Achille e Aria
Lei, libera come il vento.
Lui, sensuale e misterioso come la notte.
L'amore per Aria e solo e sempre stato Rodolfo.
Ma se non fosse così?
Se il suo ex non fosse il suo vero amore?
L'amore per Achille non è mai stato contemplato...
Guardo fuori dalla finestra. Sta piovendo a dirotto. I tuoni sovrastano il cielo grigio. È come se anche il tempo stesse sentendo il dolore che provo nel mio cuore.
Sono passati solo due giorni dalla morte dei miei genitori, due giorni da quando il mio modo è crollato in mille pezzi. Due giorni dove il mio cuore sanguina e piange per il dolore dato dalla assenza del uomo che amo.
Adesso guardo la stanza che mi ha dato Rodolfo. Guardo la mia gabbia dorata. Lui dice che mi vuole proteggere. Ma proteggere da cosa? Io Achille lo amo! E non cambierò mai idea. È lui il mio uomo. Anche se non lo potrò vedere mai più. Anche se non potrò più sentire la sua voce. Respirare il suo odore. Sentire i brividi lungo la mia pelle al suo tocco. O la voluttà data dalla nostre unione. Io continuerò ad amarlo. E a vivere per lui.
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Una lacrima scende sul mio viso mentre il mio sguardo va sul abito lungo nero appeso al armadio. Oggi ci sarà il funerale dei miei genitori. Non potrò più dire mamma e papà. Non li vedrò mai più. Perché? Perché devo soffrire così? Che ho fatto di male?
Sento bussare alla porta ma non rispondo.
Dopo poco vedo la porta aprirsi piano e Rodolfo che si affaccia leggermente con la testa "Aria stai bene? Posso entrare?" "ormai lo hai fatto no? Sono la tua prigioniera! Cosa chiedi a fare?" Lo sento sbuffare sonoramente e venire a sedersi sul letto davanti a me.
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"Aria. Ascoltami per favore. Non sei mia prigioniera hai capito!" "ah no? Mi tieni qui ricattandomi che se non resto tu metterai in prigione l'uomo che amo!" A queste parole lo vedo guardare in basso e serrare la mascella, cosa che ha sempre fatto quando qualcosa gli dava fastidio "e mi dici che non sono tua prigioniera? Lo sono eccome!" continuo dura.
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