Capitolo 29.

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Mi sveglio sovrastata dalla luce intensa che fuori esce della finestra facendomi aprire involontariamente gli occhi.

Ogni tanto c'è una luce bella.
Che fa riflessi su tutte le cose: cielo, occhi, finestre.
Il tempo sorride e le persone s'innamorano.

Mi guardo intorno spaesata, per poi guardare il mio corpo nudo coperto in un lato con un lenzuolo.

Sorrido pensando alla notte scorsa, giro gli occhi sull'altro mio lato, ma non trovo Neymar.

Mi alzo guardandomi un'altra volta intorno e decido di alzarmi, stropicciandomi prima gli occhi, e subito dopo vado verso la doccia.

Mi affretto ad entrarci dato il bisogno e mi lavo per bene, notando i vari prodotti che usa Neymar, devo dir la verità sono proprio buoni.

Mentre uscivo dalla doccia noto un profumo, lo prendo mettendomelo addosso, ma mi accorgo che è il profumo che usa lui tutti i giorni e che me ne sono fottutamente innamorata.

Faccio i miei pensieri e prendo i vestiti sparsi di ieri e me li infilo di nuovo, quando vado a casa mi cambio ovviamente.

Mi avvio verso il lungo corridoio ma purtroppo incrocio...

"Erica!" Mi saluta il bambino, non affretto ad abbassarmi e ad abbracciarlo.

"Buongiorno Davi!" lo saluto anch'io accarezzandogli la guancia.

Mi blocco pensando cosa avesse pensato di me il bambino dato che sono uscita dalla stanza del padre.

Ma vedo il bambino ridere, così non affretto a rider anch'io.

"Hai fatto colazione?" Gli sorrido, ma smetto appena vedo che fa no con la testa.

"Muoviamoci!" Rido.

Scendiamo le scale insieme mano nella mano, e intravedo Neymar che cerca di cucina qualcosa.

Vedo Davi guardarmi uno sguardo divertito e io faccio la stessa cosa.

"Ma cosa diavolo stai facendo?" Sbotto ridendo notando uno strano malloppo in padella.

"Neymar" lo chiamo guardando che sta fissando quella padella da ormai minuti.

"Dio, volevo fare dei Pancake ma non mi è uscito abbastanza bene" dice girando quel miscuglio nella padella.

"Tu credi?" Rido sotto i baffi.

Sento il suo sguardo sul mio guardandomi in modo provocatorio.

"Allora falli tu allora!" Urla sfidandomi.

"Oh e va bene" dico ridendo cercando i vari prodotti.

"Mh farina 125 g, latte 200 g..." mentre ripasso la ricetta è prendo i vari prodotti, alzo lo sguardo notando come si divertono Neymar e Davi.

"Anche io stavo facendo così!" Dice indicando il vassoio sotto di me.

"Neymar, Cucinare non significa solo leggere una ricetta: è una questione di sensibilità, di rispetto degli ingredienti e dei tempi di preparazione." Dico in modo sicura.

"Mh" sbuffa e poi ritorna sul bambino facendomi ridere.

Dopo vari minuti il primo pancake è pronto.

"Ho una fame!" Dice venendo verso di me.

"Giù le zampe questo è per il bimbo" dico guardando male Neymar ma sfortunatamente non ci riesco dato che scoppio a ridere subito dopo.

"Maddai!" Dice andando di nuovo a sedere, non ho mai visto questo lato scherzoso di Neymar, spero di vederlo tante volte.

"Ecco a te" dico passando 2-3 pancake al piccolo e subito dopo passando a Neymar le stesse proporzioni e poi subito dopo anche a me.

"Scusa perché te quattro?" Mi chiede ridendo.

"Perché ho cucinato" dico iniziando a mangiare i miei pancake con un po' di nutella sopra.

"Mhh sono una meraviglia" dice il brasiliano mentre mangia un pezzo.

"Dicevi Neymar?" Dico guardandolo soddisfatta.
"Oh e va bene hai vinto tu" dice alzando le mani in segno di arresa facendomi ridere.

Sembriamo quasi come...una famiglia.

Dopo aver riso, scherzato e aver mangiato i nostri pancake io resto con Davi dato che Neymar deve andare ad allenamento.

Vedo Neymar prendere il suo borsone, ma si blocco subito guardando prima me e poi Davi.

"Hei" mi chiama io mi giro confusa.
"Volete venire" dice indicando la porta.

Mi alzo con il busto dal divano facendo un sorriso.

"Mi piacerebbe tanto ma dovrei prima cambiarmi..." dico indicando i miei vestiti, sorridendo imbarazzata ricordandomi lui sopra di me che me li sfila.

"È presto passeremo prima da casa tua" dice sorridendo, guardando il mio imbarazzo.

"Va bene" dico appena gira l'angolo di una stanza guardo Davi che mi abbraccia sorridendo.

Dopo aver preso la mia borsa usciamo di casa tutti è tre, guardando Davi mano a mano con il papà e io ovviamente affianco.

Dio vorrei che fosse sempre così.

Appena sono uscita fuori dalla casa ho notato un sole davvero forte da quasi farmi togliere la felpa.

Di fronte a me c'è la macchina di Neymar in tutta la sua bellezza, è un Audi blu elettrica.

In questo momento non so proprio come comportarmi.

"Che fai lì? Salta su!" Dice il brasiliano.

Osservo Davi andare nei posti dietro, dovrei fare anch'io la stessa cosa.

"Dove stai andando?" Dice Neymar ridendo dal suo posto girandosi poco, mentre salgo nei posti dietro.

Mi blocco confusa.

"Vieni qui!" Dice indicando il posto davanti.

Non rispondo faccio solo un sorriso che nota.

Apro la portiera salendo notando che possiede degli occhiali da sole, guardo attentamente il suo viso laterale i suoi lineamenti perfetti, osservo anche le sue mani sul volante, piene di tatuaggi e soprattuto piene di anelli, e molto più attraente del solito.

Vedo che mi lancia un'occhiata sorridendo, in questo momento mi sento la ragazza più fortunata al mondo.

Come ci sono finita qui davanti in macchina con un calciatore di fama mondiale?
Me lo chiedo anch'io.

Spazio autrice
Vorremo essere tutti Erica in un certo modo🫠🫶🏻😫
Ragaaaa 2 mila!!!
Vi amo, spero che cresciamo sempre di più, questa storia per me è vita.

Un bacio e al prossimo capitolo ❤️🫶🏻

BABY-SITTER |Neymar Jr|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora