Ucciderei per te - Drarry

VII

<Vuole qualcosa di caldo da bere?> Chiese il mezzo-gigante all'uomo fuori dalla porta, lanciando un'occhiata all'interno per controllare che i due si fossero nascosti.

<Oh no Hagrid, non preoccuparti> Disse un uomo dalla lunga barba bianca, facendosi strada dentro casa.

<Di cosa voleva parlarmi, Silente?>

<Ecco vedi> Mise le mani dietro la schiena <Sai che stiamo ancora indagando sulla morte di Ginny Weasley, giusto?>

Sentendo quel nome Harry girò immediatamente la testa verso i due, per ascoltare meglio quello che stavano dicendo.

<Certo> Rispose Hagrid aggrottando le sopracciglia.

<Mi sembra di ricordare di averti parlato della sparizione del suo corpo dall'infermeria> Hagrid annuì ed Harry spalancò gli occhi. Non sapeva nulla <Pensiamo di aver trovato un principale sospettato>

Il cuore di Draco iniziò a battere all'impazzata dopo quella frase, cosa che venne immediatamente notata dal moro. Quest'ultimo si voltò nuovamente verso di lui <Va tutto bene?> Sussurrò quasi impercettibilmente, posando una mano sul petto del biondo. Lui lo guardò negli occhi, cercando di mantenere un'espressione il meno possibile preoccupata. Per sua fortuna Harry venne nuovamente distratto da Silente ed Hagrid.

<Oh> Esclamò il mezzo-gigante, guardando il preside con gli occhi spalancati <E chi sarebbe?>

Silente lanciò uno sguardo verso le tre tazze di tè sul tavolo, per poi avvicinarsi ad Hagrid e sussurrargli qualcosa all'orecchio. Ovviamente aveva capito che ci fosse qualcun altro in casa, ma pensava fossero Harry, Ron ed Hermione. Sapeva perfettamente quanto quei tre fossero dei ficcanaso, per questo preferì non dire il nome del sospettato ad alta voce, non osava nemmeno immaginare quello che avrebbero fatto con tale informazione. Una cosa che però Silente non avrebbe mai pensato era che lì con Harry non ci fossero i suoi due amici, ma Draco.

<No> Mormorò Hagrid quasi come fosse un sospiro <Non è possibile> Era immobile davanti al preside, mentre lo fissava con un'espressione alquanto turbata.

<Non ne siamo ancora sicuri, ma se per caso lo vedessi e notassi anche la più misera azione sospetta, ti chiedo il favore di riferirmelo il prima possibile>

<Si, certamente> Annuì disorientato <Lo...Lo farò>

<Grazie Hagrid> Sorrise leggermente <Tolgo il disturbo> Disse voltandosi.

<A-Arrivederci> Disse il mezzo-gigante, accompagnando Silente alla porta, per poi chiuderla velocemente a chiave.

Harry tolse il mantello dell'invisibilità da se e da Draco, avvicinandosi poi ad Hagrid. Il biondo era rimasto immobile nello stesso punto in cui era prima, guardando i due dal buio di quell'angolo della casa. Aveva, stampata sul volto, un'espressione preoccupata che ora non riusciva a nascondere e il suo cuore non aveva nemmeno accennato a smettere di battere rapidamente.

<Cosa ti ha detto?> Chiese Harry, ma Hagrid rimase in silenzio, senza nemmeno guardarlo, quasi come se il ragazzo fosse invisibile. Lo sguardo del mezzo-gigante si alzò lentamente da terra, fino ad arrivare dritto sugli occhi di Draco. I due si stavano fissando, immobili, come se fossero fermi nel tempo. Harry era confuso, guardava prima uno e poi l'altro, cercando di capire cosa stesse succedendo.

<Andatevene> Disse finalmente Hagrid con un tono severo che Harry non aveva mai sentito. Il suo sguardo non si era ancora staccato da quello di Draco. I suoi occhi formavano una fessura schiacciata dalle folte sopracciglia corrucciate, finché non scosse lentamente la testa, cambiando espressione e guardandolo ora con occhi pieni di delusione e diffidenza.

<Cosa?> Cercò di chiedere Harry.

<Ho detto andatevene> Rispose posando ora lo sguardo su di lui <E non tornate più, per favore>

Il moro aprì la bocca per dire qualcosa, ma con la coda dell'occhio vide Draco camminare velocemente verso di lui. Venne preso per un braccio e trascinato bruscamente fuori casa. Harry non riuscì nemmeno a rendersi conto di cosa fosse appena successo, mentre Draco si era già avviato verso la scuola. Scosse la testa, confuso, guardando il biondo allontanarsi, per poi voltarsi verso la porta chiusa della casa di Hagrid, come se stesse decidendo cosa fare. Dopo qualche secondo si girò nuovamente verso Draco e lo seguì fin dentro la scuola.

Quest'ultimo non si era accorto di lui e camminava a passo veloce, decisamente sicuro di dove stesse andando, finché non si fermò davanti ad un muro. Harry lo osservò nascosto dietro a un'angolo del muro <Cosa fa fermo lì?> Pensò.

Draco rimase fermo ancora per qualche secondo, guardandosi intorno per controllare che non ci fosse nessuno. Chiuse gli occhi e pronunciò qualcosa di impercettibile in direzione del muro. Su quest'ultimo si formò una crepa che si espanse velocemente, lasciando cadere dei piccoli detriti che sembravano sabbia. Le crepe da una diventarono moltissime, sempre più fitte e dalle quali uscivano degli spiragli di luce bianca. Dopo pochi secondi le crepe formarono una grande forma ad arco delimitata da una cornice di marmo fuoriuscita dal muro. Draco si coprì gli occhi con un braccio ed il muro all'interno dell'arco brillò intensamente, per poi mostrare una grande porta di legno scuro finemente decorata.

<La stanza delle necessità> Pensò il moro, aggrottando le sopracciglia mentre guardava il ragazzo entrare.

Si avvicinò alla porta, la quale si era chiusa appena Draco era entrato. Rimase fermo davanti ad essa, osservando il grande portone e pensando a se sarebbe dovuto entrare oppure no. Magari Draco voleva rimanere da solo, ma perché? Non si spiegava la sua fuga dalla casa di Hagrid, e non si spiegava il bisogno di chiudersi in una stanza delle necessità. Perché non andare in dormitorio? Perché non spiegargli nulla?

I secondi passavano e la porta si restringeva sempre di più, fino ad essere leggermente più alta e larga di Harry. La pressione di vedere il passaggio stringersi così velocemente e l'ipotesi che magari non avrebbe più trovato quella stanza lo fecero decidere. Piombò all'interno e cadde per terra, mentre la porta si chiuse completamente alle sue spalle.