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DISCLAIMER!!
La storia non segue esattamente gli eventi di film o libri, pertanto alcune cose potrebbero essere prese da anni diversi o risultare leggermente errate.
Se quello che leggete vi piace non dimenticate di commentare e/o lasciare una stellina, mi fareste un grandissimo piacere e rendereste la storia più visibile ad altri amanti della ship. Detto questo, vi esorto a leggere la storia fino alla fine, buona lettura! ~
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Era il sesto anno ad Hogwarts per il Golden Trio. Ron ed Hermione stavano ormai ufficialmente insieme, ma la coppia che più faceva scalpore nella scuola era quella di Harry e Ginny. Il ragazzo sopravvissuto e la campionessa di quidditch. Erano adorati da tutti, da qualcuno addirittura invidiati per quanto fossero una coppia perfetta. Tutto sembrava andare per il meglio, Harry era innamorato perso di Ginny e lei di lui. Cosa sarebbe potuto andare storto?

Era quasi inverno, la scuola era iniziata da più di tre mesi e tutto sembrava estremamente ordinario. Harry e i suoi due amici erano ad una lezione di pozioni del professor Lumacorno, insieme ad alcuni studenti delle altre casate.

<Bene ragazzi, avete capito?> Disse il professore girandosi verso gli studenti, dopo aver elencato diversi tipi di pozione.

<Si professore> Rispose Hermione ancora prima che gli altri potessero aprire bocca.

<Granger, vuoi provare a dirci che profumo senti?> Chiese Lumacorno indicando un piccolo calderone contenente l'amortentia.

<Certamente> Disse prontamente, avvicinandosi alla pozione. Si sporse leggermente verso di essa e chiuse gli occhi <Erba tagliata, dentifricio e...pergamena nuova>

<Molto bene> Affermò il professore <Potter, vieni tu>

Harry alzò la testa e lanciò uno sguardo verso il calderone, poi annuí. Si avvicinò e si riempì del profumo che emanava, cercando di distinguere le diverse fragranze <Torta alla melassa, legno di manico di scopa...>

<Sta descrivendo Ginny> Sussurrò qualcuno dietro di lui mentre altri bisbigliavano qualcosa che il moro non riuscì a sentire.

<E...mela verde> Disse infine. Nell'aula calò il silenzio e gli studenti si scambiarono sguardi confusi, cercando di capire come quell'odore fosse collegabile alla Weasley.

Ancora prima che potessero dire qualcosa, qualcuno aprì di scatto la porta della classe, facendo sobbalzare tutti. Era la professoressa McGranitt. Aveva qualcosa di strano, un'espressione insolita stampata sul volto. Rimase per qualche secondo in silenzio, probabilmente pensando a cosa dire, mentre con lo sguardo cercava i tre amici nel gruppo di studenti.

<Potter, Granger, Weasley. Seguitemi per favore> Disse, senza nemmeno chiedere il permesso a Lumacorno per portare via i ragazzi dalla sua lezione.

Avevano tutti gli occhi fissi sulla professoressa, curiosi di sapere cosa fosse successo, mentre bisbigliavano tra loro. Tutti tranne uno. Solo una persona aveva ancora la testa china sul suo calderone, le labbra serrate e la braccia piantate sul banco. Draco.

I tre ragazzi posarono i propri libri e si affrettarono a seguire la McGranitt. Quest'ultima li osservò uscire dalla classe, mentre si mordicchiava le labbra nervosamente. Chiuse poi la porta e si mise davanti ai tre, facendo loro strada mentre camminava a passo veloce.

<Cos'è successo professoressa?> Chiese Hermione, guardandola da dietro con aria interrogativa.

<Lo vedrete tra poco> Rispose lei, senza aggiungere altro.

Arrivarono presto davanti alla porta dell'infermeria, cosa che non fece altro che confondere ancora di più i tre amici. La professoressa si girò finalmente verso di loro e li guardò con la stessa strana espressione che aveva quando era entrata in classe.

<Ragazzi...> Sospirò, cercando di prendere coraggio <Preparatevi, non vi piacerà quello che vedrete>

I tre si guardarono l'un l'altro, come per cercare risposte nei loro sguardi. La professoressa fece un respiro profondo, poi aprì la porta dell'infermeria e iniziò a camminare lentamente verso una direzione imprecisata della stanza. Più i secondi passavano, più in loro cresceva un pesante senso di inquietudine. La McGranitt si fermò davanti ad un letto, sul quale si trovava un corpo completamente coperto da un sottile lenzuolo bianco.

<Chi-> Cercò di chiedere Harry a bassa voce, ma venne interrotto dall'infermiera che alzava delicatamente il lenzuolo, lasciando scorgere solo il volto della vittima. Pelle bianca come la neve, lunghi capelli rossi, labbra pallide e grandi occhi marroni spalancati, ma spaventosamente spenti.

Ron sbarrò gli occhi e istintivamente fece un passo indietro, fissando il viso bianco della ragazza <No...> Sussurrò con voce così bassa da essere quasi impercettibile <No> Si voltò prima verso la professoressa e poi verso l'infermiera <No, vi prego, ditemi che è uno scherzo> La voce gli tremava mentre grandi lacrime si formavano nei suoi occhi.

<Mi dispiace tanto...> Disse la professoressa appoggiandogli una mano sulla schiena. Rivolse poi lo sguardo verso Harry ed Hermione <L'ho trovata poco fa in uno dei corridoi, pensiamo sia stato un omicidio>

Un silenzio agghiacciante calò nella stanza dopo quella frase. Un omicidio? Chi mai avrebbe voluto uccidere Ginny? Per quale motivo? Non aveva mai fatto del male a nessuno e mai l'avrebbe fatto. Domande senza una risposta frullavano nella mente di tutti, ma nessuno riusciva a fiatare.

Hermione si avvicinò a Ron e lo strinse in un abbraccio, entrambi avevano le guance bagnate di lacrime <Andiamo nel dormitorio Ron, non ti fa bene stare qui> Disse con il suo solito tono dolce, mentre il ragazzo la stringeva a se. Gli occhi stretti su una sua spalla per cercare di non vedere la sorella.

Poco dopo i due se ne andarono, lasciando Harry immobile davanti al corpo esanime della ragazza. C'era qualcosa che non andava, si sentiva strano, diverso. Era triste, certo, ma c'era una sensazione più forte che superava la tristezza. Sentiva come se qualcosa in lui fosse radicalmente cambiato. Dal momento in cui l'aveva vista in quel letto il suo stomaco sembrava contorcersi su se stesso e la sua testa stringersi, come se una morsa la stesse schiacciando. Ma soprattutto, aveva sentito tutto l'amore che prima provava per Ginny scomparire.

<Oh Harry...> I suoi pensieri vennero interrotti dalla dolce voce della McGranitt, la quale si era avvicinata a lui per abbracciarlo <Non posso nemmeno immaginare come ti senti in questo momento>

E aveva ragione.

Ucciderei per te - DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora