- "Non toccarmi, maniaco. Sì sono io. Cosa vuoi?"
Le maniere gentili del rosso si fecero subito avanti, lasciando interdetto l'altro ragazzo. Egli era bruno di capelli e di occhi, era alquanto alto e sotto il cappotto beige portava delle bende che percorrevano le braccia e il collo. Chuuya fece fatica ad ammetterlo a se stesso ma Dazai lo incuriosiva. Il rosso non era gay, e per carità aveva avuto alcune notti con degli uomini, ma alla fine arrivò alla conclusione che le donne erano decisamente meglio. Ciò però non toglieva il fatto che il sesso era pur sempre sesso, e a lui piaceva da matti.
- "Volevo che conoscessi il mio nome. Allora ci si vede in giro Chuuya"
Dazai sfoggiò un gran sorriso e concluse con un occhiolino, tornando a bere il suo Whiskey. Il rosso rimase senza parole, tanto che se ne andò senza rispondere. Per tutto il tragitto verso casa ripensò all'accaduto (come farebbe chiunque) e non riusciva a capire cosa significassero quelle parole.
Dannato Dazai, che nome di merda.
Chissene frega di come ti chiami
Ma poi chi cazzo è?
Come fa a conoscermi?
"ci si vede in giro"... È per caso una minaccia?
Oh no, non dirmi che è il fratello di quella maniaca che mi segue a scuola...Pensava tra sé e sé mentre apriva la porta di ingresso. Chuuya viveva da solo, i suoi genitori erano morti e la proprietaria del palazzo gli aveva permesso di restare nell'alloggio visto il profondo affetto che provava per lui: lo aveva visto crescere e di certo non voleva smettere. Il ragazzo si tolse le scarpe, poi il soprabito nero, poi il cappello. Infine si diresse in salotto e si sdraiò sul divano. Quando era a casa, era solito parlare con un peluche a forma di coniglio bianco che gli avevano regalato i Suoi il giorno prima dell'incidente. Ciò lo aiutava a ragionare e a sentirsi meno solo.
- "Oggi ho incontrato un ragazzo. Era molto bello sai? Insomma, era strano. Mi ha parlato e toccato e sapeva il mio nome. Dovrei chiamare la polizia?"
...
- "Mi ha preso per il polso e mi ha detto di chiamarsi Dazai..."
...
- "Aveva degli occhi davvero belli, ed era coperto di bende."
...
- "Ammetto che una scopata con lui non mi dispiacerebbe. Se è il fratello di quella pazza di Yoriko sarebbe veramente il colmo portarselo a letto."
Chuuya chiuse gli occhi e cominciò a immaginarsi quel tocco, sul suo polso. La sua voce pronunciare il suo nome. Quanta confidenza. Chissà cosa c'era sotto le bende, magari dei tatuaggi. Chissà se le bende coprivano anche il petto. Chuuya iniziò dunque a spogliare il soggetto dei suoi pensieri con l'immaginazione. Chissà che fisico aveva. Il rosso cominciò a sentire una pressione venire dalle parti basse, poi si immaginò Dazai sopra di lui, con quel sorrisetto seducente.
Di certo è molto più carino di sua sorella...
Anche se a pensarci bene non si assomigliano nemmeno un po'...
Cacchio mi sto eccitando a pensare ad uno sconosciuto...I pantaloni iniziarono a farsi stretti e finalmente dopo circa un mese Chuuya ebbe un'erezione. Aspettava questo momento da un po', ultimamente era così vuoto da non riuscire nemmeno a soddisfarsi carnalmente. Le parole di Dazai gli rimbombavano nella testa mentre con una mano cominciò a scendere per liberarsi dal fastidio dei pantaloni e dell'intimo.
"ci si vede un giro, Chuuya"
A tale pensiero cominciò ad accarezzare la sua lunghezza, ansimando senza preoccuparsi di farsi sentire. L'immagine del sorriso del bruno regnava indelebile nella sua mente. Cominciò con movimenti lenti, godendosi ogni secondo di quel raro avvenimento. Si tolse poi il gilet e la camicia per poter arrivare ai suoi capezzoli, e cominciare a stimolarne uno con la mano libera. Con l'alta invece i movimenti diventavano sempre più complessi, si spostavano dalla base fino alla punta alla ricerca di quel punto che tanto gli piaceva. Quando lo trovò non si trattenne e ansimò più forte con voce femminile
- "Ah- Dazai-"
continuò ad accarezzare quel punto, poi si staccò e portò due dita alla bocca. Un po' perché lo eccitava sempre assaggiarsi, un po' perché aveva bisogno di inumidirle bene per tornare su quel punto. Senza mai lasciare il suo capezzolo i movimenti sulla sua erezione si fecero sempre più veloci fino a quando
- "AHHH DAZAI MHH"
Chuuya venne riversandosi sul suo ventre, continuando a massaggiarsi per godersi gli ultimi residui di piacere. Poi passò due dita per raccogliere il suo seme e se le portò alle labbra. Come detto prima: adorava assaggiarsi.
- "Cazzo era da tanto che non succedeva, mi sento decisamente meglio. Quello una scopata la merita tutta... Ho trovato uno smash... Chissà da chi ho sentito dire queste parole"
Parlò ad alta voce, un po' perché non ci pensò troppo, un po' perché il silenzio non gli era mai piaciuto. Dopodiché si diresse verso il bagno per lavarsi, ne aveva bisogno. Poi si diresse a fare i compiti, dopodiché cenò e andò a dormire verso le 9.00. Il giorno dopo sarebbe stato lunedì e voleva dormire a sufficienza per evitare di addormentarsi in classe. Mentre si addormentava la sua mente vagò e si immaginò ciò che vorrebbe accadesse a scuola, coi suoi amici, coi professori. Insomma, la vita che vorrebbe. E si addormentò come un agnellino, comodo comodo nelle sue lenzuola pulite.
Angolo me:
Si può essere etero ma provare comunque attrazione verso i ragazzi? Secondo me sì, dopotutto l'attrazione fisica non c'entra troppo con l'orientamento sessuale. Dopotutto Chuuya non si era mai innamorato di un uomo in vita sua, a differenza di alcune donne...COMUNQUE SIA, spero di non star andando troppo in fretta, ma insomma era solo una seghetta innocua, non è mica una dichiarazione.
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Non sei abbastanza || Soukoku
Fiksi PenggemarChuuya, un ragazzo solo, conosce un suo coetaneo in una caffetteria. Dazai lo convincerà a far visita a casa sua: un luogo dal quale sarà difficile uscire... All'inizio la storia potrà sembrare abbastanza frettolosa lo so, ma erano i miei primi capi...