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IL CERCHIO SI CHIUDE



«Charlotte» Victor respirò a fondo e le si avvicinò poco. «Rivestiti, per favore.»

Quella frase gli sembrava così strana mentre usciva dalla sua bocca; non l'aveva pronunciata spesso nella sua vita, eccetto quelle volte che una cliente o due si erano invaghite di lui e si erano presentate lì, nel cuore della notte, vestite solo di una fantasia. Non aveva mai neppure dovuto chiedere a nessuna di spogliarsi, in tutta onestà.

Le donne con cui era stato non gliene avevano mai dato il tempo e avevano sempre fatto tutto da sole. Eppure, eccolo lì, a trentanove anni, davanti alla donna che fino a poco fa credeva di amare, a chiederle di rivestirsi. Non che la vista lo disturbasse... Charlotte era una bella donna, con un bel corpo e tutte le curve al punto giusto e da uomo era attratto, ovviamente.

Però non era lei, non era Hazel. Abbassò lo sguardo sperando che lei recepisse il messaggio, ma la bionda Wedding Planner, invece di rivestirsi gli si avvicinò e gli afferrò una mano poggiandosela su un seno.

«Lo so che mi desideri, te lo si legge nello sguardo. E so che vuoi di più Victor, ed è anche per questo che sono qui: sono tua, completamente» gli disse. «E lo so che ti ho detto di no una volta, ma è stato un errore e l'ho capito, finalmente.»

«Charlotte» ripeté Victor indietreggiando, riuscendo finalmente a ritrarre la mano. «Ti prego, non...»

«Tu mi ami» lo interruppe lei prendendogli il viso tra le mani. «Lo vedo dal modo in cui mi guardi. E ho capito, ho capito cosa hai fatto, ho capito che Hazel era solo un modo per farmi ingelosire. Voglio dire, andiamo... lei è carina ma non è decisamente adatta a te.»

«Sul serio? E tu come lo sai? Non sai niente di me» le disse pensando che doveva vederci parecchio male se vedeva amore per lei nei suoi occhi.

«So che tu ami l'avventura, l'eccitazione continua. Hai bisogno di qualcuno che non ti faccia annoiare e Hazel non mi sembra quel tipo di donna. Lei probabilmente vuole qualcosa di stabile e duraturo, vuole l'amore delle favole, vuole cose troppo diverse da quelle che vuoi tu. Che vogliamo noi. Perché io e te siamo simili, Vic. Siamo due facce della stessa medaglia. Siamo fatti per stare insieme.»

L'uomo si sentì dispiaciuto, per Charlotte che sembrava davvero sincera, per sé stesso perché aveva anche solo pensato di poter amare qualcuno così superficiale. Magari era vero, magari Hazel voleva davvero il lieto fine delle favole e lui non era un principe, ma poteva diventarlo. Per lei.

Ci avrebbe messo tutto l'impegno possibile, avrebbe fatto tutto ciò che doveva, perché la bella e strana Hazel Law gli era entrata dentro e sembrava non esserci modo di farla uscire. Prese Charlotte per le braccia e la allontanò, afferrò il cappotto e glielo rimise addosso. Lei oppose resistenza per qualche secondo, poi finalmente sembrò capire e infilò le maniche coprendosi ben bene.

«Proprio non mi vuoi» mormorò scuotendo il capo. «Allora sei davvero innamorato di Hazel.»

«Provo qualcosa di molto forte per lei» le disse lui. «E non voglio rovinare tutto. Charlotte, sai che ti sono affezionato e sì, c'è stato un momento in cui avrei voluto di più con te, ma è passato ora.»

«Capisco» annuì lei con un sorriso triste, avviandosi verso la porta. La aprì e uscì sul pianerottolo, Victor la seguì. «Allora non ha senso che rimanga ancora qui.»

«Buona fortuna, Charlotte. Per tutto.» Victor si sentì leggero, così consapevole che quasi gli venne da ridere. Alzò la mano per salutarla ma lei lo afferrò e lo baciò.

Insieme... ma non troppoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora