Gli esami erano ufficialmente terminati ma Daisy, così come molti altri, non riusciva a gioire per l'evento. Erano tutti preoccupati per le condizioni della professoressa McGranitt, alla quale erano stati lanciati contro quattro Schiantesimi mentre tentava di difendere Hagrid.
Con lo stress degli esami e la preoccupazione per la salute del capo della sua casa, Harry per la prima volta dopo tanto tempo ebbe una visione da parte di Voldemort. Spaventando tutti quando svenne nel bel mezzo della Sala Grande, Daisy dovette allontanare gli idioti che lo avevano accerchiato intimandoli a tornare al loro esame di storia della magia anche se il tempo era quasi terminato.
Daisy tentava di ignorare le proteste del fratello mentre cercava di portarlo in infermeria ma dovette fermarsi sulle sue tracce non appena le disse che Sirius era in pericolo. Ron era pronto a seguire Harry ovunque ma Hermione, sempre la voce della ragione, voleva si assicurasse non fosse tutta una trappola architettata per attirarlo al Ministero.
Harry sembrava non volere ascoltare nessuno tranne se stesso quindi Daisy, che era d'accordo con Hermione, attirò la sua attenzione affollandosi di fronte a lui.
<< Harry James Potter. >> lo rimproverò lei, puntandogli l'indice contro il viso. << Se non smetti di pensare che sei l'unico a ragionare tra di noi, ti schiaffeggerò. >>
<< Bene, andiamo a controllare. >> borbottò lui. << E come faremo esattamente a sapere se sono a casa? >>
<< Kreacher. >> urlò lei, annuendo fiera quando l'elfo si materializzò di fronte a loro quattro. << Scusa se ti ho chiamato ma volevo sapere se Remus e Sirius fossero a casa. >>
<< Si, signorina. >> disse l'elfo. << Dovrei dire loro qualcosa? >>
<< Assicurati che non escano di casa per alcun motivo, per favore. >> disse lei, ignorando lo sguardo scioccato che i tre grifondoro le stavano rivolgendo. Quando l'elfo andò via, lei si voltò verso suo fratello, aspettando delle scuse.
<< Va bene, tu ed Hermione avevate ragione. >> ammise lui, imbarazzato.
<< Perché ti vorrebbe li? >> domandò Ron.
<< Ha bisogno di qualcosa dall'ufficio misteri e solo tu puoi consegnargliela. >> disse Hermione, stupita dalla scoperta. << Perché altrimenti l'ordine farebbe a turni per fare da guardia? Stanno proteggendo qualcosa. >>
<< Diamogli quello che vuole. >> disse Daisy, ignorando le proteste dei ragazzi e spiegandogli che non c'era modo migliore per mostrare al mondo il ritorno di Voldemort che farlo apparire nel bel mezzo del ministero.
<< Ha fatto evadere parecchie persone da Azkaban e nessuno si è posto il problema, perché ora? >> domandò Hermione, ancora per niente tranquilla.
<< Perché il ministro e tutti gli altri funzionari non potranno negare il suo ritorno se lo vedono di persona. >> disse Harry, guardandola con la bocca spalancata per il pensiero avuto. << Bene, sono dentro. >>
<< Ma non possiamo prendere decisioni del genere senza consultare l'ordine o Silente. >> si lamentò Hermione, scioccata.
<< Hermione, senza offesa, ma nessuno ti ha mai fatto notare dei tuoi seri problemi ad affrontare le figure autorevoli? >> osservò la tassorosso, sorridendole dolcemente così da farle capire di non voler litigare. << Ragazzi non vi obbligo a fare niente, ma io ed Harry stiamo lavorando su qualcosa e per avervi al nostro fianco dobbiamo essere sicuri che siate abbastanza aperti mentalmente da poter anche ascoltare quello che abbiamo da dire. >>
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Cosa avrebbe potuto essere | Theodore Nott
FanficPochi sanno che il 31 luglio del 1980 Lily Potter diede alla luce due gemelli: un maschio e una femmina.