Mors et Tempus

27

Il Cerchio Interno si riuniva apertamente nei sotterranei di Serpeverde, tutti seduti attorno al caminetto sulle sedie più comode della sala comune. Tutti gli altri Serpeverde li guardarono con curiosità, ma non si avvicinarono mai veramente poiché il gruppo manteneva un'aria di superiorità. "Amici miei, credo che sia giunto il momento di raggiungere il nostro prossimo obiettivo nella nostra eterna ricerca di conquista" disse Tom. "Serpeverde è sotto il nostro controllo e abbiamo un forte punto d'appoggio sia in Corvonero che in Grifondoro. Se vogliamo cambiare il mondo, dovremo avere entrambe le Camere sotto il nostro controllo. Mostra agli altri che le vere relazioni tra le Case possono esistere e prosperare, specialmente con Serpeverde e Grifondoro, superando la nostra famosa meschina rivalità. Hogwarts servirà da esempio per le altre scuole di magia, proprio come la Gran Bretagna presto fungerà da esempio per il resto del mondo".

"Allora cosa faremo esattamente, mio ​​signore?" chiese Rosier. Era un conforto per tutti loro poter chiamare Tom il loro lord in apertura e mostrare la loro lealtà. "Abbiamo ancora solo un membro di spicco di Grifondoro."

"Sì, e Castor è amico di due dei nostri," Tom annuì, "amici intimi, con il mio Hydrus e Jasper Lestrange." Li guardò con un sorriso complice, i suoi occhi caddero principalmente su Jasper che arrossì leggermente. "E useremo questo. I Grifondoro sono più emotivi dei Corvonero e puntano sul coraggio e sulla lealtà come qualità preferite. Hydrus e Lestrange sono i migliori candidati tra tutti noi con cui parlare e convincere i Grifondoro. Soprattutto Hydrus".

«Perché Peverell?» Non è stato chiesto.

"Perché quando lo vedo, vedo un bellissimo serpente nella pelle di un leone", fece le fusa Tom. "Hydrus e Jasper possono penetrare nell'ego più nobile dei Grifondoro, credo, e portare con sé una versione dei nostri obiettivi che senza dubbio si allineerà con la loro... morale eroica e buona".

"Okay," disse semplicemente Harry, "possiamo farlo, vero Jasper?"

"Sì," Jasper sorrise brillantemente.

Tom annuì poi guardò gli altri: "Nel frattempo, ci avvicineremo a Corvonero. Malfoy, Nott, voi due ed io dovremmo riuscire a convincere i più introversi dei Corvonero."

"Quindi vuoi averli entrambi allo stesso tempo?" chiese Harry.

"Precisamente. Come ti ho detto, Hyd, con Grifondoro e Corvonero dalla nostra parte, Tassorosso si allineerà naturalmente senza nemmeno aver bisogno che glielo diciamo," ridacchiò Tom.

"Allora quando dovremmo farlo?" Abraxas chiese: "Penso che prima sarebbe più saggio, mio ​​signore. Date loro più tempo per comprendere i nostri obiettivi e servirvi."

"Non penso che dovremmo chiamarlo servire per loro," disse Harry, "i Grifondoro non accetteranno mai di servire un Serpeverde, senza offesa, mio ​​Maestro. Invece di dire servirti, possiamo dire segui e dipingerti come un leader aperto a nuove idee, invece di chi sei veramente".

«E io chi sono, Hyd Peverell?» chiese Tom, sembrando più divertito che offeso.

"Oltre ad essere il mio fidanzato che amo e servo volentieri? Un leader che non si fermerà davanti a nulla pur di ottenere ciò che è suo", ha detto Harry.

"Hai esattamente ragione," disse Tom, e davanti a tutti baciò Harry possessivamente, la sua mano che gli teneva la parte posteriore del collo. "Sei mio," sorrise, "proprio come tutti in questa stanza e tutti i Serpeverde sono miei," aggiunse, rivolgendosi alla sua Cerchia Ristretta. "Voglio che anche i Grifondoro e i Corvonero siano miei! Voglio tutta questa scuola. Quindi domani li prenderemo. Hyd, Lestrange, datemi i Grifondoro. Non accetterò niente di meno".

"Sì, mio ​​signore", disse Jasper.

"Sì, Tom", sorrise Harry.

"Allora questo incontro è finito", disse Tom, e proprio così la sensazione di superiorità e inavvicinabilità svanì e i ragazzi si rilassarono tutti. Harry sorrise e si rivolse a Rosier, ricordando improvvisamente qualcosa. "Cassius, posso chiederti una cosa?" disse.