3. Nuove presenze

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Alis

Non riesco ancora a credere alle mie orecchie. Davvero Tay ha espresso di voler volutamente andare da coloro che l'hanno abbandonato?

Non sono dei genitori, sono solamente dei pagliacci che se potessi strapperei i loro occhi a mani nude.

Se solo potessi tornare umana. Non voglio neanche immaginare di camminare con solo due gambe. Sto bene con me stessa quando sono un lupo e ammiro molto il mio lupo.

Lo adoro.

Sbuffo cercando di togliere i pensieri di Tay che si allontana da me. Forse da un lato posso anche comprendere questa sua voglia improvvisa di cercare risposte. Le meritava. Doveva sapere il perché è stato abbandonato.

Ricordo che anch'io ero ferma sulla mia decisione e testardaggine di sapere cosa fosse successo alla mia famiglia. Sul perché qualcuno li voleva così tanto morti che alla fine riuscirono nel loro intento. Sul perché non hanno fatto nulla per scappare.

Sospirai affranta.

Diamine ci tengo a Tay! Ed è difficile dirlo persino per me che sono stata sempre sola, tanto da preferire la solitudine.
Ma, da quando quel cucciolo è entrato nella mia vita, non riesco più ad immaginarmi completamente sola. Non senza di lui.

Senza Tay.

Dopo una breve passeggiata per schiarirmi le idee e ritrovare quel senso di pace nel mio respiro, decido di ritornare alla tana.

Qualcosa però me lo impedisce. Inizio a fiutare nell'aria un odore mai sentito prima, un odore nuovo. Così mi accascio dietro un cespuglio, cercando di fare meno rumore possibile tentando di scorgere un qualsiasi indizio che mi possa far capire cos'è cambiato nel mio piccolo angolo che posso definire come mio territorio.

O cercando di capire chi fosse arrivato.

L'odore che circonda la mia tana sa di nuovo. Sa di cannella mischiato a tabacco e questo vale a dire che non siamo soli.

Cerco di capire se Tay è nella tana, forse ha incontrato qualcuno e ci ha stretto amicizia. Forse ce qualcuno che ha bisogno di aiuto?

Il mio sesto senso mi dice che mi sbaglio.

Rimango con le orecchie tese per un po' di tempo, sentendo come alcuni passi si aggirano dietro una serie di alberi.

Attendo il giusto momento per poter azzannare chiunque sia entrato nel mio territorio.

«Dai amico, qui non c'è niente se non un sacco di roba sporca, non lo senti nell'aria?» Due ragazzi escono allo scoperto.

Precisamente sono un ragazzo ed una ragazza. E non hanno l'aria di volersi prendere un the con me e dialogare come vecchi amici.

Salto fuori atterrando il ragazzo, osservandolo negli occhi con aria minacciosa mostrando i miei denti affilati.

«Non ti azzardare!» La ragazza, divenendo un lupo, mi spinge posando una zampa sul mio petto e ringhiando a polmoni aperti.

«Lia, è tutto ok.» il ragazzo le posa una mano sul pelo facendole ritrovare la calma. Poco dopo ritorna umana, guardandomi con aria da sufficienza.

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