Capitolo 12

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La mattina seguente Daisy e Luna saltarono la colazione, andando direttamente nella stanza delle necessità ed iniziando la loro ricerca. Si raccontarono dei loro reciproci appuntamenti, estasiate da come gli eventi di svolsero e soprattutto da come si rivelarono i loro partner. A sentire Luna, la sua giornata con Ginny era stata tanto dolce e divertente quando lo era stata la sua e Daisy non poteva che essere felice per la sua amica. Luna e Ginny sembravano perfette l'una per l'altra ed era sicura che la loro relazione sarebbe progredita in fretta, diventando qualcosa di importante. Sebbene nel mondo dei maghi le coppie dello stesso sesso fossero accettate, era ancora difficile per chiunque fosse stato cresciuto dai babbani pensare di avere tali libertà e diritti. Daisy sapeva che persino suo fratello inizialmente era riluttante ad accettare un cambiamento del genere, ad accettare se stesso. Fu solo grazie all'aiuto dei loro padrini e dei loro amici che imparò ad amarsi per quello che era quindi Daisy era certa che vedere tutte queste coppie amarsi apertamente sarebbe stato positivo per molti nati babbani.

<< Sono certa che i ragazzi ci raggiungeranno a momenti. >> annuì Daisy, preoccupata per il ritardo di entrambi.

<< Theo verrà lo stesso? >> chiese Luna, mostrandole un vecchio carillon che aveva pescato dal mucchio. << A quest'ora tutti avranno già letto l'intervista. >>

<< Quale intervista? >> disse confusa.

<< Non lo sapevi? >> chiese la bionda, inclinando la testa di lato. << Hermione ha ricattato Rita Skeeter costringendola a scrivere un articolo per la rivista di mio padre. Ieri Harry ha rilasciato un'intervista dove raccontava i fatti realmente accaduti l'anno scorso. >>

<< Non ne avevo idea. >> corrugò la fronte la ragazza, un po' risentita. Perché suo fratello non le aveva raccontato dei suoi piani? << Cosa centra Theo con lui, pero? >>

<< Harry ha dato i nominativi di tutti i mangiamorte presenti quella sera. >> spiegò Luna, seguendo la sua amica che aveva iniziato ad avanzare in tutta fretta verso la porta. Quando uscì dalla stanza, videro Harry aspettarle con le mani in tasca.

<< Perché non mi hai avvertita? >> chiese Daisy, arrabbiata. << Avevamo detto niente segreti. >>

<< Me lo avresti impedito. >> rispose lui, distogliendo lo sguardo così da non guardare gli occhi feriti della sua gemella.

Mentre stava per rispondere, videro una figura allampata avvicinarsi ferocemente verso di loro. Quando Daisy capì cosa stava per succedere fu troppo tardi: Theo aveva tirato un pugno in faccia ad Harry, rompendogli il naso.

<< Perché cazzo lo hai fatto? >> urlò il serpeverde.

<< Non credevo ti importasse di tuo padre. >> ribatté Harry, asciugando il sangue con la manica del suo maglione ed avvicinandosi all'altro ragazzo. << Sei spaventato che qualcuno mi creda? >>

<< Sei un fottuto ipocrita. >> sputò Theo, guardandolo con disgusto. << Hai pensato alle ripercussioni della tua stupida intervista? Sai cosa significherà per me? Avrò gli occhi di tutti addosso, non posso rischiare che scoprano di lei. È troppo importante. >>

<< Non sapevo niente. >> disse Daisy, per nulla dispiaciuta per il fratello. Era stato irresponsabile dichiarare guerra in quel modo se non addirittura insensato. Se le persone vorranno continuare a negare il ritorno del mago oscuro, continueranno a farlo anche dopo l'intervista.

<< Lo so. >> rispose lui, guardandola con affetto. La maschera fredda ormai sparita dal suo viso. << Dovremmo mantenere le distanze per un po', non metterti nei guai nel frattempo. >>

Cosa avrebbe potuto essere | Theodore NottDove le storie prendono vita. Scoprilo ora