Scuoto leggermente il viso tra i ciuffi di pelo che avvolgono il possente lupo sotto di me, che continua a portarmi in groppa.
Un sorriso mi si apre sincero in volto nel pensare a quanto sia bello quando qualcuno tiene a te e fa di tutto per dimostrarlo. Mason è davvero un bravo ragazzo e penso davvero alle cose che mi ha detto la sera prima.Non posso non pensare che forse, nel profondo, fra di noi c'è davvero qualcosa.
Certo che con Lia in mezzo non è così semplice da capire. Giro il volto nella sua direzione, beccandola a fissarmi. Lo da così tanto a vedere che è gelosa che nessuno sa cosa dirle. Si comporta come una ragazzina viziata a cui le è stato vietato di prendersi l'ennesimo giochino di barbie.
Non ho chiesto io all'universo di farmi incontrare con Mason e non ho chiesto io di far nascere qualcosa fra di noi. Sembra un po' patetica.
«Tutto ok?» Mi chiede lui ad un tratto, accorgendosi del mio sguardo perso, annuisco solamente, scrutando i suoi occhi da lupo favolosi. Passo le mani tra il suo pelo così morbido che quasi non mi rendo conto che in realtà sto accarezzando Mason, non un cane.
«Scusa» commento paonazza.
«Non scusarti, mi piace il tuo tocco, continua pure». Faccio come mi dice, continuo a passare le mani nel suo pelo così soffice fino ad arrivare alla sua testa, poggiando il mio petto alla sua schiena , passando le mani attorno al suo collo per abbracciarlo. È così comodo, così grande e possente.
Da quando l'ho conosciuto non faccio che pensare a lui, ai suoi occhi magnetici, alle sue labbra fantastiche. Ma sono impacciata, molto, non so che pesci prendere e questo mi innervosisce parecchio.«Siamo arrivati» la voce di Mason fa intendere ben poco. La tensione arieggia nell'aria, il possente castello è di fronte a noi, diventa sempre più grande man mano che ci avviciniamo e il mio cuore fa un sussulto ad ogni passo che Mason fa. La paura di non rivedere Tay è più forte di qualsiasi altra cosa. Voglio riavere il mio piccolo stronzetto.
«Non distraetevi, tenete la guardia alta. Potrebbe esserci di tutto lì dentro, troviamo Tay e portiamo sano e salvo a casa!» Mason è così possente che fa riempire il mio corpo di brividi, devo ammettere che è ancora più sexy incazzato.
Scendo dalla sua schiena avvicinandomi alle numerose scale, «Che fai?»
«Faccio da esca per permettervi di entrare, tranquillo» cerco di rassicurare Mason, tutti cercano di nascondersi mentre suono al portone, un suono vecchio e arrugginito riecheggia nell'aria. Non ci vuole molto che due possenti uomini si presentano di fronte a me.
«Chi sei?» Uno dei due ha una cicatrice grande sull'occhio, mette timore. Deglutisco violentemente «M...mi sono persa»
«E credi che la beviamo? Vieni con noi» l'altro cerca di afferrarmi dal polso, ma scappo via con loro due alle calcagna, ottima mossa visto che Mason e alcuni dei suoi riescono ad entrare senza essere visti. Inoltrandomi nel bosco i due vengono velocemente assaliti da altri lupi, così facendo posso tornare indietro ed entrare nel castello.
Nulla mi impedirà di trovare Tayson.
Non appena entro la sala maestosa mi si para davanti agli occhi, è talmente tetro qui che riesco quasi a percepire tutto l'odio che questo posto riserva.«Lasciami stare pezzo di merda!» Un urlo arriva dritto alle mie orecchie super sensibili. Tay. Quella voce, potrei riconoscerla fra mille. Inizio a correre seguendo il suono della sua voce, imbattendomi nel tragitto in uno scontro fra lupi, la nostra posizione era stata scoperta e tutti i lupi del castello si stavano radunando per combatterci, spero che ne avremo la meglio.
Arrivo di fronte una porta sbarrata, iniziò ad inalare l'aria nei polmoni, gridando con tutta me stessa «Tay!»
Singhiozzava.
«Alis! Aiutami. Ti prego» La sua voce colma di dolore mi arrivava dritta al petto come una pugnalata al cuore. Butto giù la porta con un calcio e la scena di fronte a me fa gelare il sangue.
Tay è incatenato, grondante di sangue, con un palo trafitto nel fianco, di fronte a lui un uomo tenebroso. Alla mia presenza si volta, guardandomi con un sorriso sghembo in viso.
Credimi, sarà l'ultimo dei tuoi pensieri sorridere cosi.
«Alis, aspettami» Mi ordina Mason riuscendo a togliersi due lupi da dosso. Un forte ringhio mi sale nel petto, i miei occhi ardono su quell'uomo di fronte a me, causa di tutte le sofferenze di Tay.
Le mie ossa iniziano a scricchiolare, inizio a sorridere compiaciuta ad ogni scrocchio in più, la trasformazione è davvero vicina. Finalmente c'è stato un evento che ha scatenato il mio lupo. Anche per lui vedere Tayson soffrire in quel modo lo ha fatto incavolare fin troppo.
Era anche ora che uscisse allo scoperto. Finalmente posso riprendere la mia forma animale, posso tornare ad essere un lupo e posso mettere fine alla vita di quel buono a nulla.
Il mio lupo esce allo scoperto, l'energia che in questo momento mi scorre nelle vene è più forte che mai. Non ho mai sentito tutto questo potere in vita mia scorrere dentro di me.
Con un salto cerco di atterrare quel bastardo a terra. Ringhiando a pieni polmoni.
«Pensi che mi farai male?» Ride di gusto riuscendo a togliermi di dosso e ad alzarsi in fretta. È veloce, anche molto direi. «Sei solo una ragazzina. Torna a casa» mi sbatte al muro con una velocità disumana. Rimango ferma per qualche secondo cercando di canalizzare quel dolore, tornando all'azione più di prima.
«Aiutiamola!» Diversi lupi entrano nella stanza cercando di sovrastare le mosse rapide di quel mostro, mentre due ragazzi cercano di liberare Tay, facendo attenzione a non fargli del male. Lo vedo strizzare gli occhi e cadere a terra, venendo prontamente preso dal ragazzo. Gli occhi iniziano a riempirsi di lacrime, torno in forma umana avvicinandomi al mio piccolo.
«Tay, Tay ti prego rimani con me» lo prendo fra le mie braccia, vedendo i suoi occhi farsi sempre più pesanti, chiudendosi. Lo schiaffeggio varie volte, facendogli aprire gli occhi.
«Ti prego, scusami...» singhiozza lui lasciandosi sul mio petto, perdendo i sensi. Singhiozzo lasciando diversi baci sulla sua fronte. Non doveva andare così. È ingiusto che un ragazzino di quindici anni abbia sopportato tutto questo dolore, tutta questa cattiveria. Non è giusto. Lui doveva conoscere solo la parte bella che il mondo ha da offrire, doveva essere spensierato e sicuro con me.
I ragazzi riescono a bloccare quel mostro, incatenandolo e portandolo via, io invece continuo a stringere Tay fra le mie braccia, ringhiando contro chiunque provi ad avvicinarsi. Mason tenta di avvicinarsi ma respingo anche lui, i miei occhi da lupo gli fanno intendere che deve rimanere lontano.
Non permetterò più a nessuno di avvicinarsi al mio piccolo. Non lascerò che nessun altro bastardo gli faccia più del male.«Guardami, sono io, non farei mai del male al piccolo Tayson. Ma lascia che lo portino al branco, ha bisogno di cure e di riposo. Ti prometto che nessuno gli farà più del male» cerca di convincermi.
Guardo un'ultima volta il piccolo Tay, gli accarezzo la fronte, ha davvero ancora tanto dolore nel corpo, i suoi piccoli spasmi me lo fanno capire. Ha ancora paura ed è spaventato.
Dopo due minuti lascio che prendano Tay e lo portino al branco. Non doveva finire così, doveva ascoltarmi e rimanere al mio fianco. A quest'ora sarebbe andata diversamente.
«Sei stata bravissima, torniamo a casa» Mason mi avvolge le spalle con il suo braccio, tenendomi stretta a lui, uscendo da quel sudicio posto.
«Fatemi venire con voi, vi prego» una donna afferra il mio polso, bloccandomi. La guardo negli occhi e non ci metto molto a capire che lei è la donna che ha messo al mondo quella splendida creatura. La madre di Tayson.
Annuisco senza indugi, ricordando la triste storia di questa povera donna.«Vieni, sarai al sicuro con noi» mormora Mason accennando un sorriso, «Sono felice che tu stia bene, zia» ammette dopo un po'.
Angolo autrice;
Buon pranzo a tutti. Spero che questo capitolo vi possa piacere. Se tutto va bene un altro capitolo lo pubblicherò stasera! Fatemi sapere cosa ne pensate💐
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Il lupo solitario
Manusia SerigalaIN REVISIONE Un lupo solitario. Una ragazzina strappata dalle dolci braccia dei suoi genitori da subito. Il destino è stato crudele con lei e non l'ha risparmiata nemmeno quando crebbe, poiché la sua esistenza nel mondo aveva uno scopo ben preciso. ...