Capitolo 22

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A quanto pare non frequentavano nemmeno l'ultimo anno che già non capivano niente. Erano preoccupati di come sarebbe stato realmente affrontare l'ultimo anno se il sesto era così soffocante.

Le poche pause che avevano tra una lezione e l'altra erano usate per ripassare quello che gli insegnanti avevano spiegato precedentemente oppure per tentare di mettersi alla pari con i compiti assegnati. Daisy si sentiva catapultata indietro a qualche mese prima, quando studiava per gli esami con insistenza. Erano poche le volte che si permetteva di allontanarsi abbastanza per passare del tempo con Theo, anche lui oberato dai compiti. Ma quelle poche ore passate insieme, erano gli unici momenti in cui si sentiva veramente rilassata.

Ormai passava la maggior parte delle sue notti nella stanza del suo ragazzo, e lui scherzava spesso dicendole che sembrava si stessero abituando a vivere insieme con la quantità di sue cose che trovava in giro ogni giorno.

Ma con il passare delle settimane, tutta la positività iniziò a scemare. Stavano succedendo tropo cose all'interno di Hogwarts e sembrava che nessuna di esse fosse neanche lontanamente bella.

Per prima cosa, mentre ritornavano a scuola dopo una giornata ad Hogsmeade, pronti ad affrontare un altro carico di compiti da svolgere, udirono Katie Bell ed un'altra ragazza urlare l'una contro l'altra. Sembrava che Katie stesse trasportando qualcosa con se e quando scivolo e lo afferrò nuovamente, iniziò a fluttuare nell'aria avendo quasi un aspetto pacifico prima che un urlo orribile le sfuggisse dalla bocca, provocato dal dolore. Quando il suo corpo cadde sul terreno, Hermione corse a chiamare Hagrid alla ricerca di aiuto mentre il resto di loro rimase a sorvegliare il corpo dolorante che giaceva sul terreno.
Ron stava quasi per toccare la collana che giaceva al suolo quando Harry lo fermo, dicendogli che era sicuro fosse maledetta perché ricordava di averla vista esposta al Borgin&Burke.

Secondo la sua amica, Katie sembrava essere sotto la maledizione imperius perché continuava a ripeterle con tono monotono che doveva consegnare il regalo a qualcuno di speciale.
Qualche indizio sparso in giro ed Harry era nuovamente convinto si trattasse di Malfoy, partendo con la solita invettiva che non fece che ripetere nuovamente quando la sera dopo si incontrarono tutti insieme. Si fermò soltanto quando Theo gli promise che avrebbe indagato, anche se tutti sapevano che non l'avrebbe fatto realmente perché non poteva rischiare di attirare l'attenzione su di se.

Dopodiché Harry raccontò loro del nuovo ricordo che gli mostrò Silente, che mostrava un giovane Tom Riddle all'interno dell' orfanotrofio. Disse loro, inorridito, di come già da piccolo usava la magia contro gli altri nel tentativo di spaventarli e manipolarli a suo piacimento paragonando la sua mente a quella di uno psicopatico.

Il preside tentò di indirizzare tutta l'attenzione di Harry sui trofei dalle sue vittime che collezionava sin da piccolo, non sapendo del collegamento che l'alunno aveva già fatto con gli Horcrux.

Cosa ancora più orribile che si svolse in qui giorni (almeno per la tassorosso) era dover assistere per forza alle selezioni della squadra di Quidditch di grifondoro così da sostenere suo fratello che doveva capire quali erano i candidati migliori da ammettere nella squadra. Fortunatamente Ginny e Ron riuscirono ad entrare in squadra anche se quest'ultimo ricevette un piccolo aiuto sotto forma di Hermione che usava un confundus sul suo rivale.
Ma la partita che avvenne qualche settimana dopo andò inaspettatamente bene dato il modo orribile in cui era iniziata. E doveva ammettere che, con Luna accanto travestita da leone, assistervi non era per niente uno sforzo. Anzi, stava iniziando a divertirsi.

Fu solo dopo i festeggiamenti che Ron scopri che Harry non aveva messo la felix felicis nel suo succo di zucca quella mattina e che quindi il merito era tutto suo. Dovettero ascoltarlo pavoneggiarsi per almeno mezz'ora prima di obbligarlo a tacere, dicendogli di addormentarsi.

Seguendolo nel dormitorio così da assicurarsi che stesse bene dopo aver bevuto qualcosa in più, i due gemelli decisero di rimanere in stanza. Si sdraiarono sotto le coperte, cospirando sotto di esse come erano soliti fare da bambini.

<< Mi è venuta un'idea un po' folle. >> sussurrò Daisy, spiegandogli di come volesse che usasse un po' di "fortuna liquida" per chiedere a Lumacorno cosa stesse nascondendo a Silente.

<< E se non funziona? >> chiede Harry, nervoso.

<< Nominagli le parole chiave come ricordo, Tom Riddle e Horcrux... sicuramente non potrà fare a meno di dirti tutto quello che sa. >> ridacchiò lei, pensando a quanto il professore desiderasse che Harry lo calcolasse.
<< Magari prometti di andare ad una di quelle feste ed il gioco è fatto. >>

<< Solo se verrai con me. >> disse Harry, tentando di trovare un compromesso. << Se devo soffrire, lo farai anche tu. >>

<< Va bene, ma fallo entro le vacanze di Natale se riesci perché non credo che avremo molto tempo dopo allora. >> rivelò la ragazza, unendo le loro mani e addormentandosi abbracciati.

Questo capitolo è cortissimo rispetto ai soliti quindi pubblicherò un secondo capitolo nello stesso giorno per rimediare. Buona lettura!

Cosa avrebbe potuto essere | Theodore NottDove le storie prendono vita. Scoprilo ora