GIOVANNI E GRETA

517 71 42
                                    

ARIA (ARIEL)

Sorrido seduta sul mio letto. È passata una settimana dalla nascita dei gemelli. Ricordo quel momento come se lo stesso rivivendo adesso. La paura durante il cesareo. L'emozione di quando me li hanno messi tra le braccia per la prima volta. La gioia negli occhi di Achille. I suoi baci. I suoi abbracci. Non mi ha lasciata mai sola. Nemmeno per un attimo.

Guardo mio marito che ancora dorme tenendomi stretta a sé. È davvero bellissimo. Non posso fare ammeno di guardarlo. Mi incanta ogni volta. Ed ogni volta penso di essere la donna più fortunata di questo mondo.

Mi metto piano seduta per non svegliarlo e mi affaccio verso le culle dove stanno dormendo i nostri piccoli tesori. Sono un maschietto ed una femminuccia. I nostri amati Giovanni e Greta. Eh già. Portano i nomi dei miei genitori. Con Achille abbiamo detto di dare i nomi ai bambini quando sarebbero nati. E così è stato. Ma quando lui li ha chiamati con quei nomi. Mi sono messa a piangere per la forte emozione.

"amore mio stai bene?" mi sento abbracciare e quando volto lo sguardo vedo il mio bellissimo uomo che mi sorride dolcemente
"sto bene amore mio. Controllavo i bambini" gli dico dolcemente prima di baciarlo con amore sulle labbra.
"tranquilla amore mio. Stanno bene e stanno facendo la nanna. Per fortuna così abbiamo potuto dormire un pochino anche noi" mi dice dolcemente prima di baciarmi ancora e ancora tenendomi stretta a sé.

Ci stendiamo a farci le coccole per un po' finché non sentiamo Greta piangere e Giovanni che la segue a ruota.
"si sono svegliati!" mi dice ridendo mio marito
"eh già!" gli dico ridendo a mia volta.

Ci alziamo dal nostro letto e andiamo dai piccoli che appena prendiamo in braccio smettono subito di piangere.
"ehi ometto, vieni che papà ti cambia il pannolino"
"principessa mia! Vieni che a te ci pensa la mamma".

Purtroppo non ho molto latte e dobbiamo fargli il biberon

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


Purtroppo non ho molto latte e dobbiamo fargli il biberon. Questa cosa mi fa soffrire e anche molto
"ehi amore mio? So a cosa stai pensando. Non ti devi proprio fare problemi ok? Anche mia madre non aveva molto latte e guardami. Sono venuto su da dio no?" mi dice alzandosi la maglietta per farmi vedere il suo fisico scolpito.
"oh si amore mio. Sei davvero tanta. Ma tanta roba" gli dico toccandolo per tutto l'addome.
"ecco. Io darò il latte a Greta" mi dice dolcemente
"ed io a Giovanni" dico mentre prendo in braccio il mio piccolo e lui la nostra piccola.

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
NON POSSIAMO Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora