Marzo: Seduta III

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- "Ciao"

• "Ciao, ben tornato. Accomodati."

- "Grazie"

• "Allora dimmi, cos'è successo in questo mese?"

- "Non puoi capire, quella ragazza è semplicemente fantastica. Mi ha chiesto di uscire giovedì e non vedo l'ora."

• "Sono felice che tu abbia trovato una persona con cui parlare"

- "In realtà non le parlo molto delle cose brutte, ci limitiamo ad avere conversazioni normali. Penso sia questo che mi piace di lei: mi fa dimenticare tutto"

• "Peccato però che i traumi non si superino dimenticandoli"

Ci risiamo

- "Vero vero"

• "L'ultima volta ti ricordi dove eravamo rimasti? Intendo prima del disegno"

- "Sì, penso fosse il ricordo più bello che ho di lui."

• "Vuoi andare avanti con la storia?"

- "Più o meno ho raccontato tutto, non saprei cosa dire"

• "Ad esempio, per riprendere il discorso dell'altra volta, parlami di quelle volte che hai sentito di dover essere perfetto. Ti è mai capitato con lui?"

- "Sì, molte volte."

• "Ad esempio?"

- "Mi ricordo che sentivo come se ci fosse una competizione tra me e Atsushi. Non che io volessi vincere chissà che cosa, ma sentivo di dover essere migliore"

• "Essere migliore però non vuol dire essere perfetto"

- "Beh, nel voler essere migliore di Atsushi c'era anche l'intento di aspirare alla perfezione"

• "E perché mai? Insomma se Dazai avesse cominciato a preferire Atsushi ti avrebbe lasciato stare."

- "Sì, si sarebbe liberato di me."

• "Capisco... Senti, ora facciamo un gioco. Era da un po' che volevo proportelo"

Oh no... quando parte così..

• "Io lo chiamo 'scavo', ora capirai il perché. Ti avviso che potrebbe non essere piacevole, quindi ti chiedo di impegnarti al massimo. Me lo prometti?"

- "Che mi impegnerò? Sì lo prometto."

• "Bene. Dimmi, quale sarebbe la cosa peggiore che potrebbe mai capitare se Dazai volesse liberarsi di te?"

Che domanda imbecille

[oddio non ho mai usato sta parola nel racconto. Fa quasi ridere dire imbecille]

- "Che mi avrebbe ucciso ovvio. L'ha fatto con Atsushi, lo avrebbe fatto con me"

• "Invece prova a dirmi quale sarebbe la cosa peggiore che potrebbe accadere se invece lui preferisse Atsushi, ma non ti uccidesse"

Perché parla al presente?
Fa fatica a coniugare i verbi al passato?

- "Oh beh, questa domanda è.... diversa... Fammi pensare."

Avrei paura che non mi desse più attenzioni, che sarei diventato inutile, che tutto il tempo insieme per lui non sarebbe valso nulla...

- "Penso che se lui preferisse Atsushi, la cosa peggiore sarebbe il fatto che mi sentirei usato come un oggetto."

• "Perfetto. Vedi che già la situazione cambia? Volevi essere il migliore per non sentirti un oggetto, non perché avevi paura che ti uccidesse. Ma andiamo avanti."

Non sei abbastanza || SoukokuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora