23.Cena 🥣

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Oh, I love it and I hate it at the same time
You and I drink the poison from the same vine
-David Kushner , Daylight

NATALIE'S POV

Anthony ci aveva invitato a cena, ora eravamo tutti e quattro a casa sua fuori dalla porta.
Io avevo un vestito lungo nero mentre Daisy una pantagonna con un top anch'esso nero.
I ragazzi si erano vestiti normali, né troppo eleganti né troppo sportivi.
Xavier: Siamo sicuri che non è una trappola?
Natalie: Da una possibilità a tuo padre.
Jamenson: Concordo con Xav.
Daisy: Io con la mia bestiolina, che vogliamo fare?
Disse con  un tono autoritario Daisy mentre guardava male i ragazzi dietro di noi.

Qualcuno aprì la porta, era lui.
Anthony: Entrate ragazzi e grazie per aver accettato.
Xavier: Non mi fido.
Mi disse all'orecchio prima di entrare.
Natalie: Sta calmo è solo una cena.
Xavier: una cena!? Quest'uomo mi puniva per non aver fatto niente.
Natalie: Tranquillo, ci sono io. Ti fidi di me?
Xavier: Si.
Natalie: Allora entriamo.

DAISY'S POV

Ci eravamo appena seduti, i camerieri della casa ci avevano portato I primi.
Io ero vicina a Jamenson. Dall'altra parte Xav e Nat, mentre a capo tavola Anthony.
Daisy: Grazie per l'invito.
Anthony: No grazie a voi che siete venuti.
Natalie: Non c'è di che.
Jamie e Xav lo guardarono male, ad un certo punto sentii una mano toccarmi la coscia.
Guardai in basso ed era lui...
Non cercava di eccitarmi, cercava la mia mano.
Io gliela diedi, e lo sentii sollevato.
Però ad ogni parola che diceva Anthony, lui me la stringeva e senza farlo apposta creava solchi nei miei palmi.
Lui non se ne era reso conto, ma io si.
Reprimevo il dolore per lui.
Anthony parlò del più e deal meno. Del loro lavoro, della morte della madre, infatti in quel momento sia io che Nat li vedevamo tristi. Poi parlò di come aveva cucinato tutto lui per questa occasione speciale, della storia dell'anello di matrimonio e dell casa.
Eravamo usciti, e quando entrammo in macchina, Xav si addormentò su Nat nei posti dietro.
Una goccia di sangue cadde dalla mia mano,  feci finta di niente cercando in tutti i modi di nasconderla.

Appena arrivati in casa, tutti si diressero verso le proprie camere, abbiamo dovuto lasciare la macchina sul vialetto, perché stavamo costruiendo un'altra camera per gli ospiti.
Andando in camera Jamie mi guardò strano, feci finta di niente.
Entrati in camera mi chiese: Che hai fatto alla mano?
Daisy: Niente -non volevo ferirlo ma lo doveva sapere che non ho fatto niente -Ti ricordi a cena?
Jamenson: Si?
Daisy: Non sono stata io, sei stato tu
Lui mi guardò con gli occhi spalancati.
Jamenson: Io? -disse guardando la mano- scusa scusa, non volevo. Mi dispiace.
Daisy: Shhhh va bene.
E lo abbraciai.

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Note dell'autrice:
-Capitolo su Daisy e Jamie più o meno, vi piace?🌧
-Ci vediamo al prossimo😙🫶🏻

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