Capitolo VI

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Cominciò tutto con un bacio casto e dolce, e fu proprio Chuuya a prendere l'iniziativa a ravanare nella bocca di Dazai come se ne volesse di più. Difatti il rosso non riusciva a fermarsi. La sua mente era ancora lucida, ma non riusciva a controllare il suo corpo, tant'è che presto si avventò sul più grande e gli si mise a cavalcioni, continuando quell'inseguimento che si era andato a formare tra le loro lingue. Dazai però fu il primo a staccarsi e con poca grazia stese il rosso sul materasso e ridusse la lunghezza delle catene. Dopodiché si premurò di togliere pantaloni e boxer a Chuuya, e dato che quest'ultimo non poteva ricambiare il gesto, ci pensò da solo. Si avvicinò poi all'armadio e ne estrasse gli strani anelli che aveva notato il più piccolo la mattina.

- "Cosa sono quelli?"

- "Haha sono sicuro che ti piaceranno. Ora sta' fermo, non mi va di legarti anche le gambe"

Dazai si avvicinò e ne infilò un paio sull'erezione del ragazzo sottostante, poi li accese tramite un telecomandino che prima teneva in mano, ma che ora aveva appoggiato a terra.

- "Adesso voglio provare con te un altro tipo di tortura"

Chuuya cominciò a gemere e si godette tutto il piacere che stava provando, ormai aveva smesso di provare a controllare il suo corpo e si era lasciato nelle mani del più grande,  il quale prese un bisturi, e cominciò a fare delicati tagli lungo le cosce del più piccolo. Questi non erano profondi, quindi non pericolosi, ma provocavano quel tipico bruciore che fece inebriare ancora di più entrambi.

- "Mh- Dazai ti prego, prova sulle braccia"

- "Oh, vedo che ti stai divertendo"

Al che il più grande si spostò sull'avambraccio del rosso e tracciò piccoli segni, dal quale scendevano piccoli rivolini vermigli.

- "Ah- sì così è perfetto, s-sto per venire"

- "Di già? Io però non mi sono ancora diverti-"

Venne interrotto da un gemito molto più forte rispetto agli altri, mentre il colpevole di quel suono poco virile si dimenava sotto di lui. Dazai allora procedette a spargere tanti piccoli baci sui punti precedentemente tagliati, leccando e gustandosi la sostanza dal sapore metallico che stava per seccarsi.

- "D-dazai basta, sono venuto togli sti cosi"

- "Non esiste Chuuya-kun, se ti piacesse non sarebbe più una tortura"

Il più grande allora fece per dirigersi di nuovo a quel dannato armadio e ne estrasse un vibratore, che agli occhi del più piccolo parve alquanto grosso. Poi, dopo averlo ben inumidito con il suo amato lubrificante, il castano procedette ad accenderlo e inserirlo dentro il rosso senza la minima preparazione.

- "AH CAZZO DAZAI FA MALE... Ti prego piantala..."

- "Fuori dici così, ma guardati: sei già di nuovo duro eheh"

Il sorrisetto sadico tipico del castano spuntò fuori in tutta la sua bellezza, mentre Chuuya tornava ad eccitarsi, pronto a venire di nuovo.

- "Ah-ah m-muovilo per favore, sto per venire di nuovo"

Dazai non se lo fece ripetere che cominciò a muovere su e giù l'enorme dildo che aveva inserito poco prima, vedendo Chuuya contorcersi sotto di lui. Ovviamente in poco tempo il ragazzo venne di nuovo, riversandosi ancora sul suo ventre.

- "P-per favore, b-basta così Dazai, non ce la faccio più..."

Il più grande ignorò le suppliche del rosso e non mosse nulla, anzi, cominciò a toccarsi guardando Chuuya piangere, con le ferite ancora aperte, stremato dalla troppa stimolazione.

- "Chuuya-kun, tieni aperte le gambe, voglio vedere bene i tagli che ti ho fatto, sempre che tu non voglia che te ne provochi altri... Questi lasciano la cicatrice lo sai?"

- "Ti prego Dazai basta così, non ce la faccio più"

Lacrime copiose scendevano sulle guance del rosso, il quale era di nuovo in erezione, per colpa della droga. Era sinceramente spaventato, non sapeva se avrebbe eiaculato o perso sangue dalla terza volta in poi, ma non poteva farci nulla, e così divaricò le gambe come gli aveva chiesto il più grande.

- "AHH- Basta per favore"

- "Bravo così, supplicami di smettere"

Preso dalla foga Dazai sfilò un anello a Chuuya e cominciò a usarlo lui, ciò dette un minimo di sollievo al rosso che era sicuro che tra un po' avrebbe cominciato a eiaculare sangue. Così accadde, e il castano venne a ammirando la scena.

- "Ah- cavolo Chuuya mi hai fatto aspettare parecchio prima di farmi vedere sta scena"

- "Per favore basta"

Il rosso continuava a piangere e dimenarsi dal fastidio, quando finalmente sentì quegli aggeggi malefici spegnersi, e prese un bel respiro di sollievo. L'effetto della droga era svanito: erano rimasti a giocare in quello stato per almeno un'ora, e tutto ciò che voleva era una doccia e stare solo.

- "Sei davvero bello quando piangi lo sai?"

- "Per favore allentami ste catene e lasciami solo, voglio lavarmi"

- "Va bene va bene, ti porto un cambio, anche perché la tua maglia è lercia di sperma e sangue... Che schifo"

- "Ma se sei stato tu a ridurmi così!"

- "Io? Ah, vero. Dai su, non farne un dramma. Ora, visto che non puoi camminare, ti tolgo le catene così puoi dirigerti strisciando verso la vasca."

Chuuya rimase interdetto, ma poi provò ad alzarsi ed effettivamente faceva un male cane, i tagli bruciavano da morire e il suo fondoschiena era distrutto. Per non parlare del fatto che aveva del tutto perso la sensibilità alle parti basse. Cadde dunque a terra, e cominciò a strisciare verso il bagno come aveva previsto Dazai e cominciò a riempire la vasca, aspettando un cambio di vestiti che non tardò ad arrivare.

- "Bene Chuuya-kun, ora ti lascio tranquillo a lavarti, io esco. Mi raccomando non provare a scappare, te ne pentiresti, fidati."

- "Dove cazzo vuoi che vada ridotto così?"

Il più grande dopo ciò poggiò il pigiama pulito e dei boxer lì vicino, recuperando la maglia sporca per poterla lavare, e se ne andò canticchiando una canzoncina inventata sul momento.

- "You can't have a double suicide if u are alone"

Quello lì è tutto pazzo
Pensò Chuuya prima di spegnere l'acqua e mettersi con fatica nella vasca. Ma tutti i suoi sforzi ripagarono, ed ebbe il bagno che secondo lui fu il più rilassante che avesse mai avuto, e anche il più lungo.

Non sei abbastanza || SoukokuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora