Capitolo 31.

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"Dai andiamo da papà" dico sorridendo al bambino che corre verso il papà.

Sorrido guardando il papà prenderlo al volo, così prendo il mio cellulare è faccio una foto, mi copro la bocca con la mano per nascondere il mio sorriso mandando la foto a mia madre.

Neymar ha finalmente finito di fare i suoi allenamenti, vedo che mi indica di venire verso di lui.

Mi vorrei quasi girare per capire se sono io.

Sorrido andando verso di loro, appena sono davanti a loro Neymar mi prende dal fianco mettendomi di nuovo affianco a lui dirigendoci verso l'uscita con un sorriso stampato in faccia.

Mentre attraversiamo la porta d'uscita veniamo di nuovo assolti dai paparazzi, in preda di autografi e foto.

Sento la mano di Neymar stringermi più forte di prima, e questa cosa mi fa preoccupare dato che alzo lo sguardo verso di lui e vedo che il suo sguardo é spento.

Appena salgo in macchina aspettando che salga anche lui, dato che si è fermato a fare degli autografi.

"Chi è la ragazza? Dov'è Bruna Marquezine?" Chiede un signore con la videocamera pura fa su
Neymar, vedo il brasiliano ignorarlo ed entrare in macchina.

Sfreccia velocemente verso l'uscita del cancello.

"Non dovevo portarti qui" sussurra a denti stretti.
"Perché?" Chiedo confusa mettendomi più comoda sul sedile.

"Non dovevano vederti" dice, dubito che si rivolge ai paparazzi.

"Non fa niente è tutto ok" dico avvicinando la mia mano verso la sua ma la tira indietro facendomi rimanere di soffiato.

Giro la mia testa verso il finestrino, sentendo le lacrime che chiedono di fuoriuscire.

mi sento così dannatamente sbagliata

passano gli anni e io mi chiudo in me stessa.

Scorgo lo sguardo delle persone, sono tutti fottutamente uguali e fastidiosi.

Più lì guardo e più mi accorgo di non voler essere come loro, però più guardo me, più vedo il mio mondo sbriciolarsi

non vorrei nemmeno essere me.

Sono solo una cazzo di ragazza che ha avuto esperienze brutte dalle persone e adesso sono triste.

Non mi fiderò mai più di nessuno.

sono bloccata in un loop di me stessa che non riesce più a interagire con nessun essere umano che non sia un pechinese col musetto schiacciato.

Sento una lacrima uscire in silenzio.

"Neymar" lo chiamo girando di poco il viso verso di lui non facendomi notare.

"Te lo ripeto, cosa siamo?" Sono calma anzi calmissima, ma dentro mi sento dannatamente esplodere e voler scomparire da quest'auto.

Cala un silenzio assordante facendo uscire sempre di più le mie lacrime, mi giro del tutto facendo notare le mie lacrime che fuoriescono da sole, senza un comando.

"Cosa siamo Neymar" sussurro di nuovo cercando il suo sguardo, guardo il bambino che fortunatamente si è addormentando.

"Ti prego rispondimi" sussurro con un singhiozzo.

Sento che respira affannosamente e gira in modo violento dentro un parcheggio d'erba.

"Neymar" sussurro guardando davanti a me notando la zona spaesata.

Mi giro di nuovo verso lui notando che mi sta guardando.

"M-mi dispiace" inizia a parlare in modo nervoso.

"Non doveva andare così tra noi tu sei la baby sitter di mio figlio" il suo sguardo é basso.

"Guardami" sussurro, vedo che scuote la testa e poi alza lo sguardo guardando i miei occhi, prima destra poi sinistra.

"Tu vuoi veramente questo?" Chiedo sperando in una negazione.

"Si" sussurra.

"Come faccio a dimenticare un rapporto Neymar?" Dico iniziando a piangere interrottamente.

"Tu non te ne rendi conto!" Urlo mettendomi le mani nei capelli con frustrazione.

Mi sento rifiutata
Non voluta
Un problema troppo grande
per poter essere gestito, risolto.
Non vado bene così.
E invece vorrei solo essere accettata per quello che sono.

Lo vedo sfrecciare di nuovo sulla strada senza darmi un minimo di attenzione.

Appena si inizia a vedere le case, capisco che siamo diretti verso casa mia.

Cosa pensavi Erica?
Che ti saresti messa con un calciatore così splendido di fama mondiale?

Sento la macchina fermarsi alzo lo sguardo notando la mia casa.

Sto per scendere ma vengo fermata da una mano che blocca il mio braccio.

"Erica" mi chiama giro di poco il mio viso ma non del tutto.

"C'è la faremo a dimenticare non è un problema" mi accarezza il braccio.

"Non riuscirò a dimenticare il fatto che mi sia innamorata di te"
sussurro, ma dal suo sguardo credo abbia sentito.

Ho quella disperata sensazione che niente abbia senso. Allora decido di innamorarmi, ma è troppo difficile. Voglio dire, pensi costantemente a una persona ed è soltanto fantasia, non è reale, e poi diventa una cosa così coinvolgente, devi vederla di continuo e va a finire che è un lavoro come un altro.

Non lo faccio ribattere che scendo dalla macchina andando di corsa verso il mio portone, salgo le scale andando verso la casa di Alfred.

"Ehi Erica" mi butto su di lui, abbracciandolo scaricando le mie lacrime, vedo che chiude la porta e mi fa sedere sul divano delicatamente con sempre le sue braccia che mi circondano.

Neymar

Guardo mio figlio dormire beatamente, e sospiro, guardandola andar via avvicinarsi sempre di più al portone.

"Non riuscirò a dimenticare il fatto che mi sia innamorata di te"

Le sue parole mi rimbombano in testa facendomi tirare i capelli con frustrazione.

Non perderò anche lei.

Mi affretto a scendere dalla macchina e corro verso il portone prima che si chiuda dei tutto tendendolo da una mano.

Mi affretto a salire le scale guardandomi attorno, ma mi fermo guardando Erica abbracciata al mio avvocato Alfred, lo vedo accarezzare i suoi capelli in modo delicato mentre gli sussurra qualcosa all'orecchio facendomi infastidire ancora di più di quando lo fossi già.

Osservo attentamente la scena guardandoli entrare in casa.

"Cazzo!" Sbotto scendendo velocemente le scale andando di corsa verso la mia macchina, notando che Davi dorme ancora beatamente.

E più passavo il tempo con lei e più mi innamoravo di me stesso.

Lei mi faceva ridere, e io mi innamoravo della mia risata.

Mi accarezzava i capelli, e io potevo percepirli tra le mie dita, così lisci e morbidi...

Mi accarezzava il viso, le labbra... e io mi vedevo con i suoi occhi, come se mi guardassi allo specchio.

Non sapevo come lei mi vedesse, ma secondo me ero bellissimo.

E io sapevo come volevo essere amato, ma nessuno era disposto a farlo.




Spazio autrice
Ciao a tutti!
Spero che la storia continui ad aumentare con le visualizzazioni😫🫶🏻❤️
Un bacio e al prossimo capitolo 💘
P.s. Sopra ho messo una foto che per me potrebbe essere Erica l'ho messa anche nel primo capitolo di questa storia così per i nuovi lettori la potrebbero immaginare meglio.❤️

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