XV

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Passò poco più di un mese, mese in cui Harry ignorò Draco in ogni modo possibile. Ogni volta che i due si incrociavano in classe o nei corridoi i loro occhi si attaccavano all'altro come delle calamite, ma non si erano più rivolti la parola. Il biondo aveva ovviamente notato l'atteggiamento schivo di Harry, quest'ultimo sembrava addirittura aver paura di stargli vicino. Ogni volta che vedeva Draco sentiva quella strana sensazione nello stomaco, quella sensazione che non aveva mai provato con nessun altro. Sentiva come del calore che si allargava dentro di lui, scaldandolo dall'interno. Non sapeva perché provasse quelle cose, ma sapeva perfettamente quanto fossero sbagliate, per questo aveva paura.

Draco da qualche settimana aveva iniziato a rifugiarsi sulla torre di astronomia. Ci andava di notte, si sedeva sul bordo del balcone, osservando il paesaggio, le stelle, la luna, e si perdeva tra i suoi pensieri. Gli piaceva ricordare quel pomeriggio con Harry, quel bacio che tanto aveva desiderato. Continuava a ripensarci, sicuro che quella sarebbe stata la prima e ultima volta in cui avrebbe posato le sue labbra su quelle del ragazzo che amava.

Una notte, quando era come al solito seduto sul bordo del balcone, sentì la porta della torre aprirsi scricchiolando per poi chiudersi subito dopo, mentre dei passi si avvicinavano. Si alzò istintivamente, girandosi verso le scale che portavano in cima. Pensò subito fosse un professore venuto a controllare che non ci fosse nessuno. Era già pronto a beccarsi una punizione e a far perdere punti a serpeverde, ma appena vide chi era la persona entrata nella torre sentì il suo cuore fermarsi.

<Potter...?> Disse sottovoce, incredulo, guardando il ragazzo. Quest'ultimo era rimasto anch'esso bloccato alla sua vista, fermo sul penultimo gradino della scala.

Harry lo scrutò con la bocca semichiusa, come se stesse per rispondere. Qualcosa però in lui scattò all'improvviso, sentì l'impulso di agire, agire in un modo che non si sarebbe mai aspettato di fare di sua spontanea volontà. Senza esitazione, si fiondò verso Draco e gli afferrò con decisione il colletto della camicia, tirandolo verso di se. Lo baciò. Il biondo spalancò gli occhi, stordito da quel gesto così inaspettato.

I due si staccarono dopo solo qualche secondo, guardandosi negli occhi a pochi centimetri di distanza. Sentivano l'uno il respiro dell'altro, contrastato dalla fredda brezza che entrava dal balcone e passava tra i loro capelli. Il biondo stava facendo vagare il suo sguardo dagli occhi alle labbra di Harry, osservandolo con espressione confusa accompagnata però, allo stesso tempo, da un dolce sorriso compiaciuto stampato sul volto. Posò delicatamente una mano sulla guancia del ragazzo, avvicinandosi a lui per ricambiare quel bacio tanto inatteso, ma il moro indietreggiò.

<No> Pronunciò soltanto, appoggiando la mano su quella di Draco, per poi afferrarla e allontanarla dalla sua guancia.

<No?> Ripetè il biondo dopo qualche attimo di esitazione.

Harry abbassò lo sguardo sulla mano di Draco, che stava tenendo stretta nella sua, scuotendo piano la testa <Immaginavo fossi qui, perciò sono venuto, volevo dirti che...> Alzò lo sguardo sugli occhi azzurro-grigi del ragazzo <Malfoy, tu sei un assassino, io non posso permettermi di...> Sospirò, tentando di trovare il coraggio <Non posso permettermi di innamorarmi di te> Affermò con decisione, mentre l'espressione di Draco diventava più preoccupata ad ogni parola, nonostante stesse cercando di nasconderlo <Non posso amare la persona che ha ucciso la sorella del mio migliore amico. È da quando hai confessato che ci penso, ho realizzato di dover scegliere tra te e i miei amici e sono giunto alla conclusione che devo scegliere loro. Prendi quello che ti ho dato come un bacio d'addio> Disse infine, lasciando la mano di Draco, mentre lo guardava con occhi pieni di malinconia. Sapeva quanto quella fosse la cosa giusta da fare ma, se solo avesse potuto, non l'avrebbe mai fatta. Il suo cuore gli diceva di scegliere lui, di scappare insieme e dimenticarsi tutto, ma non poteva. Non poteva abbandonare i suoi amici, la sua missione, Hagrid, Silente. Non poteva sacrificare tutto per qualcuno che non poteva amare.

Draco fissò i suoi occhi, occhi dai quali non aveva distolto lo sguardo dal momento in cui Harry aveva iniziato a parlare, mentre i suoi si facevano velatamente lucidi. Voleva rispondergli e dirgli quanto lo amava, voleva cercare in ogni modo di fargli cambiare idea ma non riusciva a far uscire nessun suono dalle labbra, rimaste leggermente aperte. Le parole gli si stavano attorcigliando in gola, non riuscendo a distinguersi l'una dall'altra.

Harry gli sorrise tristemente, guardandolo anch'esso nei suoi occhi color ghiaccio, i quali avevano però qualcosa di diverso dal solito, erano spenti, vuoti, come se la scintilla che era presente fino a poco prima si fosse improvvisamente spenta. Sospirò <Me ne vado allora> Disse con tono quasi incerto, aspettando qualche istante per una risposta che però non arrivò. Fece qualche passo indietro, abbassando lo sguardo sul pavimento scuro <Bene> Disse sottovoce, senza troppa convinzione, cercando di trovare il coraggio per andarsene. D'un tratto aggrottò le sopracciglia e alzò nuovamente lo sguardo verso il ragazzo, rimasto immobile davanti a lui <Addio> Pronunciò con una spaventosa convinzione, voltandosi poi verso la scala della torre.

<Aspetta> Ribatté finalmente Draco, con voce tanto tremolante quanto sicura, facendo girare Harry di nuovo verso di se <Non l'ho davvero uccisa>

Ucciderei per te - DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora