35. La pace dopo la tempesta

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Apro lentamente gli occhi, passando una mano sul viso, facendo poi scrocchiare la schiena.
Il mio corpo è pieno di dolori, sono qui, seduto sulla poltrona vicino al letto di Alis.

Non si è ancora svegliata. Il suo corpo è pieno di lividi e cicatrici, il grande morso sulla spalla è quello più grave di tutti gli altri, non capisco perché non sta guarendo così facilmente.

"Buongiorno" Debora entra nella stanza con dei fogli in mano.

"Allora? Come stanno...?" Mi mordo il labbro, speranzoso che anche la piccola vita dentro di lei sia al sicuro.

Apre i fogli, leggendo i risultati. "Per fortuna stanno bene, non c'è nessun danno irreparabile, ha solo bisogno di tanto riposo e di non fare sforzi, ma dal momento che sta ancora dormendo direi che questa cosa è di grande aiuto" le si avvicina per controllare le flebo.

Le passo una mano fra i capelli, accennando un piccolo sorriso osservando quel viso rilassato. Ne ha passate veramente tanto, merita di riposarsi. "Quando si sveglierà?"

"Dipende tutto da lei, nell'aver ucciso Giove adesso diventerà un licantropo a tutti gli effetti. Non so dare una spiegazione, è ancora un campo in cui non so molto" accenna un sorriso, affranta.

Poi, va via, lasciandoci soli.
Porto una mano sul suo stomaco, dando piccole carezze, mi fa strano sapere che diventeremo genitori ma ancor di più averlo saputo in battaglia. Se solo lo avessimo saputo prima.

"Hey" Noah e Kelly arrivano nella stanza.

Mi sposto per consentire anche alla sua amica di salutarla, sta così male per quello che è successo, per quello che ha dovuto affrontare Alis. Non vorrei mai provare la paura di perdere un figlio. Adesso che sto per averne uno non posso immaginarmi una cosa del genere.

"Ancora non si sveglia?" Sospira Kelly guardandomi.

Scuoto la testa, io sono convinto che Alis si sveglierà, lei è forte, combattiva, non si arrende mai. Non dubito sulla sua tenacia dell'affrontare tutto con il sorriso.

Mi alzo avvicinandomi a Noah, dandogli una pacca sulla spalla, lui fa lo stesso con me, facendomi assumere un'espressione dolorosa.

"Ahio scusa amico" dice lui.

Ridacchio appena. "Tranquillo. Se non fosse stato per lei probabilmente non ce l'avremmo fatta"

"Ha una forza assurda. Io lo sapevo che lo avrebbe sconfitto" mormora Kelly pettinando i suoi capelli. Sorrido. È raro trovare amiche così speciali al giorno d'oggi. Sono contento che Alis abbia rapito i loro cuori.

"Stronzi siete qui senza di me per aiutare mia cognata?" Ecco che anche mia sorella fa capolinea con Ted e a seguire Jared.

Ridacchio. "Probabile"

Mi tira uno schiaffo sulla schiena facendomi mugolare. "Cretino. Non ti permettere più" poi, si gira verso il passeggino, trovando Morris. "Oddio ma sei una cosa bellissima!"

Cosa. Batto una mano sulla fronte. Il suo modo di dimostrare dolcezza è abbastanza diverso rispetto ad una persona normale. Si, perché lei è una totale deficiente.

"Posso prenderlo?" Fa il labbruccio verso Kelly, che annuisce ridacchiando.

"Sta' attenta alla testa" punto i miei occhi su di lei, che pian piano prende il piccolo in braccio.

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