Capitolo 11

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I giorni passarono ed arrivò San Valentino. Daisy dovette trattenersi dal maledire tutte le lettere d'amore che arrivarono a Theo quindi sfogò la sua rabbia su quelle del fratello.

<< Perché l'hai fatto? >> urlò Harry, guardando scioccato il mucchietto di cenere davanti a lui.

<< Non preoccuparti, il mio regalo lo riceverai più tardi. >> lo rassicurò Cedric, massaggiandogli la schiena in modo consolatorio.

<< Schifoso, non volevo saperlo. >> disse lei, schifata e nascondendo il sorriso quando i due ragazzi divennero rossi mentre negavano qualsiasi sua implicazione. << Comunque dovresti ringraziarmi, probabilmente quella roba era piena di pozioni d'amore. Certe persone sono proprio disperate. >>

<< O avvelenate a giudicare da tutto l'odio che stai ricevendo. >> aggiunse Ron, dandole ragione. << Un vero peccato per tutta quella cioccolata però. >>

<< Credimi, sento anch'io la loro perdita. >> annuì la tassorosso prima di rincorrere Luna fuori dalla sala grande. Doveva raggiungerla prima che partisse per Hogsmeade.

<< Luna, aspettami! >> urlò Daisy, afferrandole il braccio quando la raggiunse e camminando insieme a lei. << Volevo chiederti se la tua casata avesse qualche oggetto di grande importanza. >>

<< Ci sarebbe il diadema perduto di Corinna Corvonero. >> disse Luna, com voce sognante. Guardava il soffitto con fare pensoso mentre percorreva la strada insieme alla sua amica che dovette impedirle di sbattere contro altri studenti mentre camminavano. << Ma non c'è anima viva che l'abbia visto. >>

<<Quindi nessuno sa dove sia finito. >> Le spalle di Daisy si accasciarono per la delusione e la ragazza inghiottì la sua rabbia mentre sbatteva contro un altro vicolo cieco.

<< È ovvio, non trovi? Dovremmo parlare con qualcuno che è morto. >> le fece notare Luna, risvegliandosi da quella specie di trance e afferrandole la mano. << Seguimi, andrò al villaggio un po' in ritardo. >>

<< Sicura? Non vorrei rovinare il tuo appuntamento. >> disse Daisy, incerta.

<< Ginny doveva ancora scendere a fare colazione, abbiamo tempo. >> disse lei, invitandola a seguirla. La portò dalla Dama grigia e la lasciò con lei affermando che il fantasma della sua casata fosse troppo timido per parlare con più di una persona. Dopo averle augurato buona fortuna per il suo primo appuntamento con l'unica ragazza Weasley, Daisy avanzò risoluta.

Non appena si avvicinò al luogo dove giaceva lo spirito, attirò la sua attenzione. << Sei Helena Corvonero, giusto? >> domandò lei, ricordando la raccomandazione della sua amica di non chiamarla dama grigia.

<< Sei un amica di Luna? >> domandò lo spettro, diffidente.

<< Si, pensava potessi aiutarmi. >> annuì Daisy.

<< Tu cerchi il diadema di mia madre. >> disse la dama grigia, sapendo già quale fosse il motivo della sua visita. Quando la ragazza tassorosso confermò, lei aggiunse: << Luna è gentile, a differenza di molti altri, ma si sbagliava quando ha detto che potevo aiutarti. >>

<< Luna è una ragazza talentuosa e sono rare le volte in cui si sbaglia. >> disse Daisy, supplicando Helena di fermarsi. << Voglio distruggerlo. >>

<< Un altro giurò di distruggerlo molti anni fa e io gli credetti, non farò più lo stesso errore. >> disse il fantasma.

<< Tom Riddle. >> aggiunse lei, avendo la conferma dei suoi sospetti.

Cosa avrebbe potuto essere | Theodore NottDove le storie prendono vita. Scoprilo ora