Si avvicinò lentamente alla porta, tirando fuori dal mantello un braccio e avvicinando delicatamente una mano ad essa, come se avesse paura a toccarla. La sfiorò e questa si mosse, facendo cadere dei piccoli detriti e pezzetti di marmo, per poi aprirsi, rivelando l'enorme stanza completamente bianca che Harry aveva già visto in precedenza. Le colonne corinzie sormontate da sesti acuti, lo stile simil-gotico che aveva stupito il ragazzo la prima volta che l'aveva visto, ma non era da meno nemmeno ora. Eppure l'atmosfera solenne che aveva sentito la volta precedente non era più presente, c'era qualcosa di strano. Una fitta nebbia ricopriva la parte superiore della stanza, sfumando fino ad arrivare sul pavimento. Lanciò uno sguardo alla sua destra e notò il grosso baule dove Draco aveva detto di aver tenuto Ginny per tutto quel tempo. Socchiuse gli occhi, aggrottando le sopracciglia, poi distolse lo sguardo. Lo abbassò sul pavimento, che ricordava essere bianco e marmoreo, ma non era più così. O perlomeno, lo era, ma delle piccole gocce rosse lo ricoprivano come stelle nel cielo. Le seguì con lo sguardo e da piccole pian piano si trasformarono in grandi macchie rosso scuro, che si fermavano vicino ad una colonna avvolta da fitta nebbia. Un senso di angoscia lo assalì e il suo cuore iniziò a battere più velocemente. Aprì la bocca per dire qualcosa ma un groppo alla gola gli impedì di far uscire anche il minimo rumore.
Lasciò cadere a terra il mantello dell'invisibilità e si avvicinò cautamente a quella colonna una volta bianca, ma ora macchiata di rosso. Si accostò ad essa e si sporse per vedere cosa ci fosse dietro. I suoi occhi si spalancarono e le sue labbra si schiusero, sentì il cuore fermarsi e il respiro bloccarsi nei polmoni. Le sue gambe cedettero e cadde a terra.
<Cosa...> Disse con un filo di voce, cercando di farsi strada tra la paura e l'oppressione <Cos'hai fatto?!> Gridò guardando l'orribile scena che si era trovato davanti. Due occhi azzurro-grigi socchiusi lo stavano fissando, la pelle talmente bianca da sembrare di porcellana, le labbra rosee leggermente schiuse che formavano un piccolo sorriso stanco. Capelli biondi, spezzati da ciocche appiccicate tra loro dal sangue. In una mano un coltello argenteo dallo spesso manico nero, puntato sul braccio opposto, dov'era presente un grande tatuaggio di un serpente sinuoso uscito dalla bocca di un teschio, interrotto però da profonde ferite insanguinate.
Harry si avvicinò, appoggiando una mano sulla guancia gelida del ragazzo <Cos'hai fatto...> Ripetè, stavolta a bassa voce. Grandi lacrime si stavano formando nei suoi occhi, per poi scendere lungo le sue guance e cadere a terra, mischiandosi con il sangue <Perché...> Appoggiò la testa su una sua spalla, bagnandola di lacrime <Perché mi fai questo?> Disse a fatica, con la voce spezzata dal dolore. Chiuse gli occhi.
Il rumore di qualcosa di metallico caduto a terra fermò i suoi singhiozzi, poi una mano gli accarezzò i capelli. Spalancò gli occhi e alzò la testa <Sei vivo?!> Esclamò con un grande sorriso di sollievo bagnato dalle lacrime. Avvicinò le mani al suo viso e gli prese entrambe le guance, guardandolo negli occhi come se avesse appena visto un fantasma.
Draco annuì leggermente, come per cercare di rassicurarlo almeno quel poco che poteva <Perché sei venuto qui?> La sua voce era stanca, quasi impercettibile.
<P- Cosa...Perché? Mi chiedi anche il perché? Ti ho cercato per tutta la mattina> Disse mentre il sorriso gli calava <Io...Volevo dirt-> Si bloccò e scrollò leggermente la testa, abbassando lo sguardo sul braccio di Draco <Perché?> Disse con tono calmo, stringendo gli occhi come per sperare che fosse tutto finto.
<Harry...> Gli alzò il mento verso di se, non volendo fargli guardare ancora quel terribile spettacolo <Per tutto quello che ho fatto> Rispose alla sua domanda, distogliendo lo sguardo <Tu non potrai...> Gemette lievemente osservando il sangue che si riversava copioso a terra <Tu non mi ami> Affermò riportando lo sguardo su Harry, mentre una lacrima gli scendeva lunga la guancia, solcando una sottile linea tra il sangue ormai secco sul suo viso. Si fermò un secondo. Un silenzio agghiacciante calò nella stanza <E non mi amerai mai, ma come biasimarti, nessuno lo farebbe dopo tutto il male che ho causato a te e alla tua ragazza>
STAI LEGGENDO
Ucciderei per te - Drarry
Science FictionHarry e Ginny erano ormai diventati la coppia più bella, amata e invidiata di Hogwarts. Tutto sembrava andare per il meglio, almeno fino a quando non arrivò ai tre amici la tragica notizia del misterioso omicidio della Weasley. La notizia distrusse...