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ANNE's POV

Eravamo tutti quanti seduti a tavola quando la nonna rispose alla mia domanda.               

"Un paio di anni fa in questa casa abitavano una ragazza e suo padre. Questo signore, non giovanissimo, era seguito da uno psicologo per problemi legati all'attività celebrale. Era considerato "non normale". Conseguentemente, anche la figlia veniva considerata anormale e parlava di cose strane: diceva di riuscire a parlare con gli spiriti e, udite udite, addirittura con la morte."

Io e Tommy rimanemmo a bocca aperta, spaventati. Io andai in grembo a mio padre e mio fratello a mia madre; non che i miei non fossero spaventati.

"Un giorno ci fu un forte litigio tra padre e figlia. Successe una specie di caos, così lui la legò alle scale cercando di strozzarla con una corda, ma non ci riuscì. Preso dalla rabbia, quindi incapace di intendere e di volere, corse in cucina a prendere un coltello e con quest'ultimo la colpì violentemente. Il corpo era ormai privo di vita, così lo seppellì."

Il sangue nelle vene si gelò, il cuore cambiò improvvisamente frequenza di battito. Nessuno riusciva a dire nulla, così la nonna continuò il tuo orribile racconto.

"Nei giorni a seguire l'uomo udì, in una limpida notte, la voce della figlia. Si affacciò alla finestra e vide l'altalena muoversi avanti e indietro, proprio come se qualcuno ci stesse giocando. Impaurito uscì fuori per cercare il corpo della figlia che lui stesso aveva sotterrato, ma non lo trovò; così prese la decisione di prendere un'accetta e circumnavigare per casa, fino ad arrivare in camera della figlia. Era lì, nella sua cameretta, proprio seduta davanti alla scrivania: il fantasma di sua figlia era dinanzi ai suoi occhi a disegnare demoni. La ragazza gli sussurrò con una voce terrorizzante che avrebbe perseguitato tutti coloro che avessero abitato in quella casa. L'uomo, dopo aver udito a quelle parole, era tanto impaurito e ogni notte sentiva i lamenti della figlia. Così un giorno, preso dai rimorsi, decise di murarsi vivo per non ascoltare i sensi di colpa. La luna entrò in scena e ormai l'uomo era murato; riusciva però a sentire ancora il suo respiro affannato, era stanco ma non riusciva ad addormentarsi. Il tentativo fallì. La mattina seguente, appena si svegliò, si trovò di fronte il fantasma della figlia che prima gli sorrise maleficamente e poi lo sbranò".

Tutti rimasero paralizzati dal racconto della nonna che aprì la bocca e continuò a parlare.

"Dopodiché la casa fu messa in vendita ad un prezzo stracciato e i proprietari successivi, credendo di chiudere un vero affare e non credendo a quelle dicerie, la acquistarono. Dopo qualche giorno il possessore della casa continuava a pensare all'accaduto costantemente e così urlò a gran voce che non credeva a questa storia nemmeno se avesse avuto delle prove; lo fece un po' per liberarsi da quei pensieri. La sera successiva salendo le scale trovò un corpo senza vita di un bambino: suo figlio. In lacrime e preso dalla paura, l'uomo che non aveva creduto a quelle sciocchezze provò a scappare dalla casa, ma non ci riuscì. Il fantasma fece un'altra vittima" prese un attimo di fiato.

"Io non sapevo di questa storia quando ho comprato la casa, solo in un secondo momento ne sono venuta a conoscenza. Sarei scappata, ma non avrei voluto essere una delle vittime. Mi scuso di avervi messo in una situazione simile e spero che non vi faccia del male."

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