con me?"
"odio il Gin, preferisco la Vodka!" gli dico andando a servirmi da solo e mi siedo sul divano e lui si siede sulla poltrona accanto a me.

"cosa c'è da festeggiare eh?""oggi firmiamo un accordo importante! Quelle opere d'arte valgono una fortuna!" mi dice tutto esaltato"sisi!" gli rispondo mentre mando giù un sorso che mi brucia la gola, ma mi aiuta a distendere i nervi

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"cosa c'è da festeggiare eh?"
"oggi firmiamo un accordo importante! Quelle opere d'arte valgono una fortuna!" mi dice tutto esaltato
"sisi!" gli rispondo mentre mando giù un sorso che mi brucia la gola, ma mi aiuta a distendere i nervi.

Lui si alza dopo aver finito il suo bicchiere in due sorsi e si avvia verso la porta, poi si gira e mi fissa
"allora? Andiamo Boss?" mi chiede
"arrivo! Ognuno con la sua macchina però!" gli dico mentre mi alzo e lo raggiungo, prendendo dal comodino le chiavi della mia Mercedes e uscendo di casa insieme per andare alle nostre rispettive auto.

Parcheggio davanti al locale che è maledettamente vicino alla gelateria dove sta lavorando in questo momento Aria. Vorrei scendere e andare da lei. Ma purtroppo non posso.

Entriamo dentro e subito la musica assordante mi investe i timpani. Vedo le persone ballare, delle ragazze in costume ballare sui tavoli e gente che ride e beve. Odio questo tipo di posti.

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