Capitolo 12.

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Mi sveglio di sopra fatto, guardando il sole che piano piano sale.

Da sempre, l'alba è uno dei momenti più romantici e suggestivi della giornata. Questo momento della giornata ha infatti ispirato moltissimi autori e poeti per scrivere i loro versi più belli. Inoltre, l'alba è simbolo di rinascita. Ci sembra di rinascere con lei ogni giorno, individuare nuovi obiettivi da raggiungere, migliorarci e trovare sempre un buon motivo per sorridere.

Amo leggere, formulare delle frasi prese dai libri stessi.

Prendo il telefono sul comodino e osservo diverse Email e poi un messaggio.

"Dalle 9:00 alle 11:00"

Osservo attentamente quel messaggio prima di sbuffare.
Come se non fosse successo niente.

Poso il cellulare prima di sospirare, mi manca Alfred, ho sbagliato con lui, forse sono davvero innamorata di lui?
O è solo attrazione fisica?
Mi sono comportata come un'adolescente.

Prendo la forza di alzarmi dal letto, mi vesto per poi truccarmi con le solite cose.

Busso alla porta davanti, aprendomi subito dopo un Alfred appena sveglio.

"Scusami se ti ho svegliato" sussurro abbassando un po' il capo per l'imbarazzo.

"Non fa niente, cosa ti porta qui?" Mi chiede un po' scocciato.

"Volevo scusarmi" dico alzando lo sguardo incrociando i suoi occhi,
Occhi che non sanno di niente.

"Ok finito?" Mi chiede picchiettando la sua mano appoggiata sul muro.

"N-no" balbetto.

"Ti prego Alfred! Si mi sono comportata da adolescente ma-" mi blocco non sapendo cosa aggiungere.
"Ma?" Mi incita a continuare.

"Ma...non lo so non so cosa mia sia preso" gesticolo all'aria.

"Da quando..." abbasso la testa.
"Da quando? Cazzo parla!" Mi incita di nuovo.

"Da quando sono entrata in quella fottuta casa non ci sto capendo più niente" sussurro.

"Il bambino?" Mi chiede.
"No! Il bambino è fantastico e un angelo" alzo il capo.

"E chi allora?" Mi chiede.

"Il padre Alfred, è così strano" sussurro più a me stessa.

Lo sento ridere, e poi sta per chiudere la porta ma intrufolo immediatamente il mio piede in mezzo.
"C-che stai facendo?" Balbetto cercando di guardare il suo sguardo ma con scarsi risultati dato che toglie il mio piede e chiude la porta.

"Fantastico!" Urlo.

"Dio!" Sussulto girandomi notando l'anziana fissarmi, mi metto la mano sul petto.

Vedo che scuote la testa in senso di negazione e rientra subito in casa.

Sbuffo, non sapendo che fare.
Quindi decido di andare al lavoro in anticipo.

Sfreccio la casa, facendo tutti i passaggi davanti al cancello mi avvio verso la grande porta.

Inaspettatamente mi viene ad aprire Adelíne.
"Si lo so è un po' presto!" Alzo le mani al cielo giustificandomi.
"Ma non sapevo che fare" sussurro.

"Vieni ti faccio la colazione" sorride, annuisco ringraziandola.

Mentre vado in cucina noto una figura femminile seduta mentre fa' la sua colazione.

Mi guarda alzando il sopracciglio.

"Bruna lei è la Baby sitter!" Mi indica Adeline.

"Oh piacere io sono Bruna la compagna di Neymar" Si alza facendo un sorriso.
"Piacere Erica" gli stringo la mano.

"Prego accomodati" mi indica la sedia con la colazione già esposta.
"Grazie" sorrido.

"Sei giovane..." sussurra scrutandomi.
"Non così tanto, ho 25 anni" dico bevendo il mio caffè.
"Oh si che lo sei! Io 29!" Ride.

"Ho sentito da Neymar che Davi si trova davvero bene con te" sorride.
Annuisco incerta e continuo la mia colazione.

"D-da quando state assieme?" Chiedo.
"Intendo tu e Neymar?" Il mio sguardo è fisso sul cornetto alla nutella.

"Mh, da un anno!" Dice mentre beve il suo the.

"Wow!" Sussurro ma per lo più strozzato.
Riprenditi!

Dei flash in cui Neymar mi stava per baciare mi titubavano la testa, poi guardo la ragazza che non smette di parlarmi.

"Ehi!" Sussurra.
"Credo che oggi farò il test di gravidanza" sorride.
"È un segreto, te lo dico perché mi stai davvero simpatica"
"Sei incinta?" Sussurro sconcertata.
"Non lo so..." abbassa lo sguardo sorridendo.

"Saremo ottime amiche Erica!" Dice sorridendomi per poi lasciarmi lì.

"Puttaniere" sussurro finendo in un sorso il caffè.
"Chi?" Sobbalzo sentendo una voce.

Mi giro di poco notando i tatuaggi con la coda dell'occhio.
"Chi?!" Ripeto io nervosa.

"Ma che ci fai qui?" Mi chiede avanzando a passo lento verso di me.
"Davi dorme" sussurra.
"sono venuta prima non avevo nulla da fare, mi scusi se gli ha dato fastidio" osservo la sua figura sedersi affianco a me.

"Non mi da fastidio anzi" mi scruta attentamente.



Spazio autrice
Raga sono in vacanza quindi sono rari casi che aggiornerò un bacio ;)

BABY-SITTER |Neymar Jr|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora