ANNE's POV
Eravamo dentro la sua stanza. Si potrebbe immaginare tutta cupa, scura e terrificante; ma non era affatto così.
Era una camera con pareti dipinte di rosa chiaro, c'era un elegante parquet e un lampadario fucsia molto grande. C'era un letto a baldacchino anch'esso rosa come le pareti.
Ci muovemmo lentamente nonostante non c'era nessuno. Così, passo dopo passo, mi avvicinai alla scrivania dove c'erano poggiati dei disegni abbastanza strani.
Cercai di mettere a fuoco le immagini e intravidi fra alcuni scarabocchi, il disegno di una ragazza. Sotto il disegno riuscì a leggere qualcosa: Jade, questo è il mio nome.
Quella era una semplice pagina del diario di Jade che era proprio di fianco a questo disegno, avrà semplicemente strappato il foglio dal diario.
Incuriosita, iniziai a leggere. "Ho 13 anni e adoro l'orrore. Mi piacciono i cattivi, vorrei interpretarne uno un giorno."
Già da questa prima affermazione pensai che per una ragazza di 13 anni non è normale pensare a queste circostanze. Poi continuai la lettura.
"Sono stata seguita da qualche psicologo, ma gli strizzacervelli non capiscono niente, vorrei ucciderli con le mie stesse mani. Umh, in effetti l'ho fatto ed è bello assaporare il loro sangue. Oggi ho litigato con mio padre, spero che succederà qualcosa di brutto. In questa casa niente è normale, nemmeno le persone che vi abitano. Personalmente credo nei fantasmi, loro sono così spietati e a me questa cosa piace. So come spaventare la gente, me l'hanno insegnato loro. Odio tutte le persone che non credono in loro, quindi odio la maggior parte degli esseri viventi. Quando sarò un fantasma dell'inferno mostrerò a tutti che bisogna temere gli spiriti perché loro sono capaci di ucciderti con la sola forza del pensiero. Adesso vado a morire, finalmente entrerò nel loro mondo. Questa casa sarà un cimitero."
Ero sconvolta dalle affermazioni che avevo appena letto.
"Jade si è fatta uccidere. Fino ad all'ora non aveva ucciso nessuno, a parte suo padre, in questa casa; forse se n'è andata, possiamo stare tranquilli" pensavo tra me e me.
Dopo aver letto ciò che aveva scritto Jade, porsi il disegno a Tommy.
Mio fratello lo guardò accuratamente: era una bambina raffigurata dal collo in su, una ragazza con lunghi capelli ed occhi grigi come la strada. Nei suoi occhi vedevo la cattiveria più raccapricciante di questo mondo.
Posai il foglio dove l'avevo lasciato e uscimmo dalla stanza tenendo Tommy per mano.
Ero stranamente soddisfatta e sollevata. Quella storia di Jade mi stava dando al cervello e conclusi che il messaggio "abbi paura" era stata solo una coincidenza.
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Horror Destination
HorrorLa piccola Anne si trasferisce, insieme alla sua famiglia, dalla nonna per trascorrere del tempo insieme a lei. Inizialmente sembra tutto rose e fiori fino a quando la nonna decide di svelare dei segreti che si riveleranno micidiali per tutte le per...