Iniziò tutto nel mese di novembre, quando chiese a Sirius di mandarle alcuni dei suoi vinili migliori perché qualcuno necessitava di essere istruito. Quando il giorno dopo un gufo, ovviamente stanco, lasciò cadere un pacco enorme sul tavolo della colazione lei non riuscì a trattenere il suo sorriso.
Da allora, dedicavano almeno un giorno della settimana ad ascoltare uno dei dischi. Finora Theo aveva avuto il piacere di conoscere Queen, Abba, Michael Jackson, Metallica, Guns N' Roses, Scorpions e adesso stava per ascoltare Lynyrd Skynyrd.
Seduti sul loro solito divano, Daisy partì con un colpo di bacchetta la musica. La ragazza passava tutto il tempo rivolta verso Theo, catalogando nella sua mente tutte le piccole reazioni che mostrava sul suo volto. Il modo in cui i capelli gli rimbalzavano sulla fronte mentre la testa sbatteva a ritmo della musica attiravano la sua attenzione. Quando la seconda canzone del disco "Tuesday's Gone" partì, Daisy sorrise al ricordo di lei ed Harry seduti in cima alle scale di Grimmauld che spiavano Sirius e Remus ballare sulle note della canzone. Sembrava che i due uomini, stretti l'uno tra le braccia dell'altro, lasciassero andare il dolore della loro separazione mentre il cantante raccontava la storia di qualcuno che si allontanava dal proprio partner.
Quando tornò alla realtà, la terza canzone era terminata ed iniziò la quarta. Secondo Daisy, "Simple Man" era una delle canzoni più belle dell'album. Ma quando Theo si irrigidì al suono delle prime parole, la ragazza si sentì una stupida per avergli fatto sentire una canzone del genere. Prese la bacchetta, pronta a fermare la canzone, quando la mano del serpeverde avvolse il suo polso, fermandola.
<< Vorrei ascoltare, per favore. >> sussurrò lui.
Daisy acconsentì, intrecciando le loro mani per dargli supporto mentre lo osservava spezzarsi al suono di quelle parole. Singhiozzando incontrollabilmente sulla sua spalla mentre l'ultima strofa veniva cantata, la ragazza non poteva fare altro che stargli accanto mentre assorbiva il testo.
<< Come si chiama? >> domandò lui, la voce cruda per il pianto.
<< Simple Man. >> rispose lei, con le lacrime agli occhi mentre continuava a passargli le dita tra i capelli.
<< Possiamo riascoltarla? >> sussurrò, trascinandola praticamente sopra di lui alla ricerca di maggiore contatto.
<< Certo, dolcezza. >> disse la ragazza, ripartendo la canzone. << Tutte le volte che vorrai. >>
Dopo averla riascoltata, Daisy interruppe il disco e guardò il ragazzo sotto di lui che sembrava smarrito.
<< Mi ha ricordato qualcosa che mia mamma mi disse il giorno della sua morte. >> sorrise tristemente, nascondendo il viso nel collo della ragazza e chiudendo gli occhi così da poter riprendere fiato. << Non so cosa ne sarà di me il prossimo anno ma ti prometto che qualunque cosa accada, e se mi vorrai ancora, io tornerò sempre da te. >>
<< Ti vorrò sempre. >> rispose lei, senza la minima esitazione.
<< Anche se dovessi prendere il marchio? >> chiese lui, con voce tremante.
<< Anche in quel caso. >> garantì la ragazza, baciandogli la fronte. La voce ferma che trasmetteva la sicurezza di tale affermazione scaldarono il cuore di Theo che la guardò completamente ammaliato. << Come ti senti? >>
<< Baciami e ti farò sapere. >> rispose lui, civettuolo.
Daisy allora gli diede un bacio sulla punta del naso prima di alzarsi divertita. << Sono curiosa, hai avuto il tempo di parlare con Blaise? >>
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Cosa avrebbe potuto essere | Theodore Nott
FanfikcePochi sanno che il 31 luglio del 1980 Lily Potter diede alla luce due gemelli: un maschio e una femmina.