ACHILLE
È passato un anno esatto dalla nostra morte.
O per meglio dire. Dalla morte di noi come Achille e Aria. E della nostra nuova vita come Adam e Ariel.Ricordo quella notte come se la stessi rivivendo in questo esatto momento. Ricordo Aria tra le mie braccia. La vedo che sta per perdere conoscenze e li' in quel esatto momento mentre siamo tra la vita e la morte. Mi dico che non può e non deve finire così. Che ci meritiamo una possibilità di vivere ed essere felici insieme.
Così mi muovo rapidamente, con una mano prendo la coperta che era ai suoi piedi sotto il sedile. Gliela avvolgo intorno al corpo. Poi decellero ed esco lievemente dalla carreggiata spostandomi sullo sterrato. Durante la curva apro lo sportello e mi butto rotolando tenendola stretta a me finendo sulla sterpaglia.
Sento un dolore assurdo alla spalla destra. Ma non mi importa. Lei sta bene. L'ho protetta con il mio corpo e la coperta. Ha solo qualche graffio.
Alzo rapidamente lo sguardo e vedo la nostra macchina sbattere contro il Gard Rail e finire di sotto. Subito dopo l'esposizione e le fiamme.
Vedo la macchina di Rodolfo fermarsi e lui scendere e andare a vedere. Appena vede la scena inizia a gridare il nome di Aria e a piangere forte.
È buio e noi siamo ben nascosti nel erba alta. Lo vedo che cerca qualcosa tra le tasche. Forse il cellulare. Ma non lo trova. Così. Tremante sale sulla sua auto e si allontana. Di sicuro sta andando a chiamare i soccorsi.
E lì riesco a prendere il cellulare che avevo in tasca. Il vetro è andato a farsi benedire ma riesco a chiamare i miei complici che ci stavano aspettando a dieci minuti da qui. Rapidamente vengono e ci portano via prima che possa arrivare qualcuno.
E adesso sono Adam Phillips.
"preside Adam!"
Mi volto mentre sto uscendo dalla scuola.
Già. Io e Aria abbiamo aperto una scuola di canto, io sono il preside. Lei è la vicepreside e anche insegnante di canto.
"dimmi Troy?" dico ad uno degli insegnanti sistemandomi gli occhiali.Ho fatto crescere i capelli fino a sotto le spalle. Anche la barba la porto leggermente più lunga. E gli occhiali ovviamente senza lenti. È una copertura. Come gli abiti sempre eleganti. Ma quando siamo soli io e lei. Torno ad essere il selvaggio Achille.
"signor preside ecco l'elenco degli iscritti!"
Prendo i fogli in mano e leggo velocemente.
"ottimo. Ah Troy. Miraccomando per le borse di studio. Voglio che anche i ragazzi che non se lo possono permettere abbiano un opportunità!"
"certo signore. Sta aspettando sua moglie per andare a cena?" mi chiede sorridendo.
"Troy basta essere così formali. E dammi del tu. Si. Tra poco dovrebbe uscire" gli dico sorridendo.
"buona serata" mi dice sorridendomi andando via.Sospiro e quando la vedo bellissima che viene verso di me. Non posso fare a meno di sorridere. E di desiderarla al più presto nuda sotto di me.
ARIA
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NON POSSIAMO
RomansaAchille e Aria Lei, libera come il vento. Lui, sensuale e misterioso come la notte. L'amore per Aria e solo e sempre stato Rodolfo. Ma se non fosse così? Se il suo ex non fosse il suo vero amore? L'amore per Achille non è mai stato contemplato...