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Harry si svegliò con il verde. Non è stato un sogno orribile; era davvero qui. Sospirando, aprì le tende del letto e scivolò fuori. Vide che Riddle era già uscito, insieme a Malfoy, Nott e Avery. Jasper Lestrange era ancora nel suo letto e russava rumorosamente mentre le sue lenzuola erano tutte scompigliate. Sembrava innocente, quasi carino. Harry si accigliò alla parola carino. Continuava a vagare nei suoi pensieri. Non sono carini, pensò tra sé, sono Serpeverde, Mangiamorte. Hanno iniziato tutto. Serpenti subdoli che sanno colpire solo le persone che ritengono inferiori.Serpenti: Harry ricordava il serpente che era nel letto di Tom Riddle. Si chiese se fosse ancora lì. Girandosi verso il letto di Riddle, camminò con cautela. E' già stato realizzato, senza imperfezioni e irregolarità. Harry afferrò il cuscino e lo tirò su, solo per non trovare nulla. Il serpente era con lui o viene semplicemente evocato ogni notte? Perché Riddle avrebbe bisogno di un serpente notturno? I suoi pensieri furono interrotti da un lungo sbadiglio.

Si voltò e vide Jasper che si stiracchiava nel suo letto. "Buongiorno Peverell, anche tu sei sveglio fino a tardi?" Harry aggrottò la fronte e guardò l'orologio.

«Sono solo le sette e mezza» disse.

"Esattamente! È tardi per tutti gli altri, specialmente per Riddle," ridacchiò Lestrange. "Hai già fatto la doccia?"

"No, ma", guardò il suo letto, "non ho esattamente vestiti puliti con cui cambiarmi."

"Cambia con il mio, sono sicuro di avere delle piccole cose per te," sorrise Jasper. "E in caso contrario, possiamo sempre prendere in prestito da Black, voi due sembrate della stessa taglia."

Harry acconsentì e i due ragazzi andarono insieme alle docce. Harry fu fortunato che Jasper avesse dei vestiti che gli stavano bene, e sospirò: "Pensi che sarebbe possibile per me andare a Diagon Alley questo fine settimana?" chiese, "solo per comprare l'essenziale".

"Non lo so, avrai bisogno del permesso del preside Dippet, ma forse, dato che questo è un caso speciale," disse Jasper, "nel frattempo, non mi dispiace che tu prenda in prestito i miei vestiti." Sorrise innocentemente a Harry, che lo ricambiò. Si vestirono e scesero nella sala comune.

Riddle li stava aspettando, insieme a Malfoy e Nott. "Eccoti," disse Tom Riddle, i suoi occhi caddero su Harry. "Dato che sono la tua guida, ti accompagnerò finché non ti abituerai al castello."

"Oh," disse Harry incerto, "non è proprio necessario."

"Sciocchezze, sarebbe un insulto per entrambi se non lo facessi", disse Riddle. "Bene, vieni allora." Si voltò e se ne andò. Malfoy e Lestrange iniziarono a seguirlo, Jasper afferrò il braccio di Harry per trascinarlo con sé. I tre iniziarono ad affollare Harry, tenendolo al centro mentre lasciavano la sala comune e si facevano strada attraverso i sotterranei.

La camminata verso la Sala Grande era più breve che dalla Torre di Grifondoro, cosa che Harry supponeva fosse semplicemente ovvia, e dovette combattere la sua memoria muscolare mentre iniziava a girare a destra per il Tavolo di Grifondoro, invece che a sinistra verso Serpeverde. C'era uno spazio vuoto al centro del tavolo dei Serpeverde, e i pochi Serpeverde che erano lì vicino si spostarono quando Riddle e la sua banda arrivarono.

"Perché non ti siedi accanto a me?" suggerì Riddle, come se fosse una cosa ovvia. Lo sguardo di Harry andò immediatamente a Jasper, che era già andato a sedersi nel posto predestinato. Riddle guardò Harry in attesa, e l'adolescente si limitò ad annuire. "Eccellente," Riddle sorrise, ed entrambi si sedettero. "Devo dirlo Harry, ci sono così tante cose che vorrei chiederti, sapevi che c'erano già delle voci?"

"Voci?"

"Beh, certo, sei arrivato qui piuttosto tardi", disse Riddle. "Settembre è quasi finito, con ottobre alle porte. Avrai molto da recuperare.

Mors et TempusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora